La storia di Scoglitti e di Vittoria

 

La storia di Scoglitti ci riconduce alla storia di Vittoria. Vittoria deve il suo nome alla fondatrice, Vittoria Colonna, figlia di Marco Antonio, vicerè di Sicilia e moglie dell'almirante di Castiglia Luigi III Henriquez-Cabrera, duca d'Alba, di Medina, conte di Modica, di Caccamo e di Calatafimi, cugino di Filippo II re di Spagna, di Napoli e di Sicilia. Alla morte del marito, avvenuta nel 1599, Vittoria Colonna non potendo ricavare alcun beneficio dai feudi della Spagna sfruttati pesantemente dal consorte, rivolse la sua attenzione alla Contea di Modica per rialzare le sorti economiche della famiglia. Avendo individuato con la collaborazione del Barone Scipione Celeste, conservatore del patrimonio della Contea, a destra del fiume Ippari (cantato da Pindaro per le vittorie olimpiche riportate nell'equitazione da Psaumida figlio di Acrone da Camarina ) una vasta e rigogliosa pianura nella zona in cui si estendeva l'antica Camarina (colonia Siracusana fondata nel 625 a.c. e piu' volte distrutta dai romani per avere i Camarinesi parteggiato per i Cartaginesi) nel territorio di Boscopiano, pose le basi per l'edificazione del nuovo borgo. 

La Villa comunale di Vittoria

 La fatica dei nuovi coloni e le provvidenze di Vittoria Colonna posero le basi per sfruttare adeguatamente la fertile pianura, avviando le culture di ortaggi, cereali, mandorlo, ulivo, carrubo, ma soprattutto della vite; ed in meno di un secolo quella regione abbandonata e sterile divenne una delle più prospere della Sicilia orientale.    

assetto urbanistico di vittoria

 L'impianto urbano tipicamente seicentesco, costituito da larghe strade pianeggianti e rettilinee ospitò subito il Duomo intitolato a Giovanni Battista, patrono del Centro, e ben otto Chiese minori ma di elegante fattura, Palazzi civili e un tessuto di case private, formando un insieme degno di ammirazione.

 

 

 In campo ecomomico, Vittoria, pur mantenendo la sua tradizione di centro agricolo può oggi essere considerata un fiorente centro commerciale ed industriale, avendo aggiunto alla primaria attività vitivinicola una fiorente e conosciuta attività di sfruttamento programmato  della coltura delle primizie in serra: pomodori, peperoni, melenzane, cetrioli, zucchine..., nonchè un'avanzata e specializzata coltura di fiori e piante ornamentali. Nella periferia della città è situato uno dei più grossi mercati ortofrutticoli e floreali d'Italia, mercato assai spesso citato nella cronaca nazionale. Se a queste attività si aggiunge un terziario molto avanzato, si spiega come in meno di quattro secoli la popolazione di Vittoria abbia superato i sessantamila abitanti unitamente alla frazione marinara di Scoglitti, dove esiste una non trascurabile flotta peschereccia. La qualifica di Città è stata concessa con decreto del Presidente della Repubblica Italiana On. Sandro Pertini.

ALCUNI EVENTI STORICI  

Nel 1693 a seguito del terremoto, che sconvolse l'intera Sicilia orientale, Vittoria subì rilevanti perdite umane e la distruzione di buona parte del suo territorio; ma l'impegno, la caparbietà e l'indomita volontà dei suoi abitanti furono tali che la ricostuzione fu rapida, e i primitivi splendori rapidamente ripresi.

 

 L'aspetto urbanistico di Vittoria si sviluppa con una planimetria a scacchiera, ove il moderno si mescola con costruzioni stile Liberty e con monumenti stile Neoclassico e Barocco.

 Vittoria non possiede monumenti molto antichi, ma un giro per le sue vie merita una sosta per ammirare i numerosi palazzi in stile liberty, abbelliti di decorazioni e sculture che sono il frutto di validi maestri locali. Il centro della Città è Piazza del Popolo dove si affacciano i monumenti più belli ed importanti. Belli i Palazzi signorili: Palazzo Pavia (con un cortile interno in stile rinascimentale), Palazzo Trama (che ricorda il gotico di modelli veneziani), palazzo Piazzese (con sculture liberty che disegnano il prospetto). Gli edifici sacri di maggiore rilievo sono tutti in stile Barocco.

Alcuni Beni Monumentali. Chiesa Madre di S. Giovanni Battista, Chiesa di S. Giuseppe, Chiesa di S. Maria delle Grazie e Teatro Comunale (stile Neoclassico) Chiesa della Trinità, Chiesa di S. Vito, Chiesa di S. Francesco di Paola.

