Premessa Valutazione

Area antropologica Area logico matematica e scientifica

 

CURRICOLO DI BASE

I docenti del Circolo, riuniti in Dipartimenti disciplinari (per i diversi ambiti e campi di esperienza), hanno rielaborato i curricoli, con l’individuazione e la definizione delle competenze minime (vedi tabelle allegate) che gli alunni dovranno acquisire nei diversi anni scolastici, relativamente a ciascun ambito/campo di esperienza.

AREA LINGUISTICO / ESPRESSIVA

I discorsi e le parole Lingua italiana Lingua straniera

·         MESSAGGI, FORME E MEDIA

Questo campo di esperienza si presenta in forma complessa, tanto da essere articolato in 4 grandi “sottocampi”: grafico-pittorico-plastico; drammatico-teatrale; sonoro-musicale e mass-mediale.

L’educazione alle attività espressive costituisce uno degli impegni più qualificanti della scuola dell’infanzia, che ha il compito di promuovere lo sviluppo della personalità infantile nella sua autenticità ed originalità.

Occorre impegnare il bambino in esperienze interessanti, vive, varie, perché solamente un ambiente ricco, motivante, artisticamente valido, può fare da supporto allo sviluppo della creatività.

Nei N.O. si evidenzia che è necessario avviare i bambini ad un uso consapevole e costruttivo dei messaggi diretti ed indiretti di cui sono continuamente oggetto, per un’efficace difesa dai rischi di omologazione immaginativa ed ideativa.

Le attività grafiche, pittoriche e plastiche rispondono allo scopo di avviare il bambino ad un corretto approccio al codice visivo come scoperta e rielaborazione degli elementi più semplici che lo costituiscono, cioè linea, colore, luce, composizione. L’esigenza prioritaria è di fargli acquisire una padronanza dei vari mezzi e delle varie tecniche.

 

Le attività di drammatizzazione sono finalizzate allo sviluppo dei processi di identificazione, tali attività:

-          coinvolgono i bambini nella partecipazione e ne arricchiscono l’esperienza;

-          attivano percorsi di crescita, nell’ordine delle cognizioni e dell’affettività;

-          aiutano sia la ricostruzione temporale che le modalità di espressione;

-          promuovono l’invenzione fantastica;

-          educano alla creatività.

Le attività inerenti alla comunicazione ed espressione sonoro-musicale rappresentano esperienze verso le quali i bambini dimostrano una particolare propensione e proprio per questo vanno sviluppate, stimolate e concretizzate in interventi didattici di esplorazione, produzione e ascolto musicale.

I N.O. sottolineano l’importanza della funzione equilibratrice della scuola rispetto a un contesto multimediale in cui c’è un eccessivo sovrapporsi di stimoli sonori, richiamandola a sviluppare l’esplorazione della componente sonora e musicale dell’ambiente.

 

L’educazione multimediale

Il contesto culturale odierno è caratterizzato da un rapido sviluppo degli strumenti e delle tecniche di comunicazione. La scuola deve rendere familiari i mezzi che vengono usati per trasmettere l’informazione, deve adeguarsi al ruolo che la multimedialità riveste nella cultura e nella vita del giorno d’oggi ed utilizzarla come efficace strumento didattico. L’intervento della scuola dell’infanzia si qualifica nella proposta di specifiche attività d’interpretazione, comprensione, ricostruzione e produzione di immagini per avviare il bambino a leggere ed interpretare la realtà.

 

         I DISCORSI E LE PAROLE

In questo campo di esperienza si legge: “…la lingua si apprende in una varietà di contesti comunicativi…” intendendo la lingua come varietà di scambio di discorsi e di parole che deve essere vario, ricco e molteplice. Se ne deduce che i bambini devono essere sollecitati a parlare molto tenendo conto in un primo momento della ricchezza dei discorsi e poi della correttezza delle parole e delle frasi usate, proponendo discussioni, conversazioni e promuovendo occasioni di scambio di opinioni.

