Introduzione

 

L’ora settimanale di Ed. Civica è stata dedicata quest’anno allo studio delle finalità e della struttura della Scuola come istituzione. Una particolare attenzione abbiamo riservato alla Scuola Media. Avendo saputo, in seguito a una discussione, che la nostra scuola era stata istituita nel 1952, cioè 10 anni prima dell’istituzione della Scuola Media obbligatoria, è sorta in noi la curiosità di conoscerne gli inizi e il suo promotore al quale dal 28 settembre 1995 la nostra Scuola è stata dedicata. Abbiamo perciò pensato che gli anni che ci separano da quella data non sono tanto lontani e che molti protagonisti sono relativamente giovani. Abbiamo messo in moto la loro memoria rivolgendo delle domande sui primi docenti, bidelli, alunni, sull’organizzazione e le strutture logistiche, sul Prof. Pelleu.

Nello smistare il materiale raccolto ci siamo resi conto però che c’era disparità fra i dati e che era necessario fare ulteriori ricerche. Abbiamo perciò fatto riferimento all’Archivio del Comune di Gavoi e a quello del Provveditorato agli Studi di Nuoro, i quali ci hanno messo a disposizione la documentazione in loro possesso relativa al primo anno di istituzione della Scuola Media. Alle fonti orali e scritte abbiamo aggiunto anche quelle fotografiche.

La monografìa che abbiamo realizzato, ci ha fatto recuperare una parte della nostra storia e ci ha permesso di cogliere le differenze fra il passato e il presente, fra la scuola di ieri e quella di oggi.

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno gentilmente offerto la loro preziosa collaborazione e speriamo di aver dato anche noi un piccolo contributo alla cultura della nostra comunità.

 

L’ins. Prof.ssa Rita Piras e gli alunni della classe 2° B. a T. P.

 

Le origini

 

La prima richiesta di istituzione della Scuola Media a Gavoi risale all’11 Aprile 1950 quando l’Amministrazione Comunale di Gavoi deliberò di assumere a carico del Comune gli oneri relativi all’istituzione del 1° corso di suddetta Scuola e di rimettere a tal scopo al Provveditore agli Studi di Nuoro un mandato di £.5000. In conseguenza di ciò l’Amministratore unico e rappresentante legale per la gestione di Istituti Medi Privati Statali, Comm. Dott. Francesco Saverio Canìno, chiese al Ministero della Pubblica Istruzione l’autorizzazione di apertura, in Gavoi, di una Scuola Media autorizzata con funzionamento graduale delle classi, allegando il prospetto del personale insegnante e l’orario settimanale.

Tuttavia la Scuola Media fu istituita a Gavoi e cominciò la sua attività solo nell’anno scolastico 1952/53, per interessamento dei professori : Giovanni Maria Pelleu, Enzo Espa, Pietrino Marchi, essendo allora sindaco il sign. Pietro Costeri, noto Pera.

Il prof. Pelleu, in particolare, aveva incontrato a Nuoro la prof.ssa Elena Melis, Preside della Scuola Media Statale N° 1 di Nuoro. Ella gli aveva suggerito di adoperarsi per ottenere l’istituzione della Scuola Media a Gavoi. Tale invito fu accolto e il 12 febbraio del 1952 il Consiglio comunale, convocato in sessione straordinaria, in riferimento alla circolare del Provveditore agli Studi di Nuoro N° 001287/P del 26/12/1951, deliberò di istituire una Scuola Media di tipo statale con la motivazione che tale istituzione era di capitale importanza non solo per Gavoi ma anche per i Comuni vicini i cui studenti potevano affluire quotidianamente grazie ai numerosi mezzi di comunicazione. Non essendo momentaneamente il Comune possessore di stabili e in attesa della costruzione del nuovo caseggiato già appaltato dall’impresa De Francisci di Cagliari, la nuova Scuola fu ospitata nei locali del sign. Raimondo Sedda, siti in via Roma, al prezzo di £.15000 mensili. La Scuola era diventata così autonoma, dopo un breve periodo di dipendenza economica dalla Scuola Media di Bosa. Ad inaugurarla, nel 1953, fu l’allora Ministro della Pubblica Istruzione On. Antonio Segni, quando venne invitato per l’inaugurazione della Scuola Agraria.

