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La parrocchia di S. Ignazio da Laconi 



   
La parrocchia di Sant'Ignazio è nata il 3 ottobre 1971, quando  l'abitato di Serramanna si era già da diversi anni velocemente esteso e i numerosi abitanti del nuovo rione de "sa Roia" sentivano la lontananza dall'unica parrocchia sino allora esistente, che del resto non poteva più contenere l'accresciuto numero di fedeli.

    E' stata fondata dal parroco don Don Bruno Pittau, che ancora oggi la guida con passione ed impegno. Tutto quanto esiste nella chiesa è dovuto alla sua inventiva e alla sua instancabile attività. Molte sono le attività della parrocchia svolte grazie anche alla presenza dei numerosi collaboratori di cui si avvale don Bruno. E' la prima parrocchia in assoluto ad essere stata dedicata al Santo di Laconi.

    In mancanza di una chiesa, sino al 1977 si è officiato  in un vecchio locale con accesso dalla via Turati posto nello stesso cortile della casa dove abitava il parroco, adibito in precedenza a caseificio, ripulito ed opportunamente adattato.
 
     Nel mese di ottobre 1975 si è dato inizio, con lo scavo delle fondazioni, alla costruzione di un capannone prefabbricato che è stato il primo nucleo della chiesa, in un'area sulla via Foscolo (da qualche anno ribattezzata, in onore del santo, Viale Ignazio da Laconi). Nel settembre del 1976 il capannone, di cui era stata eretta tutta la struttura in cemento armato, ma non ancora la copertura ed i muri, ospitò l'urna con le spoglie di s. Ignazio. Il 3 aprile del 1977 l'arcivescovo di Cagliari mons. Bonfiglioli consacrò la chiesa, per l'occasione gremita di commossi e festosi fedeli di tutto il paese. Qualche anno fa la chiesa è stata ampliata, su progetto dell'arch. Lucio Ortu di Serramanna, ma resta ancora  da completare il porticato e da costruire il campanile.

    L'altare è dominato da un Crocifisso in legno, a dimensioni naturali, opera dell' arch. Ferdinando Stufflesser di Ortisei nell'Alto Adige; attorno al Crocifisso sono state da poco tempo applicate delle immagini che, secondo il mio parere, hanno tolto molto alla semplicità della parete distraendo l'occhio dal pregevole crocifisso.  La chiesa è  arricchita da altre opere, come i simulacri di sant'Ignazio e della Madonna Nera (ad imitazione della statua romanica della Madonna di Montserrat in Spagna, chiamata affettuosamente "la morenita" e patrona della Catalogna), entrambi in legno ed opera dello stesso artista del Crocifisso. La chiesa è dotata di numerose vetrate policrome istoriate, presenti in tutto il perimetro e realizzate dall'artigiano di Guasila Adriano Casti; un cenno particolare merita il rosone centrale sulla facciata della chiesa che rappresenta s. Ignazio attorniato dai simboli che rappresentano le sue virtù: devoto dell'eucaristia, devoto della Madonna, questuante per quaranta anni, assiduo nella preghiera, devoto penitente e puro ed innocente. Tutta la parete attorno al rosone è coperta da altorilievi che ricordano la vita del patrono.
Nella parete della navata centrale spicca un' ancona a tre scomparti, opera del concittadino Flaviano Ortu che ha pure, di recente, arricchito la chiesa di una pregevole opera pittorica sistemata nell'abside del SS.Sacramento. Sulla parete lunga dell'ampliamento, c'è un quadro raffigurante San Padre Pio che viene ricordato anche con una statua posta all'esterno, sul viale, dove si trova pure una statua in pietra di San Ignazio.

Il Santo viene solennemente festeggiato dalla parrocchia nel mese di maggio (la morte lo raggiunse l'11 di maggio del 1781) di ogni anno, con una festa religiosa, la lunga processione che si snoda lungo tutto il Viale S.Ignazio e con intrattenimenti civili nell'ampio piazzale della chiesa circondato di palme e da numerosi alberi di pino e di ulivo.


Mi scuso per le imperfezioni di alcune foto pubblicate a lato, ma le diapositive da cui le ho ricavate hanno perso molto della loro originale nitidezza e del loro cromatismo, con il passare degli anni e con la cattiva conservazione.
 Ho voluto inserirle egualmente perché non ho trovato di meglio per ricordare un passato, piacevole soprattutto alle molte persone che hanno vissuto il fervore di quei giorni dandovi anche il loro disinteressato contributo.


Clicca qui  per leggere la vita di S. Ignazio  
da Laconi
dal sito dei Frati Cappuccini di Cagliari

                   La Festa di S.Ignazio   


Ottobre 1975 - Inizio dei lavori di costruzione della chiesa


Settembre 1976 - Visita dell'urna di S.Ignazio alla 
Chiesa in costruzione


Marzo 1977 - Ultimi lavori di rifinitura all'interno


3 Aprile 1977 - L'Arcivesco di Cagliari mons. Bonfiglioli,
assistito dal parroco don Bruno Pittau,  consacra la nuova Chiesa alla presenza di numerosi fedeli.


 

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