Nella nostra realtà i bambini presentano competenze diverse in rapporto a due diversi codici linguistici di base: lingua sarda e lingua italiana. Un numero considerevole di bambini parla prevalentemente il sardo pur conoscendo e comprendendo già la lingua italiana.

È perciò indispensabile affiancare nella pratica scolastica i due codici valorizzando il grande patrimonio culturale proprio della lingua sarda.

L’obiettivo generale sarà, come previsto dai N.O., lo sviluppo delle “…Competenze sul piano della conversazione, della comprensione e delle abilità metalinguistiche…”.

 

       LINGUA ITALIANA

"La lingua è strumento di pensiero, mezzo per stabilire un rapporto sociale, il veicolo attraverso cui si esprimono in modo articolato le esperienze razionali e quelle affettive dell'individuo."

La lingua è depositaria del bagaglio storico di un popolo, è un codice per comunicare, ma anche per immaginare, creare simboli e metafore. La lingua conserva parole e cose, sentimenti e ragioni; si rapporta a cose, ragioni, sentimenti e produzioni che cambiano.

Il punto di partenza è dunque la valorizzazione, il rispetto della lingua materna, che è rispetto del bambino nella sua interezza. Un'educazione bilingue e biculturale diventa nella scuola sarda progetto educativo e formativo di grande valore, non solo per affermare ma anche per attuare concretamente il principio della pari dignità e del pluralismo linguistico sancito dalla Costituzione repubblicana e quelli che sono alla base della Carta Comunitaria Delle Lingue e Culture Regionali e della Carta Dei Diritti Delle Minoranze Etniche.

E' importante che nel processo d'apprendimento del linguaggio sia dato spazio alla lingua orale con interventi mirati alla strutturazione dello scambio comunicativo che anche spontaneamente si realizza in classe.

I mezzi linguistici forniti dovranno essere adeguati (progressivamente articolati e differenziati) per facilitare operazioni mentali di vario tipo e per portare ad un livello di consapevolezza e di espressione le esperienze personali.

 

       LINGUA STRANIERA

L'insegnamento della L2 deve ispirarsi alla conoscenza delle strutture socio culturali che a tale lingua sono legate, in quanto gli obiettivi generali a cui tende sono soprattutto educativi e formativi. Vanno perciò sviluppati in modo interdisciplinare e sinergico con le altre discipline scolastiche, soprattutto con la lingua italiana e l’ambito antropologico. 

 

Obiettivi educativi:

1.       superare il proprio egocentrismo linguistico e culturale;

2.       prendere consapevolezza delle molteplici realtà linguistiche e culturali con le quali è già entrato in contatto in maniera frammentaria e spesso confusa attraverso i media.

 

Obiettivi formativi: 

1.       avviare l'alunno, attraverso lo strumento linguistico, alla comprensione di altre culture e di altri popoli, educandoli alla convivenza democratica, e quindi alla comprensione e al rispetto della diversità etnica, religiosa e culturale;

2.       fornire al bambino un ulteriore strumento del pensiero attraverso il quale possa rielaborare le proprie esperienze;

3.       fornire al bambino un ulteriore strumento di comunicazione con gli altri. 

 

Al fine di conseguire gli obiettivi suddetti, viene considerata valida qualunque lingua straniera. Tenuto conto della realtà culturale e politica nella quale sarà immerso il bambino del 2000, e cioè la costruzione dell'Europa unita, si ritiene giusto che si debba insegnare una lingua comunitaria.

Proposte operative:

–    L'insegnamento della lingua straniera richiede spazi e strumenti particolari, nei quali i bambini non abbiano problemi nell’ascolto e nei quali abbiano continui rinforzi e riferimenti. Si propone perciò di attrezzare un'aula a laboratorio linguistico, con registratore, televisore e computer, nonché cartelloni, libri, riviste, fumetti, giochi, audio e videocassette, materiale di facile consumo. Sarebbe inoltre opportuno poter utilizzare altri spazi  attrezzati per momenti ludici e o di drammatizzazione. 

