Rischio sismico in Italia
 

 

 

 


La sismicità è concentrata nella parte centro-meridionale della penisola ed in alcune aree settentrionali. In questo millennio si sono verificati almeno 30.000 eventi sismici di media e forte intensità, 200 dei quali disastrosi. Nell'ultimo secolo, i terremoti più forti hanno interessato soprattutto le regioni appenniniche, la Calabria, la Sicilia, il Friuli, le Marche e l'Umbria causando complessivamente 120.000 vittime e danni stimati in 120.000 miliardi di lire. Oltre alle abitazioni, alle opere pubbliche e alle vite umane, una parte consistente del patrimonio storico ed artistico del nostro paese è fortemente esposta agli effetti del terremoto come purtroppo si è potuto constatare in seguito al sisma che ha colpito l'Umbria e le Marche nel settembre del 1997. Le prime iniziative che lo Stato italiano ha avviato per la riduzione dei danni dei terremoti risalgono al periodo seguente il disastroso evento sismico di Reggio Calabria e Messina del 1908, che causò oltre 80.000 morti. L'intervento statale si concretizzò nella classificazione del territorio e nella definizione di speciali regole da rispettare per le costruzioni.

 



Sulla base della frequenza e intensità dei terremoti del passato, una parte del territorio nazionale è stata classificata in tre categorie sismiche, alle quali corrispondono livelli crescenti di protezione richiesti per le costruzioni. Nel 1980 il Ministero dei Lavori Pubblici ha effettuato la riclassificazione sismica del territorio nazionale. La dichiarazione di sismicità di un territorio significa che in quel territorio ci si attende, prima o poi, un terremoto con capacità distruttive. Oggi si stanno predisponendo nuovi studi per la riduzione del rischio sismico, al fine di sviluppare una più incisiva azione di prevenzione. L'intero territorio italiano è ad alto rischio sismico, perchè la placca africana preme su tutto il tirreno, schiacciando gli Appennini e spostando la nostra penisola verso la Grecia e la ex Jugoslavia. Vi è poi un'altra placca asiatica che preme contro l'Italia, pertanto, l'intero territorio è teatro di terremoti più o meno gravi. Fortunatamente quasi tutti i terremoti italiani, sono di tipo superficiale. Inoltre, consultando i cataloghi sismici, si scopre che dall'anno 0 sino a oggi si sino verificati in Italia 160 terremoti con intensità superiore al IX grado della scala Mercalli.