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Il Castello

Nel contesto urbanistico del centro storico, si trova una delle più importanti strutture del paese: Il Castello. Si ritiene che il Castello (come viene chiamato dagli abitanti), sia stato rimaneggiato, in un primo momento, dai feudatari della famiglia Carcassona Brunengo e in seguito restaurato e ampliato soprattutto nella parte frontale dal marchese Edmondo Roberti di Castelvero (nobile piemontese) marito di Maria Luigia Nin, marchesa di San Saverio e di San Tommaso, figlia di Giovanna Carcassona. Lo stemma, che ancora oggi si trova sul portone principale che da accesso all'edificio, è da attribuire a questi ultimi proprietari. In effetti, nonostante la presenza di due torri merlate laterali, l'edificio ha tutte le caratteristiche di una casa rurale o meglio di una azienda agricola, non molto diversa dalle cosiddette cascine lombarde o piemontesi; trattandosi del tipico impianto a corte. Antistante alla costruzione, si presenta un ampio spazio tipo aia attorniato da una recinzione muraria; frontalmente si articola il nucleo residenziale, costituito da due ali di cui una a Sud che veniva adibita a magazzino per la raccolta dei prodotti agricoli; l'altra a Nord, come deposito per mezzi e attrezzature agricole; al centro, la residenza abitativa articolata su due piani: piano terra (zona giorno), e piano superiore (zona notte).

La cappella di sanAntonio

Nell'ala sud, nella zona adibita a magazzino, si trova adiacente l'interessante cappella dedicata a Sant' Antonio da Padova. Si tratta della tipica chiesetta rurale, con caratteristiche di cappella padronale ad ala mononavata, con archi a sesto acuto, secondo la tradizione catalana che fungono non solo da elementi di sostegno della copertura lignea, ma anche di separazione tra il vano presbiteriale e quello in prossimità dell'ingresso su cui è situato il loggiato ligneo padronale. Questa struttura permetteva ai signori di poter accedere alla cappella direttamente dalla loro residenza e così poter assistere, separati e non visti dal popolo, alla cerimonia. Sopra l'altare, il dipinto di autore ignoto raffigurante "il sogno o la visione di sant' Antonio"; nel fianco sinistro un piccolo pulpito ligneo completo di paravoce; a destra un crocifisso tra due colonne tortili, raccolte superiormente da un elemento orizzontale con motivi a racemo, su cui poggiano le statue di san Demetrio e di santa Lucia.