–    Si propone l’insegnamento della lingua straniera a partire dal primo ciclo delle scuole elementari, ed è auspicabile che ciò avvenga anche nelle scuole materne, almeno attraverso progetti di sperimentazione.

Metodologia

L'insegnamento della lingua straniera dovrà avere un approccio coinvolgente che preveda attività prevalentemente ludiche e di drammatizzazione, che portino il bambino alla fruizione e all'utilizzo immediato del lessico appreso. Sono inoltre importanti le attività interdisciplinari e di raccordo con tutte le altre discipline, soprattutto con la lingua italiana per giocare con la lingua; con educazione motoria per fare i giochi che fanno i bambini stranieri; con educazione all'immagine per disegnare e costruire il materiale necessario alle diverse attività; con educazione musicale per cantare le canzoni straniere; con storia per conoscere e confrontare i diversi momenti storici; con geografia per conoscere i posti dove si parla la lingua che si sta apprendendo e con studi sociali per conoscere e confrontare usi e costumi.

È importante avere a disposizione un buon libro di testo, sul quale il bambino possa contare per un triennio, poiché lo rassicura attraverso la continuità e la gradualità delle attività proposte. 

 

·         ABILITÀ SOCIALI 

I curricoli scolastici si sono occupati prevalentemente dell'apprendimento "cognitivo", trascurando talvolta lo sviluppo e l'incremento delle abilità sociali. Si rileva la presenza di allievi che faticano a stabilire con altri rapporti positivi a cause di scarse abilità sociali che talvolta contribuiscono a determinare l'insuccesso scolastico, l'abbandono scolastico, comportamenti antisociali ecc. 

Con un settore del progetto "Star bene a scuola" si cerca di rispondere all'esigenza di  incrementare l'apprendimento di abilità sociali, con attività finalizzate al conseguimento di:  

1.       Abilità relative alla vita di classe;

2.       Abilità di interazione di base; 

3.       Abilità per andare d'accordo; 

4.       Abilità per fare amicizia; 

5.       Abilità di Coping. 

 AREA ANTROPOLOGICA

Storia Geografia Studi sociali

·        IL SÉ E L’ALTRO - IL CORPO E IL MOVIMENTO

È il campo di esplorazione e costruzione delle norme di comportamento e di relazione. Esso riguarda tre ambiti diversi: lo sviluppo emotivo-affettivo; lo sviluppo sociale; lo sviluppo etico-morale e religioso.

 

FINALITÀ GENERALI:

-          assumere in modo personale i valori della propria cultura

-          comprendere, condividere, cooperare con gli altri

-         conoscere tradizioni ed eventi significativi di diversi ambienti e contesti attraverso la promozione e la conquista progressiva dell’autonomia, dello sviluppo sociale ed etico - morale.

-         acquisizione della coscienza del valore del corpo come espressione della personalità

-          promozione di una buona relazionalità con il mondo esterno, sociale e culturale

-          formazione di una positiva immagine di sé.

 

OBIETTIVI GENERALI:

-         capacità progressiva di comprendere, argomentare, rappresentare  concetti di spazio e di tempo (percezione personale del tempo,  temp lineare, tempo cumulativo, contemporaneità, durata, ciclo)

-          capacità di riconoscere le principali funzioni dello spazio vissuto e circostante: spazio vissuto, spazio privato, spazio pubblico, spazio rappresentato …

-          capacità di individuare e argomentare la  maggiore rilevanza di alcuni eventi rispetto ad altri nell’esperienza personale e sociale

-          capacità di inferire e ipotizzare alcuni fatti e fenomeni della vita quotidiana a partire da tracce e fonti materiali

-          capacità di comprendere e giustificare semplici regole condivise dal gruppo

-          capacità di riconoscere I principali ruoli sociali legati all’esperienza quotidiana

-          capacità (per quanto lo consente l’età) di considerare l’esistenza di punti di vista diversi dal proprio, (dal punto di vista prima spaziale e successivamente emotivo).

