|
|
L'Unione
Sarda
venerdì 13 settembre 2002, pagina 26
Il
cunicolo, 5 metri sotto il livello stradale, è stato esplorato
dalla Soprintendenza |
|
Nel
sottosuolo un pezzo di storia |
Scoperto
un rifugio antiaereo nel cuore della città |
|
Sassari Scavi per sistemare
fogne e rete dell’acqua, e salta fuori la storia sepolta della
città. Dopo il ritrovamento dei resti della Sassari medioevale in
largo Monache Cappuccine (catalogati e ricoperti nell’attesa di un
finanziamento che consenta la valorizzazione del sito), ecco
emergere, nella parte alta di largo Cavallotti, un rifugio antiaereo
della seconda Guerra mondiale. Della sua esistenza non si ricordava
più nessuno.
Le ruspe hanno portato alla luce un lungo cunicolo scavato nella
roccia, cinque metri sotto il livello stradale, alto due metri e
largo due e ottanta. Al corridoio sotterraneo si accedeva scendendo
una rampa di scalini che ora risulta al centro della carreggiata.
L’angusto corridoio voltato dopo pochi metri si biforca,
procedendo da una parte in direzione della Caserma Lamarmora, e
dall’altra incuneandosi tra il giardinetto di piazza Cavallino de
Honestis ed il “nuovo” grattacielo.
Il rifugio, in base agli accertamenti svolti dalla Soprintendenza
archeologica di Sassari, in tempi recenti è stato riutilizzato come
condotta fognaria, e in alcuni punti sono stati realizzati dei
pilastri in mattoni forati per puntellare il soffitto. Sono presenti
anche delle murature in trachite, a chiudere altre possibili
diramazioni o ulteriori ingressi di cui era dotato in origine il
ricovero.
Quello scoperto in largo Cavallotti non è l’unico rifugio
antiaereo rinvenuto durante i lavori che in questi anni stanno
interessando il centro storico. Infatti, un altro riparo dai
possibili raid aerei è stato scoperto in Porta Sant’Antonio, e di
molti altri sparsi per la città se ne conosce l’esistenza da
tempo: in via Piave, in via Livorno, sotto il Museo Sanna, al Fosso
della Noce, in una traversa di via Nurra. Un gran numero di
strutture, realizzate in tutta fretta durante la seconda Guerra
mondiale per garantire ai sassaresi un baluardo contro i
bombardamenti aerei. Alcuni non furono nemmeno ultimati per tempo.
Il destino ha voluto che non ce ne fosse mai realmente bisogno.
Vincenzo Garofalo
|
|