 

L’organizzazione

I primi docenti furono i Prof.:

G.M.Pelleu: Preside e Ins. di Lettere nella 3° classe;

Nina Pinna: Ins. di Lettere in 2°;

Filomena Scarpa: Ins. di Lettere in 1°;

Gesuina Satta: Ins. di Matematica e Disegno in 1°, 2°; 3°;

Maddalena Marcello: Ins. di Francese in 2° e 3°;

Rita Palermo: Ins. di Economia domestica in 1°, 2°, 3°;

Mariantonia Buttu: Ins. di Educazione fisica F. in 1°, 2°, 3°;

Francesco Piras: Ins. di Educazione fisica M. in 1°, 2°, 3°;

Don Angelo Serusi: Ins. di Religione in 1°, 2°, 3°.

Ad essi si aggiunsero negli anni successivi gli Ins. Di Giacomo e Attardo (Matematica), Emilia ed Eleonora Carta (Lettere ), Antonio Piras e Antonio Atza (Disegno).

Il personale non docente era formato:

dal Segretario, sign. Gino Mulas;

da due Bidelli, sign.ra Giovanna Piras e sign. Domenico Sedda.

Il segretario e la bidella presero servizio rispettivamente il19 e il 18 gennaio 1953 mentre il sign. Sedda fu assunto nel 1954.

 

La Scuola possedeva una sezione unica. Le classi inizialmente erano 3, le prime due miste, la 3° femminile.

la 1° composta da 16 alunni;

la 2° composta da 4 alunni;

la 3° composta da due alunne.

Elenco degli alunni frequentanti nell’anno scolastico 1952/53

 

Classe 1°

Balloi Salvatore

2) Cheri Teresa

Cugusi Erminia

Cugusi Tito

Guiso Francesca

Maccioni Antonietta

Maoddi Giovanni

Mazzette Antioco

Mureddu Maria

Pira Pina

Pirisi Angela

Porcu Maria

Sedda Eleonora

Sedda Rosa

Soru Lina

Soru Antonietta

 

Classe 2°

1) Maoddi Anna

Sedda Domenico

Sedda Francesco

Ruggiu Giovanna

 

Classe 3°

Cichi Maria

Sulas Ottavia

 

La classe 3° è stata istituita nel corso dell’anno scolastico.

Le discipline insegnate erano:

Religione, Italiano, Latino, Storia, Geografia, Francese, Matematica, Disegno, Economia Domestica per le ragazze, Educazione fisica maschile e femminile.

L’orario settimanale era così strutturato:

Materie Classe1° Classe 2° Classe 3°

Religione 1 1 1

Italiano 6 6 6

Latino 6 5 5

Storia 2 2 2

Geografia 2 2 2

Francese - 3 3

Matematica 3 3 3

Disegno 2 2 2

Ec. Domestica 2 2 2

Ed. Fisica M. 2 2 2

Ed. Fisica F. 2 2 2

 

Le lezioni avevano inizio alle ore 8.30 e terminavano alcuni giorni alle 12.30, altri alle 13.30.

Il metodo d’insegnamento adottato era quello della lezione frontale. L’interrogazione avveniva sempre vicino alla cattedra.

I tipi di verifica utilizzati erano i compiti in classe, le esercitazioni per casa e le interrogazioni orali, piuttosto frequenti.

La valutazione era trimestrale e si basava sui seguenti obiettivi: frequenza, condotta, applicazione, continuità nell’impegno, padronanza espressiva, intuito, volontà, rendimento. Vi era inoltre l’esame di ammissione alla Scuola Media. La commissione esaminatrice era composta dagli insegnanti della Scuola Media e da uno delle Scuole Elementari. Gli insegnanti erano severi.