 

STRATEGIE EDUCATIVE:

-          creare un clima effettivamente positivo, di dialogo e confronto sereno

-          dare significato alle attività del quotidiano

-          promuovere attività specifiche finalizzate all’incremento delle abilità sociali.

-          favorire l’esperienza del gioco, forma privilegiata di attività cognitiva e motoria

-          predisporre opportunamente l’ambiente affinché permetta diverse forme di gioco: libero, con regole, simbolico, cognitivo, con materiali, creativo, imitativo, tradizionale, di riposo e distensione, all’interno e all’esterno della scuola.

ATTIVITÀ-CHIAVE PER STIMOLARE LE COMPETENZE INDICATE:

(Giochi e attività sullo spazio)

-          cura e gestione dello spazio scuola

-          esplorazione d’ambiente (la scuola, la casa, la strada, il paese, il territorio circostante)

-          percorsi, mappe e caccia al tesoro

(Giochi e attività sul tempo)

-          la storia personale del bambino;

-          il calendario: osservazione sistematica giornaliera in riferimento a: tempo meteorologico, la settimana, i mesi, le stagioni, le feste, i compleanni, le presenze. Registrazioni e grafici;

-          riordino in sequenza di esperienze relative al vissuto personale ed immediato, a favole ecc.;

-         conversazione argomentazione confronto di punti di vista.

(Giochi e attività su regole e ruoli)

-     giochi con regole

-          assunzione di ruoli in ambito scolastico;

-          drammatizzazione

 

STORIA – GEOGRAFIA – STUDI SOCIALI

Da una attenta e scrupolosa analisi dei fabbisogni formativi che si rilevano nella nostra realtà socio territoriale - la cui economia e il cui sviluppo appaiono sempre più legati ai flussi turistici attivati dalla presenza di uno straordinario patrimonio ambientale, di rilevanti testimonianze della preistoria e della storia della Sardegna - emerge l'esigenza di indirizzare la progettazione dell'offerta formativa verso le concrete problematiche e gli obiettivi riferiti al nostro contesto ambientale. Considerato che l'insegnamento della storia, della geografia e degli studi sociali richiede, per poter essere realmente efficace, un costante riferimento alla realtà nella quale gli alunni sono inseriti, a ciò che è presente nell'esperienza e nella cultura degli alunni, appare indispensabile dare alla programmazione dell'offerta formativa una connotazione particolare che veda lo studio di queste discipline legato alla storia locale, alla cultura e alle tradizioni popolari, al rafforzamento dell'identità culturale, alla conoscenza dell'ambiente naturale inteso come risorsa da proteggere e valorizzare, in una continua attività di ricerca che favorisca il manifestarsi di atteggiamenti di apertura e di confronto verso altre identità e verso altre culture.

Si è pertanto voluto così sintetizzare l'obiettivo generale da raggiungere gradualmente negli anni di scuola elementare: 

"Guidare l'alunno all'acquisizione del valore della persona, al rispetto della vita nelle sue diverse espressioni e manifestazioni, al rispetto delle diversità, alla solidarietà e ad un'attiva partecipazione alla vita sociale, al recupero della memoria collettiva e delle tradizioni culturali e al rispetto e alla salvaguardia del patrimonio ambientale. Guidare quindi l'alunno alla ricostruzione storica del suo ambiente di vita per poi avviarlo, dalla interpretazione di tale ambiente, alla conoscenza della storia dell'umanità e del nostro paese."

 Nella definizione del progetto sono state individuate delle idee guida che si presentano come obiettivi generali trasversali e disciplinari.        

Ritrovare un valido rapporto con il passato che consenta di vivere e capire meglio il presente attraverso la conoscenza, la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione e conservazione del patrimonio storico e dei beni culturali. 

