La costellazione del Cigno (20' di ripresa con ob. 50 mm f/1.9)

 

 

 

Tramonto sulle Prealpi venete (1/2000 di ripresa con 

zoom 70-210 mm + duplicatore)

 

In questa paginetta voglio parlarvi di questa mia grande passione che porto avanti da qualche anno insieme ad un mio amico.

C'è una cosa che si può dire riguardo a questo hobby: non è necessario l'investimento di grosse cifre per accostarvisi. E’ possibile scrutare ed imparare a conoscere il cielo anche attraverso l'occhio nudo. Anzi, è proprio in questo modo che bisognerebbe iniziare. Imparando a riconoscere le costellazioni e le figure che disegnano nel cielo.

Dopo un po' si inizia a desiderare di più. Piacerebbe magari vedere i crateri lunari, le varie sfumature della Grande Nebulosa in Orione, cosa si nasconde dentro le Pleiadi o il doppio ammasso nel Perseo, o capire cos'è quella grossa stella che si scorge al mattino o alla sera in certi periodi dell'anno. E qui inizia la rovina: si pensa di risparmiare quella milionata per il primo telescopio. Dopo il suo acquisto si scopre che abbisogna di accessori ed allora torni in negozio. Poi non ti accontenti del "114" e vuoi almeno un SC da 8 pollici. E VAIII!!! Hai prosciugato il conto.

A parte queste considerazioni sui suoi costi si tratta di una passione che regala veramente delle grandi emozioni e dà molte soddisfazioni. io, come tanti altri astrofili, non mi stanco mai di alzare gli occhi al cielo per dare un'occhiatina ai satelliti medicei, agli anelli di Saturno o ad M13.

Iniziai anch’io nel modo descrittovi poco sopra circa 4 o 5 anni fa. Imparai a riconoscere le costellazioni osservando le carte stellari trovate su di un libro e nello stesso tempo cercavo i miei primi oggetti con l’aiuto di un binocolo 12*50. Dopo circa un annetto comprai il mio primo telescopio: un 114/500 della Konus. Soprassederò sulla qualità e la fattura di questo prodotto nonché sulla fine che gli ho fatto fare in quanto non vorrei perdermi in dissertazioni inutili e dispersive.

Ora come ora mi trovo in un periodo di inattività causata dal fatto che sono in procinto di cambiare strumento per passare ad uno superiore.

In questa pagina vi mostro le pochissime foto che, per ora, sono riuscito a scattare a dei campi stellari che popolano la nostra galassia. Vi lascio all’osservazione delle medesime  mantenendo in sospeso l’eterna domanda: « Che cosa c’è al di là? ».

 


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