La scala di valutazione era decimale e la Scuola era molto selettiva: si ricavava la media matematica dei voti, se non si raggiungeva la sufficienza, si poteva essere rimandati a settembre o bocciati.

 

I libri adottati erano:

la Grammatica italiana, latina, francese;

l’Antologia italiana e latina;

il Dizionario italiano, latino, francese;

il testo di Geografia e l’atlante;

il testo di Storia;

il testo di Economia Domestica;

il testo di Disegno;

il testo di Aritmetica che comprendeva Matematica e Geometria.

I libri di testo venivano acquistati dalle famiglie degli alunni presso la libreria del sign. Gavino Cidu, sita in via Cagliari, o presso le librerie di Nuoro.

Le ragazze indossavano una divisa: il grembiule nero e il collettino bianco; per i ragazzi non vi era nessuna obbligo. Inizialmente era obbligatorio il grembiule nero anche per le professoresse.

 

I rapporti Scuola - Famiglia

I rapporti Scuola-Famiglia erano improntati al dialogo e alla collaborazione, in un clima di fiducia reciproca. Le occasioni ufficiali d’incontro erano i colloqui periodici. Sebbene la Scuola Media non fosse obbligatoria, le famiglie la consideravano un’istituzione importante e s’interessavano dei risultati scolastici dei propri figli e soprattutto del comportamento.

 

I locali

L’edificio che ospitava la Scuola disponeva di 3 aule, una saletta-professori, la segreteria, due bagni. Gli arredi erano piuttosto modesti: banchi scomodi, una lavagna per aula, una piccola biblioteca; nella segreteria una macchina da scrivere, un tavolo e un armadio. L’ambiente era riscaldato prima col braciere poi con stufe di ghisa o di terracotta, a legna. Le aule erano illuminate da una sola lampadina elettrica.

 

 

Non c’era la palestra. L’Educazione. fisica si svolgeva nell’andito o nel campo sportivo dove ora è ubicato il Poliambulatorio. Le ragazze indossavano una camicetta o maglietta bianca, una gonna blu o un paio di pantaloni blu lunghi fino al ginocchio.

 

I mezzi e gli strumenti

La Scuola forniva il materiale didattico essenziale per le singole materie: gessi, cimose, talvolta album da disegno e fogli protocollo.

 

La provenienza degli alunni

Gli alunni che frequentavano la Scuola provenivano, oltre che da Gavoi, da Ollolai, Olzai, Sarule, Lodine, Ovodda. Alcuni si fermavano a Gavoi a pensione. Altri provenienti da Sarule arrivavano con il taxi. Qualcun altro giungeva da Ollolai a piedi.

Nonostante i disagi che dovevano affrontare, erano puntuali e assidui nella frequenza.

Non erano previsti i viaggi d’istruzione e se si effettuavano avevano come meta località della Sardegna. La prima gita scolastica ebbe come itinerario la visita di Alghero e dell’aeroporto di Fertilia.

 

Dieci anni dopo...

La Scuola Media fu ospitata nei locali di Via Roma fino al dicembre del 1961. Il 7 gennaio 1962 le lezioni ripresero nel nuovo edificio situato in via Pio XII. Le sezioni erano diventate tre.

 

L’istituzione a Gavoi della Scuola Media non obbligatoria precede di dieci anni esatti l’istituzione della Scuola Media unica, obbligatoria, gratuita, secondaria di primo grado voluta dalla legge 31 dicembre 1962, n. 1859.

Essa ha manifestato la lungimiranza del prof. Pelleu e si è rivelata uno strumento di crescita culturale e umana per i singoli alunni e per la comunità.

Colpiscono nella sua gestione l’ordine, la disciplina, l’impegno e il senso di responsabilità degli alunni nonostante la disponibilità esigua di strumenti e sussidi didattici. Fa riflettere in particolare il profondo rispetto e la fiducia

delle famiglie nei confronti della Scuola come istituzione e degli insegnanti come tali e come persone.

 

 

I primi anni della Scuola Media nel ricordo dei protagonisti.