La promozione nella scuola delle diverse attività legate alla conservazione e alla valorizzazione dei beni culturali porterebbe anche a una più valida maturazione del senso storico e ad una più compiuta responsabilità ambientale. Ulteriore e importante motivazione di questa scelta è quella di promuovere negli alunni e nelle loro famiglie un uso consapevole dei beni culturali, ambientali e artistici offerti dal territorio. 

¨         Conservare, recuperare e rafforzare l'identità storica attraverso la conoscenza e la comprensione delle tradizioni e della cultura popolare in tutte le sue espressioni e manifestazioni.

¨       Conoscere e vivere l'ambiente naturale imparando a considerarlo preziosa risorsa da difendere e proteggere perché fonte di benessere, di lavoro, di ricchezza, di vita... 

L'individuazione dell'obiettivo generale e delle idee guida nasce dalla convinzione che il bisogno naturale di radici, di tradizioni e di cultura cui ispirarsi debba trovare nella scuola uno spazio sempre maggiore e che debba essere principalmente la scuola a trasmettere la tradizione culturale, a conservare e a rafforzare l'identità storica. 

 

Finalità: costruzione progressiva della dimensione del “tempo storico”

 

Obiettivi generali (dal documento sui Saperi essenziali)

-          sviluppare COMPETENZE generali di inquadramento e di ricostruzione dei fatti storici

-          promuovere la capacità di lettura dei segni che variamente caratterizzano il paesaggio rurale e urbano del nostro Paese

-          promuovere un’identità culturale radicata nella storia del proprio popolo, valorizzando adeguatamente i legami tra i popoli e le culture

-          promuovere la capacità di cogliere le grandi trasformazioni che riguardano la storia delle idee, delle mentalità, dei saperi, del vivere quotidiano, delle arti.

 

Obiettivi (riformulati dal Piano dell’Offerta Formativa):

-          aiutare gli alunni a ritrovare un valido rapporto con il passato, che consenta di vivere e capire meglio il presente attraverso la conoscenza, la salvaguardia, il recupero e la valorizzazione e conservazione del patrimonio storico e dei beni culturali

-          contribuire a conservare, recuperare e rafforzare l’identità storica attraverso la conoscenza e la comprensione delle tradizioni e della cultura popolare in tutte le sue espressioni e manifestazioni

-          far conoscere e vivere l’ambiente naturale imparando a considerarlo preziosa risorsa da difendere e proteggere perché fonte di benessere, di lavoro, di ricchezza, di vita.

 

Per raggiungere gli obiettivi suddetti è necessario aiutare gli alunni a costruire, nel corso di tutta la scolarità elementare e in continuità con la scuola materna, capacità operative relative a:

-          il TEMPO (psicologico, lineare, cumulativo,  contemporaneità, ciclo, periodo…) e la terminologia per strutturarlo correttamente, compresa la misurazione convenzionale (le suddivisioni della giornata, della settimana, del mese, dell’anno, le stagioni; il decennio, il secolo, il millennio, l’epoca, l’era, l’evo….);

-          lo SPAZIO (vissuto, privato pubblico, rappresentato) nelle sue funzioni e nelle modificazioni che l’uomo nel tempo vi ha apportato;

-          le FONTI e I FATTI  della storia e, prima ancora, del proprio passato personale, da ricostruire riconoscendo l’importanza diversa che gli eventi assumono alla luce delle loro conseguenze;

-          i ruoli e le REGOLE di convivenza, base delle norme  che garantiscono il bene comune, la cui comprensione è legata alla capacità di porsi da punti di vista diversi dal proprio per entrare in rapporto con gli altri rispettando le differenze individuali e sociali

 

Attività - chiave per promuovere la costruzione delle capacità indicate:

 

Classe prima:

IL TEMPO

-          Giochi e attività sul tempo: il senso del presente, il fluire del tempo, il tempo che cambia le cose, gli animali e le persone; i diversi concetti di tempo; il linguaggio del tempo; indicatori temporali

