Circolo Speleologico Sesamo 2000   Specus News 

Specus News numero uno

 

NOTIZIARIO  

NEL SEGNO DEL FALCO.

Il titolo di questo articolo riprende quello del servizio apparso sulla rivista No Limits world (Anno 4, n0 27, febbraio 1995): "Nel segno del Falco e nel ventre del Castello", dove è stato dedicato ampio spazio alle esplorazioni e ai vari lavori condotti dall'Associazione Speleologia Cavita` Artificiali Milano (S.C.A.M.) nei sotterranei del Castello di Porta Giovia di Milano (detto 'Sforzesco'). Vari articoli su quotidiani e riviste hanno parlato delle nostre indagini nei sotterranei del Castello di Milano, ma non h mai emersa una chiara intenzione, da parte dell'Amministrazione Comunale, di aprire al pubblico almeno una parte degli ambienti. Questo articolo ha voluto quindi 'ricordare' che sotto il cemento la città cela ancora un prezioso angolo di storia e ci h parsa una buona occasione per trattare questa attività volta alla riscoperta e alla valorizzazione del patrimonio monumentale e culturale italiano, troppo spesso ignorato. Inoltre, No Limits world, in collaborazione con l'Associazione S.C.A.M., ha dato luogo all'iniziativa "Hypogeum '95", che prevedeva la selezione di dieci lettori, tramite l'invio di un apposito coupon debitamente compilato, per partecipare gratuitamente all'esplorazione di un ambiente ipogeo.

Sull'onda di queste attività divulgative, l'Associazione S.C.A.M., in collaborazione con No Limits world, ha organizzato un corso introduttivo alla Speleologia in Cavit` Artificiali, tenutosi al Teatro Villoresi di Monza il 24 e 25 giugno 1995. I principali temi affrontati sono stati i seguenti: "Che cosa sono le Cavità Artificiali", che riprendeva le otto tipologie in cui sono state classificate le opere sotterranee (seguendo quanto presentato nel lavoro "Bibliografia delle Cavit` Artificiali Italiane. Primo contributo" di Antonello Floris e Gianluca Padovan - XVII Convegno Nazionale di Speleologia-); "Esempi di Cavit` Artificiali presenti in Italia"; "Importanza delle caratteristiche geologiche per lo studio delle Cavità Artificiali"; "Il rilievo architettonico"; "La fotografia in ambiente ipogeo"; "L'attrezzatura speleologica"; "Speleosub: tecniche, attrezzature, cautele"; " Biospeleologia"; "I rischi". I relatori sono stati: R. Bassi, S. Casalicchio, L. Crenna, S. Droghetti, A. Gambini, C. Ghezzi, P. Lana, S. Melotto, D. Padovan, G. Padovan, F. Perletti, K. P. Wilke, D. Zanon, con la partecipazione di U. Miele, S. Pusterla, G. Scarfone, E. Tronconi. Nel corso della manifestazione sono stati proiettati alcuni filmati di attivit` in cavit` artificiali realizzati dall'Ass. S.C.A.M. (riprese: G. Scarfone, regia: C. Mammoliti Scarfone, montaggio: K.P.Wilke). Se dal punto di vista economico si pur -impropriamente- parlare di 'operazione sbagliata (l'affitto del teatro ha quasi completamente azzerato gli introiti della pubblicazione dell'articolo), dal punto di vista speleologico e divulgativo (che h quanto c'interessa) h stato un successo e una grande soddisfazione. Il punto fermo h sempre lo stesso: impegno e costanza premiano. Ci auguriamo che il nostro operato possa contribuire a sviluppare questo tipo d'indagine, perché il recupero di opere che fanno parte non solo del patrimonio italiano aiutano a non dimenticare valori ed educazione. I partecipanti, in buona parte speleologi, h rimasta soddisfatta dell'incontro e noi ci auguriamo che possano coltivare proficuamente la materia e -perché no?- inviare tanti articoli a questa rivista, che h l'unica voce italiana di chi opera nelle Cavità Artificiali.

