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Novità

La Nuova Sardegna

giovedì 17 gennaio 2002,pagina 19

CAGLIARI CRONACA

ARCHEOLOGIA/LA LETTERA
Il pozzo dietro la Galleria
non è una vera scoperta

Giulio Sanna

A proposito del pozzo risalente al 1200 scoperto dai tecnici del Comune in uno sterrato alle spalle della Galleria comunale d'arte (notizia pubblicata sulla Nuova Sardegna di avantieri) faccio presente che non si tratta assolutamente di una novità. L'esistenza di quella cavità è, infatti, nota già da tempo e Marcello Polastri l'ha segnalata nel suo splendido volume "Cagliari, la città sotterranea" (ed. Sole).
Scrive Polastri: "Il pozzo funzionante per eccellenza era quello di San Pancrazio, seguito dalla fontana spagnola di Santa Lucia e dall'ormai inacessibile pozzo detto "della polveriera", situato in un vano scavato nella viva roccia sotto la salita che dai Giardini pubblici di San Vincenzo conduce in viale Buoncammino. Quest'ultimo, di origine antica, è stato raccordato, durante il Medioevo, con una limitrofa cisterna a damigiana e nel 1828 è stato utilizzatao, per volere del conte Carlo Boyl, per impastare la calce impiegata nela costruzione delal Polveriera Regia, situata nello stesso Giardino pubblico che si affaccia nel terrapieno sul viale San Vincenzo.
Durante le prospezioni condotte nel 1997 dagli speleologi del Gruppo Cavità Cagliaritane nella cisterna vicina a questo pozzo, è stata documentata la presenza di funi di fibra vegetale ("libani") ottenute con un'accurata lavorazione del giunco marino, particolarmente deteriorate, che preludono la tramontata esistenza, nelle immediate vicinanze, di una noria per il sollevamento delle acque sorgive, forse quelle contenute nel porofondo "Pozzo della polveriera", oggetto dell'interesse di Alberto Della Marmora che lo cita nel suo "Itinerario dell'Isola di Sardegna".
Dunque, si tratta di un pozzo già censito e documentato anche in testi del passato. La "importante scoperta archeologica" è solo una bufala.