LO SPAZIO

-          Gli spazi del Gioco: confronto fra gli spazi oggi disponibili per il gioco (osservazione, verbalizzazione) e quelli disponibili al tempo dell’infanzia dei nonni attraverso testimonianze e documenti

LE  REGOLE SOCIALI

-          Individuazione dei bisogni propri e del gruppo ( presa di coscienza per acquisire la capacità di decentrarsi)

-          Creazione e condivisione di regole per la convivenza nel gruppo classe e per facilitare i rapporti con i pari e con gli adulti

 

Classe seconda:

IL TEMPO

-          Ricostruzione del passato personale e familiare (scansione e misurazione del tempo)

-          Indagine sui mestiere scomparsi ed evoluzione di alcune attività lavorative

LO SPAZIO

-          Lo spazio costruito: il paese. Confronto con il paese di oggi (punti di riferimento, strade, edifici pubblici, spazi comuni…) e il paese di 50/60 anni fa attraverso documenti, racconti, testimonianze

LE REGOLE SOCIALI

-          Attività che accrescano la capacità di comunicare esperienze e vissuti;

-          Attività che sostengano la capacità di affrontare i conflitti con la discussione e il negoziato

-          Formulazione di regole per il gruppo e scoperta di norme nella vita associata

-          Valorizzazione della codificazione scritta delle regola  e della norma come garanzia democratica

 

 

Classi del secondo ciclo: Strutture fondamentali: Civiltà – Cultura – Ambiente

 

Finalità: acquisizione del concetto di trasformazione sulle linee guida delle grandi rivoluzioni della storia

 Attività e contenuti

Classe terza:

 STORIA

-          La prima grande rivoluzione della storia dell’uomo: il Neolitico; le prime comunità agricole e la nascita dei primi villaggi.

-          Testimonianze e reperti delle due epoche presenti nel territorio e in Sardegna; le sepolture sono la chiave di accesso alla conoscenza di questo periodo della preistoria: caverne, grotte, Domus de Janas.

Escursioni nel territorio; rilievi, misurazioni, confronto, documentazione fotografica; valutazione dello stato di conservazione attraverso relazioni di gruppo.

-        Conoscenza delle antiche civiltà fluviali (la prima grande rivoluzione urbana legata a quella agricola); Mesopotamia – Egitto

Visita al museo archeologico per scoprire tracce e reperti relativi ad altri popoli che hanno frequentato la nostra isola; Fenici – Greci – Cartaginesi.

-          Nascita e sviluppo di Roma anche in rapporto alle popolazioni sarde

La cultura di Fenici, Greci, Cartaginesi e Romani lascia tracce profonde nella nostra isola; le leggi di Cartagine e Roma e loro applicazione in Sardegna.

-          Nuove tombe e nuovi monumenti: dolmen, tombe di giganti, nuraghi (sviluppo della civiltà nuragica; gli insediamenti costieri).

-          Trasformazione dell’ambiente sardo a seguito dell’occupazione cartaginese e romana.

 

GEOGRAFIA

-          Conoscenza dei diversi ambienti presenti nel territorio: la montagna, la collina, il mare, il fiume.

-          Elementi di cartografia: mappe, carte, rappresentazione grafica dello spazio.

-          Trasformazioni del territorio operate dall’uomo.

-          Confronto fra passato e presente con particolare riferimento alle problematiche ambientali.

 (Finalità: conoscenza e comprensione dell’organizzazione sociale e democratica raggiunta attraverso le grandi trasformazioni avvenute nella storia; presa di coscienza e sensibilizzazione verso le problematiche relative al rispetto dell’ambiente naturale, alla conservazione dei beni culturali, ambientali ed artistici)

 

STUDI SOCIALI

-          La classe e la scuola come spaccato di una società in cui adulti e bambini vivono ruoli diversi nel rispetto di regole discusse, concordate, accettate.

-          Identità culturali, etniche, religiose e sociali – Integrazione ed emarginazione.

-          L’ambiente naturale come preziosa risorsa da rispettare e proteggere.