 

" Ricordo che Prof. Pelleu amava raccontare gli inizi della Scuola Media e il suo parlare coinvolgeva tutti nell’ascolto.

Quando insegnava nella Scuola Media di Dorgali si pose un interrogativo: "Perché Dorgali ha la Scuola Media e Gavoi no?’’

Proprio in quel periodo erano iniziati i lavori di costruzione della diga sul fiume Gusana con la conseguenza di un aumento della popolazione scolastica. Egli pensò di offrire ai ragazzi di Gavoi, dei paesi limitrofi e ai nuovi arrivati l’opportunità di proseguire gli studi evitando di recarsi fuori paese. Si mise in contatto con diversi amici di Nuoro tra cui la Prof.ssa Elena Melis che lo incoraggiò a realizzare il suo intento. Non solo ma gli prospettò la possibilità di reperire l’arredo scolastico ( banchi, cattedre ) che il Comune di Nuoro conservava inutilizzato negli scantinati del Municipio.

La proposta piacque al Professore il quale noleggiò il camion del sign. Pietrino Nonnis e, in compagnia dei signori Flavio Carboni e Pietro Daddi, procedette al prelievo di detto materiale. Poiché pioveva, provvidero a coprire banchi e cattedre (tavolini con un cassetto) con un telo mentre il camion era preceduto dal sign. Flavio Carboni e Pietro Daddi in motocicletta.

Il secondo problema fu quello di reperire gli alunni. Io stessa che frequentavo la scuola a Cagliari nel collegio "S. Cuore", rientrai per contribuire alla formazione delle classi e, come me, rientrarono tanti altri ragazzi.

Prof. Pelleu era Preside e insegnante di Lettere. Amava i Classici latini, greci e italiani: aveva la capacità di rendere i personaggi vivi e reali. Amava anche il teatro e la musica, suonava la fisarmonica, l’armonium e il mandolino. Perciò nelle ore extrascolastiche spesso organizzava rappresentazioni teatrali.

In occasione delle elezioni comunali del 1953 si candidò come sindaco nella lista del partito "L’uomo qualunque’’. Non fu eletto per uno scarto di pochi voti. Affondò la delusione in una sbornia e ringaziò i Gavoesi che lo avevano sostenuto e che si erano radunati nel cortile di "tia Palonia Porcu’’. Al suo posto fu eletto il sign. Paolo Satta appoggiato da don Angelo Serusi che non esitò a fare delle "epurazioni’’ in Azione Cattolica contro persone che avevano sostenuto prof. Pelleu che egli riteneva fascista.

Ricordo che in occasione di una lunga nevicata a causa della quale furono chiuse anche le Scuole, con i miei fratelli salii sulla terrazza di casa e, mentre il Professore transitava nella strada sottostante, gli lanciammo una palata di neve facendolo cadere seduto. Egli, volgendo lo sguardo verso l’alto, disse: "Me la pagherete quando tornerete a scuola’’.

Ricordo ancora che avevamo l’abitudine di rubare i panini dei ragazzi di Sarule e di scendere le rampe delle scale con un salto. Una mattina, mentre saltavo urlando, mi trovai di fronte il prof. Pelleu che mi disse: "Cosa vuoi: mandorla, nocciola o noce?’’. Ed io: "Noce, purché sia vuota’’.

Ins. Anna Maoddi

 

"Il Prof. Pelleu era una persona splendida in tutti i sensi. Intelligente, perspicace e grande interlocutore; era severo ma possedeva una carica di umanità che manifestava in ogni occasione. Oltre ad essere una persona di cultura era un grande artista: era pittore ed incisore. Ha dato un grande contributo alla crescita della nostra comunità.’’

Ins. Rosa Sedda

 

 

"Il Prof. Pelleu era un uomo severo ma bravo. Quando ci consegnava le pagelle, ai ragazzi bocciati diceva di mangiare molto per avere più forze e per poter superare meglio un nuovo anno scolastico.

Un giorno egli mi comunicò che avevo meritato una borsa di studio. Credevo che si trattasse di una borsa di pelle per tenere i libri, ma poi in segreto scoprii che si trattava di un assegno.’’

