"Selegas, villaggio della Sardegna
nella Provincia o Divisione di Cagliari, compreso nel Mandamento
di Senorbì e nell'antica Curatoria della Trecenta
che era parte del Regno cagliaritano": così
scriveva nel 1845 il Canonico Vittorio Angius.
"Dopo aver traversato Monastir -ha
scritto, a sua volta, Alberto La Marmora nella descrizione
di un suo itinerario sardo, con partenza da Cagliari- e
passato il secondo ponte si lascia la strada centrale per
prendere a man dritta quella dell'Ogliastra, detta più
comunemente di Mandas... Al ponte Bangius cambia la scena,
vedendosi una specie di pianoro leggermente ondulato detto
Trexenta: è tutta popolata di villaggi, gli uni come
quelli di Arixi, di San Basilio e di Sisini, sono ai piedi
o sul versante delle colline terziarie che circondano il
bacino verso Levante; dal lato opposto si vedono quelli
di Ortacesus, di Guasila, di Guamaggiore, di Selegas e di
Seuni; mentre nel centro della pianura, la strada traversa
i grossi villaggi di Senorbì e di Suelli... Il bacino
della Trexenta, malgrado la sua rinomata fertilità
in cereali, colpisce il viaggiatore per la sua nudità...".
Selegas fa parte della più ricca
regione cerealicola della Sardegna: la Trexenta, così
detta perché, secondo la tradizione popolare, sarebbe
stata così popolosa da vantare trecento villaggi.
Già ricca zona nuragica, forse dipendente
dalla gens dell'acropoli di Serri, la Trexenta è
zona granifera dalla più alta antichità.
Come vi fiorirono importanti insediamenti
prenuragici e nuragici, la Trexenta fu anche una regione
punica e romana di rilevante interesse.
I romani diedero a questa regione toponimi
cerealicoli: Selegas potrebbe derivare dalle probabili abbondanti
coltivazioni di segale, del cui pane nero si nutriva la
plebe di Roma, come potrebbe derivare dal romano Segetes,
che significa, secondo Virgilio e Columella, cereali vari
come grano, orzo, ecc.; e, quindi, terra di Cerere, dea
delle messi.
Secondo il Canonico Giovanni Spano(4),
il termine Selegas deriverebbe dalla voce fenicia SELAG,
rupe, pietra, luogo di pietre. Nella Numidia, secondo il
citato Autore, sarebbe esistito un Oppido di questo nome
che aveva lo stesso significato. Secondo il Nurra, Selegas
significherebbe splendore.
Come raggiungerci
DA CAGLIARI: SS 131 fino al bivio di Monastir,
prendere la SS 128 fino a Senorbì e da qui per Selegas
(Km. 45)
DA SASSARI: SS 131 direzione Cagliari fino
a Sanluri, imboccare il bivio per Villamar Barumini, prendere
per Furtei, Segariu, Guasila, Guamaggiore, Selegas (Km.
200)
DA ARBATAX: SS 125 fino a Muravera, deviare
per Ballao, deviare per Goni, San Basilio, Senorbì
e Selegas. (140 Km)
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