 

Classe quarta:

 

STORIA

-          L’impero romano; nascita e diffusione del Cristianesimo.

-          Crisi della civiltà dei nuraghi.

-          La crisi del mondo antico e il confronto con culture diverse; invasioni barbariche.

-          Il Medio Evo – La società feudale nelle campagne e nelle città vista attraverso leggi di quel periodo (Capitulare de Villis) – Le leggi in Sardegna durante il Medio Evo (Carta de Logu).

-          Moltiplicazione degli scambi, nuove scoperte e nuove invenzioni.

-          La nascita del mondo moderno – La scoperta delle nuove terre.

 

GEOGRAFIA

-          Conoscenza dei diversi ambienti che caratterizzano il territorio regionale e quello nazionale.

-          Regioni a prevalente sviluppo industriale – Regioni a prevalente sviluppo agricolo.

-          Parchi ed aree protette nel territorio regionale e nazionale.

 

STUDI SOCIALI

-          Le leggi delle civiltà del passato e in particolare organizzazione e leggi della società medioevale.

-          Approfondimento di tematiche ambientali.

 

Classe quinta:

 

STORIA

-          La rivoluzione industriale.

-          La rivoluzione americana e la rivoluzione francese – Diffusione delle idee illuministe di libertà e uguaglianza.

-          Spagnoli e Piemontesi in Sardegna.

-          Unità politica italiana e problematiche legate all’unificazione

-          Brigantaggio, questione meridionale, emigrazione, analfabetismo, colonialismo, imperialismo e nazionalismo

-          Le due grandi guerre: i due blocchi contrapposti

-          La caduta del muro di Berlino: ultima rivoluzione del mondo moderno.

 

GEOGRAFIA

-          Conoscenza di diversi ambienti che compongono la comunità europea

-          Gli stati della Comunità europea, interdipendenza tra gli stati e l’Europa

-          I continenti extraeuropei e le risorse visti in relazione all’espansione coloniale.

-          Aree di sottosviluppo e di povertà nel mondo.

-          Vecchi e nuovi fenomeni migratori.

 

STUDI SOCIALI

-          I caratteri di un sistema democratico – Diritti e doveri – Principi di libertà, uguaglianza e giustizia sociale - I principi fondamentali della nostra Costituzione.

-          Aspetti generali della nostra legislazione in materia di tutela dell’ambiente e dei beni culturali.

 

 

AREA LOGICO – MATEMATICA E SCIENTIFICA

Le cose il tempo la natura Matematica Scienze

–    LO SPAZIO, L'ORDINE, LA MISURA

"E' il campo che si rivolge in mode specifico alla capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà", pertanto gli obiettivi generali relativi a questo campo sono:

-          passare da una visione indifferenziata di fatti e fenomeni della realtà alla acquisizione delle abilità necessarie per interpretarla e conoscerla;

-          conseguire capacità di raggruppare, ordinare, misurare;

-          sviluppare capacità di porre in relazione, formulare previsioni ed ipotesi;

-          esplorare il proprio ambiente,  viverlo,  percorrerlo, occuparlo, osservarlo e rappresentarlo ricorrendo a parole, costruzioni, schemi di riferimento che aiutino il bambino a guardare la realtà da diversi punti di vista.

 

Strategie

L’insegnante deve:

.          usare costantemente l’esperienza diretta;

.          promuovere un graduale passaggio dall'esperienza alla simbolizzazione dell'esperienza stessa;

.          promuovere occasioni di esplorazione e osservazione diretta;

.          sollecitare lo scambio tra i bambini e stimolare la creatività.

 

    LE COSE, IL TEMPO E LA NATURA

"Le cose, il tempo e la natura" è il campo di esperienza, come indicano gli orientamenti, relativo alla "esplorazione, scoperta e prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e artificiale". Le finalità specifiche cui si tende riguardano:

1.       lo sviluppo di un graduale e consapevole atteggiamento scientifico nei confronti della conoscenza della realtà e dei fenomeni presenti in essa;

2.       lo sviluppo di abilità di base capaci di mettere il bambino in grado di saper bene osservare e di saper bene ricercare in forma sempre più chiara e analitica superando forme di magismo e di animismo.

