Tonino cacciatore
Tonino, cacciatore di gran fama per la sua precisione, decise di andare a cacciare una bell'anitra selvatica, da cucinare arrosto per la cena con gli amici.
Si avventurò nel bosco in cerca di stagni e laghetti finché vide un'anatra che nuotava tranquillamente nell'acqua di bianche ninfee.
Tonino si fermò: con molta cautela caricò il fucile prese la mira e ......pum! Sparò ....... ma preso da chissà quale tremito misterioso il braccio si spostò sbagliando il bersaglio. L'anatra allo sparo volo via con un gran sbattere d'ali lasciando Tonino deluso e sbigottito. Il poverino s'avvio alla ricerca di un'altro laghetto.
Arrivò accanto ad un grosso stagno dove c'erano alcuni anatroccoli che guazzavano lentamente. Tutto felice Tonino caricò il fucile, prese bene la mira, si assicurò di essere ben fermo e sparò: la pallottola volteggiò più volte nell'aria e finì volteggiando tra i rami di un albero.
Anche questa volta, Tonino dovette rinunciare agli anatroccoli che si rifugiarono veloci nel folto canneto. Sempre più deluso Tonino stava per tornare sui suoi passi quando intravide tra i rami della boscaglia un cerbiatto.
Caricò il fucile, si appostò, prese la mira e sparò. Il fucile ondeggiò fra le sue mani seguendo un movimento danzante che gli fece andare a vuoto il colpo. Il cerbiatto, con un agile balzo, scappò via perdendosi tra i rami intricati del bosco.
Incredulo Tonino dovette abbandonare l'idea della caccia per quel giorno perché ormai si era fatto tardi e mentre tornava a casa pensava:"Oggi il fucile deve aver fatto un accordo con tutti gli animali del bosco! Pazienza! Mi devo affrettare a preparare una nuova pietanza per la cena."
Alla sera quando gli amici arrivarono festosi a casa di Tonino gli chiesero"Che cosa ci hai preparato di buono? Quale cacciagione prelibata ci hai riservato per questa cena? Il poveretto rosso dalla vergogna e delusione rispose:" Mangeremo un bel pollo allo spiedo acquistato in rosticceria!"