Ins. Pinuccia Sedda

 

 

"Gli inizi, come spesso accade, furono particolarmente difficili: mancavano tante cose soprattutto gli arredi scolastici. Alcune sedie le prendevamo quotidianamente in prestito dai bar del sign. Pinuccio Satta e di sign. Francesco Mastio situati vicino alla Scuola e le restituivamo al termine delle lezioni. Alcuni banchi poi ci venivano prestati dal sign. Bebo Ardu, responsabile della Scuola Agraria: la mattina si portavano nella Scuola Media, la sera si riportavano nella Scuola Agraria ospitata nei locali della signora Maddalena Sedda, siti in via Settembrini. Era una fatica improba.

Ricordo che il Prof. Pelleu era particolarmente esigente con il personale docente e non docente soprattutto per quanto riguardava il rispetto dell’orario: A me come bidella diede anche l’ordine di non permettere ad alcun estraneo di entrare a scuola. Un giorno si presentò il Provveditore Rivarola. Voleva essere ricevuto dal Preside. "Qui non può entrare nessuno’’ - gli dissi. Credendolo un rappresentante di libri o di biancherìa aggiunsi : "Scusi chi è lei?’’

Egli, senza scomporsi, mi rispose: "Sono il Provveditore’’.

Altri ricordi riguardano il comportamento degli alunni. I ragazzi si divertivano a versare il tabacco sulle rose profumate sapendo che esse attiravano le ragazze. Starnuti e impropèri erano garantiti!’’

Sign.ra Giovanna Piras

 

Un illustre gavoese

 

"Per molti gavoesi ma anche per tanti sardi e non , il nome del Prof. Pelleu è, e giustamente, sinonimo di pittore e di incisore, due attività a cui si dedicò fin da giovane e che coltivò sino alla fine.

Pur riconoscendo queste sue capacità che in lui divennero passione, a me piace ricordarlo sotto altri aspetti ignorati soprattutto dai giovani. Lo ricordo quando, ancora studente universitario, guidava da esperto regista le nostre "recite’’ in occasione del Natale, per la Giornata universitaria o durante le vacanze estive. Per noi adolescenti era "il creativo’’ per eccellenza: nelle sue mani i grandi pannelli di compensato diventavano, sulle quinte del palco del salone parrocchiale, viali ombrosi, interni di case, finestre misteriose.

Da bravo musicista guidava la giovanissima "Schola cantorum’’ dell’Azione Cattolica e le Messe domenicali avevano sempre il sapore della festa. La sagra de Sa Itria lo vedeva accompagnarsi ai gruppi dei giovani studenti con l’immancabile fisarmonica, ad allietare le allegre comitive e i tradizionali quattro salti nel sagrato del Santuario.

Giovane professore aveva guidato, come presidente, la nascente squadra del Taloro, allora chiamata Aurora. Ma il suo impegno più grande fu quello speso per l’istituzione della Scuola Media a Gavoi. Frequentare tale Scuola per molti di noi era un vero e proprio lusso: occorreva lasciare il paese e recarsi a Nuoro o nei vari Collegi salesiani: Lanusèi, Santulussurgiu, Cagliari. Fu per il suo forte interessamento che Gavoi riuscì ad avere, nel 1952, la Scuola Media, allora privilegio di pochi, e diventata obbligatoria solo 10 anni dopo. Con essa si spalancavano le porte ai ragazzi delle famiglie meno abbienti, i quali, per mancanza di mezzi materiali, avrebbero chiuso nel cassetto il sogno di un diploma. Fu il primo Preside ed ebbe a lavorare con un gruppo di insegnanti motivati ed entusiasti che i giovanissimi del tempo non potranno dimenticare.

Il suo trasferimento a Sassari non gli impediva di tornare frequentemente a Gavoi e di essere presente in ogni circostanza. Era, come i Gavoesi di un tempo, malato di "gavoesìte", affezionato ai parenti, attento a tutti.