 

Strategie

L’insegnante deve:

-          dare spazio alle domande dei bambini evitando di anticipare le risposte;

-          promuovere processi individuali e collettivi di ricerca mediante l'osservazione, la sperimentazione e la discussione collettiva;

-          stimolare e valorizzare le opinioni personali;

-          semplificare le situazioni rendendole adeguate all’età e alla capacità dei bambini;

-          prospettare facili confronti;

-          valorizzare le opinioni personali;

-          non penalizzare l'errore;

-          promuovere il pensiero critico;

-          progettare e realizzare attività nel piccolo e grande gruppo.

 

   MATEMATICA 

L'educazione matematica contribuisce alla formazione del pensiero nei suoi vari aspetti: di intuizione, di immaginazione, di progettazione, di ipotesi e deduzione, di controllo e quindi di verifica o smentita. 

Essa tende a sviluppare in modo specifico, concetti, metodi e atteggiamenti utili a produrre la capacità di ordinare, quantificare e misurare fatti e fenomeni della realtà e a formare le abilità necessarie per interpretarla criticamente e per intervenire consapevolmente su di essa. 

Le competenze specifiche dovranno riferirsi ai seguenti obiettivi individuati dai Programmi:

1)      capacità di riconoscere concetti, regole, generalizzazioni, procedimenti;

2)      capacità di spiegare, di riassumere un contenuto, il testo di un problema, di tradurre in cifre la situazione espressa a parole, di individuare eventuali campi di applicazione (capacità di interpretare, tradurre, trarre conclusioni);

3)      capacità di utilizzare un contenuto appreso per risolvere un problema o per applicarlo in una situazione nuova; 

4)      capacità di analisi degli elementi di situazioni problematiche e di analisi delle relazioni tra le parti;

5)      capacità di formulare ipotesi, sostenere procedure e dare spiegazioni rigorose; 

6)      capacità di esprimere giudizi con coerenza logica. 

 

    SCIENZE 

Il bambino che fa ingresso nella scuola elementare è curioso, ricco d'immaginazione e pieno di risorse; sulla base di queste potenzialità egli dovrà essere coinvolto in prima persona in attività di tipo pratico e manuale, che faranno leva sulla sua curiosità e sui suoi interessi, che lo faranno crescere e divenire sempre più disponibile ed interessato alla comprensione del mondo in cui vive. 

L’Educazione scientifica mirerà perciò a sviluppare nell'alunno atteggiamenti corretti nei riguardi del mondo e a fargli conseguire una crescente padronanza di procedimenti e di tecniche d'indagine attraverso l'esercizio di applicazione personale in situazioni problematiche. 

L'alunno verrà coinvolto in attività di indagine diretta, che gli consentirà non solo di acquisire conoscenze, ma anche d’individuare i modi e le tappe attraverso cui tali conoscenze sono andate costruendosi.

Finalità educative 

1. l'acquisizione di conoscenze è abilità che:

a.       arricchiscano la capacità di comprendere e di rapportarsi con il mondo;

b.       permettano di riconoscere ruolo, potenzialità e limiti della scienza nella vita di ogni giorno;

3.       lo sviluppo della sensibilità ai problemi:

a.       corretto rapporto ecologico uomo-ambiente;

b.       risparmio energetico;

c.       orientamenti della ricerca scientifica e tecnologica; 

3.       L’affinamento del gusto e dell'interesse per:

a.       l’attività concreta, costruttiva, sperimentale;

b.       la ricerca di spiegazioni in cui si intreccino le prospettive fisiche, chimiche, biologiche, tecnologiche;

c.       la riflessione critica:

d.       la problematizzazione, l’elaborazione di ipotesi, la verifica sperimentale e logica;

e.       la lettura è la costruzione di modelli di conoscenza scientifica