 

Lo sbarco degli alleati: la notte tra il 9 e il 10/07/1943.

lo sbarco degli alleati a scoglitti

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 La foto aerea di una nave trasporto truppe ( U.S.S. HARRY LEE)  scattata durante lo sbarco degli Alleati sulle spiagge tra Scoglitti e Gela, conservata da un militare americano di cui riportiamo parte di una cronaca dell' epoca;

Mediterranean Fleet Service:

 Returning to Boston on April 6, 1943, the Harry Lee was designated for use in the upcoming offensive in the Mediterranean, and sailed June 8, 1943, for Algeria. She anchored at Oran on June 22, 1943 to prepare for the landing and she found herself off the southwest coast of Sicily on July 10, 1943, with Vice Admiral Hewitt's Western Naval Task Force. During these giant invasions the Harry Lee debarked her troops through the heavy surf at Scoglitti and withstood several Axis air attacks before retiring two days later. . .

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DD-622 USS Maddox, Gleaves Class Destroyer: Displacement: 1630 tons, Length: 348'4", Beam: 36'0", Draft: 17'5"-17'6" , Speed: 37 knots, Armament: 4 5"/38, 5x4 21" torpedo tubes, Complement: 276, High-pressure super-heated boilers, geared turbines with twin screws, 50,000 h.p. Built at Federal, Kearny and commissioned 1942, 10 Jul 43; German air attack off Scoglitti, Sicily. 

Lo sbarco in Sicilia

 La disposizione dei venti del 10/07/1943; tratto da uno studio sulla Verifica del concetto della lunghezza di fetch effettivo nei bacini chiusi e per direzioni del vento esterne al settore di traversia, con dati numerici della Marina USA. {Pubblicazione del  Prof. Ing. Valerio Milano, cattedra di Idraulica Fluviale e costiera dell'Istituto di Idraulica dell'Università di Pisa}.

Un report dello sbarco in lingua inglese: L'operazione Husky

  Il generale Patton trovando iniziale resistenza a Gela sbarcò le sue truppe nelle spiagge di Scoglitti dove si fermò solo poche ore........

 

 

Date salienti dell operazione Operazione Husky:

 il 10/07 gli Alleati di Alexander sbarcano in forze in Sicilia; gli Americani della 7ª Armata di Patton e del 2° Corpo di Bradley prendono terra nel Golfo di Gela tra Licata e Scoglitti, occupando subito la stessa Gela, Vittoria, Santa Croce Camerina e Licata; il 12 si attestano sulla Linea Gialla, toccando Palma di Montechiaro, Campobello, Mazzarino, Caltagirone e Grammichele e occupando Canicattí, Comiso e Chiaramonte Gulfi; il 14 conquistano Mazzarino, Niscemi e Vizzini; il 17 entrano ad Agrigento; il 18 a Caltanissetta; il 20 cadono Sciacca, Menfi ed Enna; il 21 Castelvetrano e Corleone; il 22 Palermo; il 23 Termini Imerese, Trapani e Marsala; il 24 Cefalù; il 27 Nicosia; il 30 Catenanuova e il 31 Santo Stefano; i Britannici dell'8ª Armata di Montgomery e i Corpi 13° di Dempse e 30° di Leese, sbarcano invece nel Golfo di Noto, fra Siracusa e Pachino, e, più a sud, fra Marza e Portopalo; Siracusa è subita raggiunta dagli Inglesi, che l'11 occupano Palazzolo e si scontrano coi corazzati tedeschi a Priolo; il 12 Siracusa è occupata; il 13 entrano ad Augusta; la notte sul 14 truppe aviotrasportate occupano il Ponte dei Malati sul Lentini e il Ponte Primasole sul Simeto, accessi alla Piana di Catania; il 27 cade Agira; intanto i Canadesi occupano Caltagirone e Grammichele il 15, Piazza Armerina il 16, Valguarnera il 17 e Leonforte il 21.

La caduta della Sicilia:

l'1/08 i Canadesi entrano a Regalbuto; fra l'1 e il 6 gli Americani combattono la Battaglia di Troina, che si conclude con la conquista della città; il 7 e l'11 effettuano 2 sbarchi di aggiramento delle difese italo-tedesche, il 1° superando il crinale del San Fratello e sbarcando oltre Sant'Agata e il 2° superando Capo d'Orlando e sbarcando presso Patti; quindi, occupano Floresta il 12, Randazzo il 13 e Barcellona il 15; intanto, gli Inglesi occupano Catania e Adrano il 6, Bronte l'8 e Linguaglossa il 15; il 17 Patton entra a Messina e, il 18, cessata ogni resistenza italo-tedesca,

Tutta la Sicilia è saldamente in mano alleata a meno di 40 giorni dal primo sbarco a Scoglitti.

Perse il controllo dei nervi e diede due ceffoni ad un soldato ricoverato in un ospedale da campo durante l' operazione Brolo Beach, operazione di aggiramento finita in sconfitta con pesanti perdite umane. A seguito di questo episodio perse il comando dela VII Armata, inglobata poi nella V alla quale fu assegnato il compito di proseguire la campagna in Italia.