La sua morte ci lascia più poveri: Gavoi perde una figura di intellettuale costantemente impegnato nel promuovere cultura, un maestro di umanità, un cristiano convinto.’’

Ins. Caterina Piras

 

(da L’Ortobene del 4 giugno 1995)

 

Cenni biografici su Prof. Giovanni Maria Pelleu

 

Il Prof. G. M. Pelleu nasce a Gavoi il 25 settembre 1915 da Salvatore e Mariangela Daddi.

Frequenta la Scuola Media, il Ginnasio e il Liceo presso il Seminario Vescovile di Nuoro. Conseguita la maturità, si reca nel Seminario regionale di Cuglieri dove studia teologia.

A causa della malferma salute sospende per qualche tempo gli studi e questo gli serve per una vera e propria verifica sulla sua vocazione.

Abbandona il seminario e a Roma consegue la laurea in Lettere Classiche col massimo dei voti.

La guerra lo tiene lontano dalle attività a cui vorrebbe dedicarsi, ma subito dopo, negli anni 1946/47, dirige i lavori dell’ERLAAS, l’ente che, con l’aiuto degli Stati Uniti d’America, disinfesta, per mezzo dell’antiparassitario DDT, le zone della Sardegna dalla zanzara anofele e da altri pericolosi insetti.

Col termine di questa attività ne inizia una nuova, quella dell’insegnamento. E proprio a Dorgali, sua prima sede di lavoro, ha l’intuizione di adoperarsi per istituire la Scuola Media, sogno che si avvera nell’anno scolastico 1952/53. Alla Scuola, come Preside e come insegnante di Lettere, dà il meglio di sé.

Versatile com’era, la Scuola non esaurisce le sue capacità: ama la pittura e l’incisione; è appassionato di musica e suona vari strumenti: l’organo, la fisarmonica, il mandolino. Si dedica anche al teatro e si rivela un ottimo regista e sceneggiatore.

Il matrimonio con la collega Emilia Carta, la nascita delle due figlie, il trasferimento a Sassari dove continua ad insegnare nella Scuola Media, non gli fanno dimenticare la famiglia originaria e il paese. I suoi periodici rientri lo portano ad esplorare gli angoli dimenticati di Gavoi e ad avvertirne i cambiamenti, col passare del tempo.

Negli ultimi anni, ogni sera, al ritorno dalle sue esplorazioni gavoesi, tiene un diario in cui annota i rioni visitati e le persone incontrate. Forse temeva che l’affievolirsi della memoria gli facesse perdere l’identità dei luoghi e delle persone.

Muore, quasi improvvisamente, a Sassari il 18 maggio 1995 lasciando in tutti un profondo rimpianto.

 

Le nostre impressioni sulla Scuola Media di ieri

 

Frequentare la Scuola Media era un lusso riservato ai figli delle famiglie con buone possibilità economiche, i quali si recavano a Nuoro o in altri centri dotati di Scuola Media.

Oggi la Scuola Media è obbligatoria per tutti.

L’anno scolastico era diviso in tre trimestri a differenza del nostro che è suddiviso in due quadrimestri.

Le verifiche erano simili alle nostre ma i voti erano espressi in decimi.

La lezione era frontale mentre oggi gli insegnanti usano metodologìe diverse e tecniche più coinvolgenti.

Prima non c’era il Tempo Prolungato e il pomeriggio era dedicato allo studio personale.

Oggi sono scomparse alcune materie come il Latino e l’Economia domestica (riservata solo alle ragazze) e se ne sono aggiunte di nuove come l’Educazione tecnica e musicale, le Scienze, la Lingua inglese.

La Scuola era severa: le regole venivano rispettate e il voto di condotta aveva un grande valore. Perciò gli alunni erano rispettosi e disciplinati.

I rapporti Scuola-Famiglia erano fondati sulla reciproca fiducia, c’era però più distacco tra insegnanti e alunni. Oggi infatti ci rendiamo conto che c’è più dialogo: gli insegnanti ci parlano di tutto, ci informano sui problemi sociali e su come affrontarli.

