Mendel lasciò che la pianta di pisello stessa eseguisse la fase successive dell’esperimento permettendo alle piante della F1 di autoimpollinarsi. Le caratteristiche erano scomparse nella prima generazione e riapparivano nella seconda o F2.Queste caratteristiche, presenti nella generazione parentale (P) e ricomparsa nel F2, dovevano in qualche modo essere presenti in qualche modo anche nella generazione F1, sebbene non evidenti. Mendel chiamò questi caratteri recessivi.

E’ facile osservare, che i caratteri dominanti e recessivi comparivano nella F2 nel rapporto di circa 3:1.Come mai i caratteri recessivi scompaiono del tutto per poi riapparire di nuovo e sempre i rapporti costanti? Nel rispondere a tale domanda Mendel diede il suo contributo più grande. Intuì che la scomparsa e la comparsa dei caratteri antagonisti e le loro proporzioni erano costanti nella generazione F2 potevano essere spiegate ammettendo che le caratteristiche fossero determinate da fattori discreti (separabili).Questi fattori, riteneva Mendel) dovevano trovarsi nelle piante F1 in coppie: un componente di ogni coppia era ereditato dal padre e l’altro dalla madre. I fattori di queste coppie si separavano di nuovo quando le piante mature F1 producevano le cellule sessuali, formando due tipi di gameti, ognuno con un componente della coppia.

L’ipotesi secondo cui ogni individuo ha coppie di fattori per ogni carattere e i membri di una coppia segregano (si separano) durante la formazione dei gameti è nota come seconda legge di Mendel o legge della segregazione.

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CONDEGUENZE DELLA SEGREGAZIONE

Ogni gene può esistere in diverse forme. Queste forme diverse di un gene sono dette alleli. I colori giallo e verde dei semi, per esempio, sono determinati da alleli differenti, ossia forme diverse del gene per il colore del seme. Gli alleli sono rappresentati con delle lettere: per convenzione le lettere maiuscole sono utilizzate per i caratteri dominanti e quelle minuscole per i caratteri recessivi. Per esempio l’allele per i semi gialli è rappresentato dalla lettera A e l’allele per i semi verdi dalla lettera a.

La comparsa o meno di un dato carattere in un organismo è determinata dalla particolare combinazione dei due alleli per quel carattere presente nelle cellule di quell’organismo. Se i due alleli sono uguali (per esempio AA o aa), l’organismo è detto omozigote per quel particolare carattere; se i due alleli sono diversi tra loro (per esempio Aa) l’organismo è detto eterozigote per quel carattere.

Quando si formano i gameti, gli alleli vengono trasmessi a essi, ma ogni gamete riceve solo un allele per ogni gene. Quando i gameti si combinano dando origine all’uovo fecondato, gli alleli si vengono a trovare di nuovo in coppie corrispondenti. Se i due alleli di una certa coppia sono uguali (condizione omozigote), la caratteristica che essi determinano sarà espressa, cioè si manifesta. Se gli alleli sono diversi (condizione eterozigote), uno può essere dominante rispetto all’altro. Un allele dominante è quello che manifesta la sua particolare caratteristica nella condizione eterozigote come in quella omozigote; viceversa un allele recessivo è quello che manifesta la sua particolare caratteristica soltanto nella condizione omozigote.

L’aspetto esteriore e le altre caratteristiche osservabili di un organismo determinato il suo fenotipo. Anche se un allele recessivo può non manifestarsi nel fenotipo, ogni allele di una coppia esiste sempre indipendentemente e come unità distinta dall’assetto genetico, o genotipo, di un organismo.

Per verificare l’ipotesi secondo cui gli alleli si trovano in coppie e i due alleli di una coppia si separano durante la formazione dei gameti, è necessario seguire un ulteriore esperimento: si incrociano F1 con fiori porpora ibride con piante con fiori bianchi. Ad un generico osservatore questo incrocio potrebbe sembrare una semplice ripetizione del primo esperimento di Mendel, cioè dell’incrocio di piante con fiori porpora con piante con fiori bianchi. Ma, se l’ipotesi di Mendel è corretta, i risultati sarebbero differenti da quelli del suo primo esperimento.

Il modo più facile per analizzare i possibili risultati di tale incrocio è quello di fare il quadrato di Punnett. Questo tipo di esperimento , che rileva il genotipo del genitore con il fenotipo dominante, è detto testcross (reincrocio). Un testcross è un incrocio sperimentale tra un individuo con fenotipo dominante per un dato carattere e un altro individuo con fenotipo recessivo (e perciò omozigote per l’allele recessivo). Nella prole può comparire soltanto un fenotipo, oppure ne possono comparire due: ciò sta ad indicare se l’individuo con il fenotipo dominante è omozigote o eterozigote per il carattere in questione.

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