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L'Unione Sarda
venerdì
8 marzo
2002,pagina
La
grotta delle polemiche
Si
rischia la guerra di campanile tra Gonnesa e Iglesias
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Gonnesa La grotta delle
meraviglie uniche in Europa è destinata a fregiarsi di un altra
titolo: la grotta delle polemiche. I termini della contesa sono di
vecchia data, ma l’apertura della grotta di Santa Barbara, che
sabato mattina è stata presentata ad una delegazione delle
Confindustria isolana, ha dato nuovo fuoco alle polveri.
La grotta di estende in profondità nel territorio gonnesino, ma
l’apertura è stata studiata dall’Igea in territorio di
Iglesias. Primo smacco, risalente agli anni scorsi superato di buon
grado in nome della collaborazione tra Comuni vicini. Secondo
intoppo: all’inaugurazione di sabato a fare gli onori di casa
c’erano il presidente dell’Igea, Ilio Salvadori, e il sindaco di
Iglesias Paolo Collu. Nessuna traccia del primo cittadino gonnesino,
che non è stato invitato. Immediate le reazioni in paese. Molto
critica in proposito la posizione della lista civica indipendente:
«È triste ed avvilente che ad inaugurare la grotta ci fosse il
sindaco di Iglesias e il nostro fosse assente: è un atto di
vassallaggio? - dice Antonello Casu - il sito è ubicato interamente
nel Comune di Gonnesa e reso accessibile solo dal lato della miniera
di San Giovanni di Iglesias, trascurando per ragioni tecniche non
insuperabili un’altra galleria già esistente a Norman». Infatti
l’ex villaggio minerario è direttamente collegato con la grotta
delle meraviglie, tramite la galleria di “Sa Cresiedda”. Le
ragioni tecniche che ne impediscono l’utilizzo sono le stesse che
prima rendevano inutilizzabile l’accesso da San Giovanni: è
necessaria la messa in sicurezza. Le ragioni della protesta della
lista civica indipendente riguardano anche l’opportunità mancata
in termini di valorizzazione turistica per il comune di Gonnesa. «A
Buggerru una cooperativa gestisce la galleria Henry. La stessa
soluzione poteva essere adottata coinvolgendo i disoccupati
gonnesini». Proteste indirizzate soprattutto verso
l’amministrazione comunale, accusata di disinteresse verso la
grotta di Santa Barbara, dopo averla inserita nel proprio programma
elettorale. «La classe politica gonnesina Ñ aggiunge Antonello
Casu Ñ già da qualche anno non dimostra di essere vicina ai
cittadini, ma segue logiche lontane dall’interesse del paese».
Sull’inaugurazione della grotta di Santa Barbara prende posizione
anche l’ex sindaco Pinello Mandis: «Nella legge istitutiva dei
parchi, la grotta è censita nel Comune di Gonnesa. Negli anni
scorsi è stata sviluppata una forte iniziativa da parte del Comune,
culminata in un convegno sulla grotta. In quell’occasione non
abbiamo rivendicato proprietà ridicole o provinciali, piuttosto
abbiamo proposto un accordo di programma con Iglesias. L’attuale
maggioranza ha un’opinione sull’argomento? Non si trascuri la
possibilità di realizzare un doppio accesso, ponendo così fine ad
antagonisti antistorici». Ma le polemiche continuano. La tesi più
gettonata è quella dello scippo in piena regola. Ma il sindaco
Sergio Puddu smorza i toni della polemica: «Dobbiamo mettere da
parte i campanilismi anche se questo non significa certo che devono
essere sempre i Comuni più piccoli a rimetterci. Il Comune di
Gonnesa ha un accordo ben preciso: su tutti gli annunci riguardanti
la grotta dovrà comparire anche il logo del nostro Comune. La
cerimonia di sabato non era una vera e propria inaugurazione, ma
solo un monitoraggio per verificare che la grotta fosse pronta ad
accogliere un alto numero di persone. Ciò non toglie che farò le
mie rimostranze al presidente dell’Igea e al sindaco di Iglesias».
Antonella Pani
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