Troviamo strana la separazione tra maschi e femmine per l’Educazione fisica e, in quest’ora, l’obbligo solo per le ragazze di indossare una divisa: pantaloni blu al ginocchio, maglietta, calze e scarpe da tennis bianche mentre, durante le ore di lezione, erano tenute ad indossare il grembiule nero (come le Insegnanti) e il colletto bianco.

L’edificio era una casa privata adattata alle esigenze di una Scuola. Mancava l’arredo scolastico (addirittura le sedie viaggiavano quotidianamente dai bar!), era scarso il riscaldamento e l’illuminazione. Non c’era la palestra e l’Ed. Fisica si svolgeva in aula o all’aperto. Oggi notiamo una gran differenza tra quella e la nostra Scuola che è confortevole e ben attrezzata di laboratori: (linguistico, scientifico, d’informatica e di ceramica, biblioteca e di materiale didattico di vario genere.

Ci ha colpito in particolare il fatto che, nonostante le molte difficoltà, la Scuola e lo studio erano considerati un grande valore.

 

 

 

Intestazione della Scuola Media

 

Il 29 giugno 1995 la Giunta Comunale di Gavoi delibera di proporre agli Organismi Scolastici l’intitolazione della Scuola Media al Prof. Giovanni Maria Pelleu ( delibera N° 182 ).

La Prof.ssa Angela Pira, Assessore alla Cultura, motiva così la proposta:

"Recentemente è scomparso a Sassari, dove viveva, il Prof. G. M. Pelleu che è stato, a suo tempo, uno dei promotori ed artefici dell’istituzione della Scuola Media Statale di Gavoi nel 1952.

Il Prof. Pelleu è stato il primo Preside della predetta Scuola ed una delle figure più rappresentative della cultura gavoese perché con la sua opera di insegnante, di pittore, di incisore, ha valorizzato e potenziato la Storia del Paese, la sua arte, le sue tradizioni, la sua lingua.

Per anni ha insegnato a Sassari ma è rimasto profondamente legato a Gavoi partecipando sempre attivamente da protagonista alle diverse iniziative culturali e, con le sue tele e incisioni, ha valorizzato gli scorci antichi del Paese, i suoi paesaggi, i suoi fiori e la sua vita quotidiana.

Amava le sue radici e tornava spesso a Gavoi, oltre che per gli affetti familiari, in occasione di feste, sagre ed altre iniziative per incontrare amici e conoscenti con cui si intratteneva manifestando affetto e disponibilità al dialogo."

Propone che la Scuola Media Statale venga intitolata al Prof. Pelleu per perpetuarne il ricordo tra le giovani generazioni.

Il 3 luglio 1995 il Consiglio d’Istituto delibera per l’intestazione della Scuola Media al Prof. Pelleu ( delibera N° 21 ).

Il 15 settembre 1995 il Collegio dei Docenti delibera all’unanimità di essere favorevole alla proposta.

Il 28 settembre 1995 il Consiglio d’Istituto delibera di intestare la Scuola al Professore con tale motivazione: "Al Prof. G. M. Pelleu, gavoese di nascita, è riconosciuto il suo grande impegno per l’istituzione della stessa Scuola Media di Gavoi nel lontano 1952.

Gli è riconosciuto il merito, come primo Preside e allo stesso tempo insegnante, di essersi adoperato con personale opera di sensibilizzazione allo studio, nei paesi della zona, perché tanti giovani frequentassero la Scuola di primo grado, allora non obbligatoria; di essere riuscito in un avvio difficoltoso, superando molteplici avversità e raggiungendone la stabile istituzione nei dieci anni che precedettero l’obbligatorietà della sua frequenza.

Hanno realizzato la monografia gli alunni della classe 2° B a t.p.

 

Elisabetta Brau Anna Maria Maccioni

Gian Franco Buttu Maria Giovanna Maccioni

Mauro Buttu Mauro Manelli

Giusi Carta Domenico Michele Marchi

Luca Cidu Carla Mereu

Roberto Dore Marco Podda

Carla Lavra

 

 

 

Ha coordinato il lavoro l’ins. di Lettere, prof.ssa M. Rita Piras.

