Vulcanesimo secondario 

 

 

 

 

 


La fase quiescente di un vulcano dura per tempi lunghissimi, durante i quali le fratture sotterranee e i condotti gradualmente ostruiti e la comunicazione del magma con l’esterno finisce con l’ interrompersi: si passa così alla fase di vulcanismo secondario.

Può accadere che il vapore rimanga intrappolato nel sottosuolo fino a quando qualche causa esterna rompe la copertura ed allora si ha un’emissione a forte pressione, come avviene nei cosiddetti soffioni.

Particolarmente importanti sono, in Italia, i soffioni boraciferi di Larderello.

Dal magma può giungere in superficie soltanto un flusso di calore che può dar luogo a fenomeni spettacolari come avviene nel caso dei geyser. Il fenomeno dei geyser si verifica dove esistono contemporaneamente un flusso di calore, una falda acquifera e una fessura tra la falda e la superficie esterna. L’acqua profonda della falda viene riscaldata sino ad oltre 100° C, ma non entra in ebollizione a causa dalla pressione esercitata da quella soprastante. Quando supera questa pressione, l’ acqua vaporizza istantaneamente proiettando in alto, attraverso la fessura, tutta l’ acqua soprastante. Il fenomeno si ripete ad intervalli regolari.       

 

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