"  A    Putia "   

Bottega di arte e restauro, di Francesco Trombatore. Vittoria (RG), Via  Giacomo Matteotti.

Prossimamente anche vendita diretta di mobili dell' ' 800 e 900 Siciliano.

Zona esposizione.

 

+39-(0)932-985232,  +39-(0)338-6388960.  Francesco Trombatore c/o Servizi Turistici 

  L'ARTE DEL RESTAURO 

Il modo migliore per far durare a lungo la vita dei mobili, e' quello di prestargli una regolare manutenzione (pulizia, trattamenti antitarlo ecc.).
Se invece il mobile dovesse presentare alterazioni strutturali, sarebbe bene compiere delle operazioni di restauro, che, a seconda del mobile e del danno, possono presentarsi a diversi livelli.
In questa rubrica, vi propongo alcuni consigli utili al restauro.
La mano esperta e l'esperienza dell'artigiano costituiscono però la certezza di un lavoro ben riuscito.

 
Consigli Pratici sul Restauro
Mobili e tarli
Massello e Impiallacciatura
Il Trattamento a Gommalacca

Il cliente contento non va più via.

L'ingresso della "Putia"

Mobili e Tarli 

L'attacco ai mobili da parte dei tarli, e' un'ossessione che perseguita moltissimi individui, per sapere come combattere tale nemico, per prima cosa torna utile conoscere qualcosa sul suo conto. Il tarlo e' un insetto che passa gran parte della sua esistenza scavando lunghe gallerie all'interno del legno e nutrendosi delle sostanze di questo. 
La presenza dei tarli e' facilmente rilevabile da alcuni segnali quali: 
a) Fori di piccole dimensioni sulla superfice del mobile;
b) Piccoli cumuli di polvere di legno;
c) Rumori provenienti dal mobile e provocati dal tarlo stesso.
Qualora riscontriate tali sintomi, niente paura! Munitevi di una siringa (nel cui interno avrete introdotto del liquido antitarlo) e, ad ogni buco inoculate il veleno. Nell'effettuare tale operazione, spingete sempre l'ago il piu' profondo possibile all'interno del foro, per dare maggiore efficacia all'azione. Dopo aver effettuato tale operazione i fori vanno chiusi con lo stucco a cera. Si dice che il periodo migliore per effettuare tale operazione sia la primavera. Nelle ipotesi di attacchi massicci, il suddetto "trattamento antitarlo" va' ripetuto piu' volte.
L'alternativa e' costituita dal portare il mobile vittima dei tarli presso delle ditte specializzate nella detarlizzazione, ma il procedimento puo' risultare costoso.

Massello e Impiallacciature 
La differenza tra mobile in legno massello e quello "impiallacciato" e' molto semplice. Il primo viene realizzato usando esclusivamente parti di legno (opportunamente lavorate), proveniente da un albero. Il legno usato puo' essere di diversa essenza, (Mogano, Rovere, Quercia, Castagno, alberi da frutta, legni tropicali ecc.), tra queste, quella piu' nota e' il noce, (quello "nazionale" e' piu' pregiato e costoso di quello "americano"). Non e' da escludere l'ipotesi in cui il mobile in legno massello possa consistere in un insieme di piu' tipi di legno. I mobili impiallacciati sono invece realizzati in legno di minor pregio, sopra del quale viene applicata mediante l'incollaggio, un sottilissimo foglio di "piallaccio", rendendo cosi' il mobile molto bello sotto il profilo estetico. Tale tecnica viene usata dagli ebanisti fin dal medio evo. Naturalmente nel corso degli anni,e , con l'evento delle nuove tecnologie, i fogli di piallaccio hanno subito un mutamento nel loro spessore, tanto che, spesso, tale spessore viene usato come indice al fine di stabilire con maggior precisione l'eta' di un mobile. Nel corso del tempo, si e' infatti passati dagli iniziali spessori di 6mm. circa, fino agli attuali fogli il cui spessore e' pressoche' inesistente. Rispetto al mobile in legno massello, quello impiallacciato e', in genere, piu' difficile da restaurare. 

Il Trattamento a Gommalacca

 

Il trattamento a gommalacca dei mobili, e' una tecnica di rifinitura che viene usata fin dalla antichita', e, serve a rendere il mobile liscio e brillante come uno specchio.
La gommalacca che si trova in commercio consiste in sottilissime scaglie di color ambra.
Il trattamento a gommalacca non e' una operazione facile da effettuare, e necessita di un minimo di pratica.
Il mio consiglio e' quello di effettuare prima delle prove su delle superfici lignee di scarso valore, e, quindi, verificarne i risultati.
Per l'effettuazione del trattamento, si dovra' preparare in precedenza, (oltre alla gommalacca vera e propria), il c.d. tampone. Questo si ottiene con della ovatta inserita in una pezza di Lino o Cotone, che verra' poi chiusa a modo di sacchetto.
Il tampone andra' immerso nel barattolo della gommalacca, e, senza farlo assolutamente sgocciolare, si iniziera' a passarlo sul mobile attraverso dei movimenti il piu' possibile circolari, velocemente e senza esitazioni.
Dopo pochi minuti si potra' eseguire il secondo trattamento.
Il risultato finale sara' quello di aver reso la superfice del mobile liscia e brillante come uno specchio!
 

 
La preparazione della gommalacca

A seconda di quanto vogliamo rendere denso il prodotto finito si possono mettere, in un barattolo di vetro munito di chiusura ermetica, dai 100 ai 300 grammi di gommalacca per ogni litro di alcol. Effettuata questa operazione, mescolare il tutto (con un mestolo pulito), e poi lasciare posare per almeno 24 ore. Si dovra' successivamente rimescolare la sostanza e cominciare subito il trattamento.
Si noti che questo è pur sempre un prodotto a base di alcol, che pertanto risulta tossico, infiammabile ed estremamente volatile.