Trapianti di Organi nell'Infanzia

 

Il trapianto degli organi e' una grande conquista della medicina, per i successi statisticamente registrati, e' considerata una terapia consolidata, anche per i bambini di ogni eta'. (..)

La trapiantologia in generale, e quella pediatrica con caratteri peculiari, pone problemi di bioetica detta di frontiera, perche' rappresenta una delle frontiere piu' avanzate del progresso scientifico-tecnico della medicina, e di bioetica detta del quotidiano, perche' nel sistema generale delle cure della salute crea situazioni di grande impegno, umano oltre che tecnico-organizzativo

Questo documento è di bioetica di frontiera nelle parti che presentano i dati statistici a documentazione dei successi della trapiantologia, ed è di bioetica del quotidiano nelle parti in cui si considerano l'applicazione delle metodologie e delle tecnologie intese in senso lato, i vissuti che della vicenda terapeutica hanno i genitori, i bambini, gli adolescenti, il personale sanitario, i rapporti che si instaurano tra di essi, soprattutto nel momento umanamente molto impegnativo del consenso informato.

Il documento vuole essere richiamo a riflessioni che si reputano non rinunciabili, che riguardano tutta la medicina, con le sue conquiste scientifiche, tecnologiche, tecniche, e con i problemi etici e sociali che ne derivano, che ha una valenza speciale in trapiantologia, specie in quella infantile, un richiamo ad un pensiero scientifico che sia quantitativo, statistico, tecnico, ma anche qualitativo, che nella necessità di essere sicentifico-tecnico non sacrifichi la riflessività.

Le riflessioni proposte possono essere sintetizzate come segue.

Valutati nell'arco di alcuni anni sono indubbi i successi dei trapianti che più frequentemente si fanno nei bambini, ma non si può parlare ancora di guarigioni definitive.

Ci sono gli effetti collaterali della terapia immunosoppressiva, non si sa ancora come sono tali effetti lunga distanza e come tale terapia controllerà nel tempo il rigetto cronico, si confida nei progressi dell'immunologia e nel miglioramento dei farmaci per efficacia e per tossicità.

Si ritiene che nei centri di trapianto debba essere organizzato un servizio a carattere non solo medico in senso stretto, ma multidisciplinare, dove sia completo l'approccio ai problemi che le persone si trovano ad affrontare sia in vista dell'intervento sia dopo, per tutto il tempo richiesto.

I criteri di accertamento della morte cerebrale nel bambino sono diversi da quelli dell'adulto, soprattutto nel neonato, e devono essere adottati nelle unità di terapia intensiva a prescindere dalla donazione di organi.

E' pertanto necessario che gli operatori di queste unità conoscano ed applichino tali criteri differenziati per età.

La disponibilità di organi è inferiore alle esigenze create dal diffondersi della pratica trapiantistica, per cui l'attesa dell'intervento è prolungata ed il rapporto tra indicazioni cliniche al trapianto e disponibilità di organi è elevato. nel nostro paese anche più che in altri.

Per i trapianti in generale, non solo per quelli pediatrici, questo squilibrio non è detto che sia dovuto alla scarsa disponibilità della donazione, quando invece può essere la conseguenza di carenze organizzative che ostacolano l'utilizzo degli organi per il quale c'è volontà di donare con spirito di solidarietà. sono richieste perciò iniziative e normative per una valida organizzazione che, con la corretta valutazione dei bisogni, e sempre nel rispetto del principio della razionale allocazione delle risorse, definisca le modalità di raccolta degli organi, la distribuzione dei centri ed i loro programmi.

Il trapianto di organi di anencefali deceduti pone problemi di trattamento per mantenere la vitalità degli organi e problemi particolari di accertamento della morte cerebrale, la cui necessità è indiscutibile anche per questi bambini, ancorché destinati ineluttabilmente a morire in breve tempo.

Il consenso informato al trapianto, in cui sono coinvolti anche i bambini più grandi, anzitutto gli adolescenti, comporta un impegno comunicativo particolarmente arduo per le rappresentazioni simboliche ed i vissuti che ne hanno i genitori ed i pazienti e per la prognosi che può essere prospettata solo in termini di percentuale di sopravvivenza dopo alcuni anni e di fiducia nel progresso scientifico.

Il consenso informato comporta un impegno comunicativo di delicatezza unica quando il trapianto viene proposto per un bambino appena venuto alla luce con malformazioni incompatibili per la vita, cioè in un momento in cui anche in condizioni normali il legame affettivo tra genitori e bambino è in fase di consolidamento, in cui i sentimenti dei genitori sono complessi, opposti e contraddittori, di accettazione e disponibilità alla sofferenza ed al sacrificio, di incredulità, dolore, rabbia e rifiuto.

Per questo il richiamo è ancora, come evidenziato in un precedente documento del CNB, alla necessità di iniziative concrete, negli stessi ospedali, per promuovere un sistema di formazione del personale sanitario che miri anche alla maturazione ed al rafforzamento di una cultura della comunicazione.

Il contesto della trapiantologia in questo momento può essere descritto, a parte gli aspetti giuridici che, trattandosi di minori, sono, come si è detto, particolari in trapiantologia pediatrica, come successi clinici e fiducia in quelli futuri, per i trapiantologici come entusiasmo per i progressi scientifici e delle tecniche, competitività e ricerca di prestigio, per i genitori ed i pazienti come fiducia, speranza, angoscia nelle attese e pene per le speranze che i carenza di organi possono andare deluse.

La trapiantologia è una realtà che si è imposta che pone, tra altri e come altre attività alla frontiera del progresso medico-scientifico, il problema della responsabilità, in particolare di quella educativa nei confronti dei giovani, e ciò gioverà alla trasmissione culturale delle tecnologie, all'adattamento del sistema dei valori in cui le persone sono educate ai criteri prodotti dalla conoscenza tecnologica scientifica, alla creazione di tecnologie che si accordino ai valori storici ed a quelli in evoluzione nella società.

Indietro