Il titolo e il sottotitolo sono stati proposti dai ragazzi.

 

Personale Docente e non Docente nell’anno scolastico 1997/98

 

Preside Prof. Sebastiano Micale

Insegnanti: Religione Prof.ssa Francesca Canìo

Lettere " M. Rita Piras

Francese " Lilian Gallizzi

Inglese " Pina Di Noia

Sostegno " Antonia Canu

Matematica e Scienze " Stefanina Mureddu

Ed. Fisica " Maria Assunta Cheri

Ed. Artistica " Daniela Putzolu

Ed. Musicale " Amelia Farina

Ed. Tecnica Prof. Pietro Pinna

Segretario Rag. Michelangelo Cidu

Applicati di Segreteria Rag. Maria Mureddu e Raffaele Balloi

Bidelli Sign.re Amelia Pischedda, Peppina Daga, Tonina Frau; sign.ri Mario Ladu, Angelino Mulas, Gonario Balloi.

 

Orario settimanale delle lezioni nell’anno scolastico 1997/98

 

Lunedì

Martedì

Mercoledì

Giovedì

Venerdì

Sabato

Storia

Analisi logica

Inglese

Ed Civica

Poesìa

Matematica

Lett. Relig.

Geografia

Francese

Antologia It.

Storia

Scienze

Antologia

Ed. Musicale

Ed. Fisica

Francese

Ed. Tecnica

Ed. Tecnica

Gramm. Ital.

Ed. Artistica

Matematica

Inglese

Francese

Geografia

Ed. Tecnica

Ed. Artistica

Scienze

Ed. Artistica

Ed. Fisica

Antologia It.

Mensa

Mensa

 

Mensa

Mensa

 

Ed. Fisica

Inglese

 

Matematica

Lett. Scienze

 

Ed. Musicale

Francese

 

Matematica

Lett. Scienze

 
 

Lettura

       

 

Indice

Introduzione

Le origini

L’organizzazione

Elenco degli alunni 1952-’53

Rapporti Scuola - Famiglia

I locali

I mezzi e gli strumenti

La provenienza degli alunni

Dieci anni dopo…

I primi anni nel ricordo dei protagonisti

Un gavoese illustre

Cenni biografici sul Prof. Giovanni Maria Pelleu

Le nostre impressioni

Intestazione della Scuola Media

Elenco degli alunni 1997-’98

Personale docente 1997-’98

Documenti

 

 

 

 

 

 

 

pag. 1

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pag. 9

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pag. 10

pag. 13

pag. 15

pag. 17

pag. 19

pag. 21

pag. 22

pag. I

Ringraziamo per le preziose testimonianze dateci le ins.: Caterina Piras, Gesuina Satta, Emilia Scarpa, Eleonora Carta, Mariantonia Buttu, Anna Maoddi, Pina Pira, Lina Soru, Rosa Sedda in Sedda, Mariangela Sedda Dore, Pinuccia Sedda, Pietrina Cualbu, .il sign. Gino Mulas, la sign.ra Mariangela Mameli e la sign.ra Giovanna Piras.

Il nostro grazie si estende alla sign.ra Mangela Sedda, impiegata presso il Comune di Gavoi, alla sign.ra Franca Mulas, impiegata presso la segreteria della Scuola Media, nel Provveditorato agli Studi di Nuoro, al prof. Peppino Columbu e ai sign. Gian Mario e Gavino Piras per la gentile collaborazione tecnica.

Le fotografie sono state messe a disposizione dalle ins. Anna Maoddi e Mariantonia Buttu, dai sign. Gino Mulas e Tonino Ibba, dalla sign.ra Giovanna Piras.

Copertina elaborata da Carla Mereu.

 

 

Fotocopiatore della Scuola Media "G. M. Pelleu’’ di Gavoi.

Copyright by Classe 2° B a T. P. Anno scolastico 1997/98.

Finito di stampare. Maggio 1999.

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