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Chiesa del S.S. Salvatore Il primo impianto della chiesa parrocchiale, dedicata al S.S. Salvatore, risale al 1610 mentre il cupolone è stato completato nel 1770. In una fase successiva è stato aggiunto il campanile, ultimato nel 1844. L'architettura
è a pianta centrale a sviluppo orizzontale, con il
soffitto ligneo a capriate. L'altare maggiore è
delimitato da una balaustra, del XIX secolo, in marmi
policromi, con al centro l'altare sormontato da una
nicchia al cui interno è disposta la statua del S.S.
Salvatore. Ai lati dell'altare maggiore è possibile
ammirare la cappella della Pietà, la cappella del
Rosario e il pulpito in marmo bianco, commissionato dal
sindaco cav. Mereu, di cui rimane memoria nella scritta,
in latino, scolpita nella parte bassa dello stesso: La cappella centrale sinistra contiene i monumenti funebri di due illustri personaggi del paese, gli arcivescovi Mons. Agostino Saba e Mons. Paolo Carta, succedutisi nella Diocesi di Sassari. L'ingresso principale separa la pila acquasantiera, proveniente dalla chiesa di S. Maria di Sibiola, dal fonte battesimale situato nella parte sinistra e utilizzato fino ai primi anni 60. Come in molte altre realtà della Sardegna, larchitettura risente della volontà di diffondere il culto della Madonna, da cui il primo impianto costituito dalle due cappelle principali a Lei dedicate. La chiesa è situata in posizione dominante e, grazie ai vincoli imposti dal piano regolatore comunale, ben visibile dalla strada statale sottostante e con un belvedere sulla campagna circostante dove la vista spazia fino alla chiesa di Santa Maria di Sibiola. La festa patronale in onore del S.S. Salvatore si svolge la seconda domenica di maggio e risale a diversi secoli fa, con unappendice nella prima decade di novembre in cui viene celebrata la festa di Santu Sarbatoreddu, accomunata da diversi anni alla festa in onore degli anziani organizzata dall Associazione Folk Sibiola. |