Cenni storici
Il Gran Consiglio del Fascismo istituì le leggi razziali in Italia, contro gli Ebrei, il 6 ottobre 1938 con la pubblicazione della Dichiarazione della Razza. Si creò una razza Italiana che non era mai esistita fino ad allora e furono vietati incroci ed imbastardimenti tra le due razze. Il Gran Consiglio nella dichiarazione sulla razza stabilì:
Il Gran Consiglio del Fascismo affermava anche che l’emigrazione degli stranieri in Italia aveva peggiorato lo stato d’animo degli Ebrei italiani, nei confronti del fascismo poiché opposto a quella che è la psicologia, la politica e l’internazionalismo d’Israele. Fu stabilìto anche il divieto d’entrata e l’espulsione degli Ebrei stranieri I cittadini di razza ebrea nell’attesa di una nuova legge non potevano: 1. Essere iscritti al Partito Nazionale Fascista. 2. Prestare servizio militare in pace e in guerra. Il Consiglio del Fascismo decise che:
Durante la Seconda Guerra Mondiale Hitler e Mussolini decisero di far totalmente scomparire gli Ebrei dalla faccia della terra. Questa decisione fu chiamata “Soluzione Finale”. S’ istituirono così i campi di concentramento dove venivano sterminati gli Ebrei. Il più importante fu il campo di Auschwitz. La soluzione di sterminare sul posto gli Ebrei rappresentò un salto di qualità nel progetto di eliminare il giudaismo europeo. Questa soluzione non poteva essere adottata al di fuori dell’Unione Sovietica. Lo sterminio degli occidentali non poteva essere fatto con mezzi così evidenti e brutali. Le fucilazione avvenute in Oriente, erano ancor più brutte di quelle dell’ Occidente. Di fronte a questi problemi si fece da sostegno la soluzione finale. Negli anni precedenti vi erano state diverse esperienze di sterminio: il concentramento in ghetti, le camere a gas, i forni crematori. Per questo si attuò la soluzione finale cioè la distruzione fisica degli ebrei in campi di concentramento. La teorizzazione di questa soluzione finale fu affidata ad Himmler e Heydrich. In seguito ci fu una Conferenza del Wansee, una riunione dove si iniziarono a coordinare tutti gli enti interessati alla soluzione finale. Così, all’inizio del 1942 la soluzione finale era stata definitivamente varata.
Il Gran Consiglio del Fascismo stabilì:
Mussolini sottolinea però che tali discriminazioni non saranno applicate nei confronti degli ebrei italiani, quando non avevano per altri motivi demeritato e che appartenevano a:
Il Gran consiglio del Fascismo ritenne che la legge che stabiliva il divieto d’entrata nel regno d’Italia degli ebrei stranieri non poteva più essere ritardata, e che l’espulsione degli indesiderabili era indispensabile. L’espulsione non sarà applicata agli ebrei stranieri che avevano un’ età superiore ai 65 anni e che avevano fatto un matrimonio misto, prima del 1 ottobre 1938.
Il campo di concentramento situato in Polonia, è stato il più importante dei numerosi campi esistenti durante la seconda guerra mondiale. Auschwitz è stato anche il più crudele, per la presenza delle camere a gas e dei forni crematori.
Furono uccisi più di quattro milioni di Ebrei in questo campo: era il più attrezzato della seconda guerra mondiale. Gli Ebrei erano selezionati al loro arrivo e chi non serviva veniva subito condannato.
Il campo fu liberato dagli inglesi e dai sovietici nel 27 gennaio 1945. Al loro arrivo si trovarono fosse comuni, cadaveri inceneriti, valige e oggetti personali deposti in uno scompartimento e molte altre testimonianze delle atrocità naziste.
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