(Oltre al n. 27 di No Limits world, altri articoli che parlano di Speleologia in C.A. sono presenti nei seguenti numeri: 28, 29, 34, 38)

(GL PADOVAN)

TARQUINIA  

L'Associazione S.C.A.M. ha operato dal 1988 al 1998 con la Cattedra di Etruscologia e Archeologia Italica dell'Università degli Studi di Milano e il Centro di Studio per l'Etruscologia e l'Archeologia dell'Italia pre  romana per la ricerca e la catalogazione delle opere ipogee presenti nel territorio di Tarquinia (Viterbo). Il tutto h nato dall'esigenza di comprendere la funzione e, se possibile, di collocare cronologicamente, alcune cavità artificiali venute alla luce nel corso degli scavi archeologici che la Cattedra di Etruscologia, diretta dalla Professoressa M. Bonghi Jovino, svolge dal 1982 sul Pian di Civita, dove un tempo sorgeva l'etrusca Tarquinia. Il sito è di rilevante interesse storico ed archeologico in quanto, e soprattutto, è stato risparmiato da costruzioni moderne. A queste caratteristiche, particolarmente favorevoli alle indagini, si unisce l'intrinseca bellezza e dolcezza dei paesaggi collinari che digradano verso il mare.

L'intervento sulla Civita di Tarquinia, allargatosi poi al territorio circostante, ha portato alla catalogazione di pozzi, cisterne e opere cunicolari. Non di tutti h oggi chiara la funzione e per pochissimi h possibile avanzare una collocazione cronologica, ma i lavori sono ancora in corso. Assai interessanti sono i tratti di opere atte al trasporto delle acque, purtroppo mai percorribili nella loro totalità a causa d'interri, cedimenti strutturali od obliterazioni recenti. In totale sono state rinvenute una settantina di cavità artificiali, documentate fotograficamente e in buona parte rilevate.

L'attuale Tarquinia (ovvero la medievale Corneto, sorta su di un rilievo parallelo al Pian di Civita, e di possibile origine etrusca) soffre di una cronica penuria d'acqua potabile, in un territorio che di acque, per lo più sgorganti da cunicoli, ne h ricco. Sarebbe quindi auspicabile un intervento atto al recupero di tutte quelle cavità adibite al trasporto delle acque, non fosse altro che per stendere una mappa dei loro tracciati, evitando così i disguidi che causa la loro intercettazione nel corso di scavi e perché, comunque, salvaguardare h sempre meglio che ignorare o, peggio, distruggere. Nel 1995, su richiesta del Comune di Tarquinia, abbiamo presentato una nostra valutazione sulla questione delle acque del territorio e impropriamente definite 'sorgenti naturali, prospettando due distinti interventi. Interventi che avrebbero dovuto portare al completo svuotamento di due opere ipogee atte al trasporto delle acque, permettendo di fruire di almeno 20/25 l/s e studiare i condotti stessi, al fine di capire se si trattasse di acquedotti ipogei captanti acqua a svariati chilometri dall'abitato e tentarne una collocazione cronologica. Pare che, almeno fino a questo momento, la cosa sia stata accantonata.

La collaborazione e la fiducia delle Autorità competenti, ci hanno permesso di svolgere ampie indagini, accrescendo il nostro bagaglio tecnico e culturale. Cogliamo quindi l'occasione per caldeggiare incontri con speleologi e non, al di fuori dei classici Convegni, per potersi confrontare e scambiare le rispettive esperienze. Solo così, con spirito aperto e disinteressato, possiamo migliorare le nostre metodologie, e ampliare gli orizzonti.

(GL PADOVAN)

 

VARIE DALL'ITALIA

- La Rete Civica Milanese h una rete telematica completamente gratuita, gestita dal Dipartimento di Informatica dell'Università di Milano, alla quale chiunque può connettersi. E' indispensabile possedere un computer di qualsiasi tipo, un modem e una linea telefonica. Connettendosi con la Rete Civica Milanese si possono leggere informazioni di vario genere, prelevare informazioni e immagini, partecipare a dibattiti telematici, usare la posta elettronica tramite Internet, etc. Spero di avervi fornito un corretto quadro, visto che in materia sono un profano e mi sono fatto dettare tutto cir telefonicamente. Perché ve ne parlo? Ve lo spiego subito. Umberto Bocca (Gruppo Grotte Novara) h il creatore e il responsabile (tecnicamente: moderatore) della Documentazione Speleologica sulla Rete Civica Milanese. Ed inserisce anche dati ed informazioni sull'argomento Speleologia in Cavità Artificiali. Ad esempio, ha già inserito il lavoro "Bibliografia delle Cavità Artificiali Italiane. Primo contributo" (di Antonello Floris e Gianluca Padovan; presentato al XVII Convegno Nazionale di Speleologia nel 1994, comprende circa 1300 titoli di libri e articoli che trattano o citano cavità artificiali).

Umberto attende l'invio di Vostro materiale, informazioni, etc. Ed eccovi l'indirizzo: Umberto Bocca, via della Chiesa n01, 27023 Cassolnovo (Pavia).

(GL PADOVAN)

 

CONFERENZA

- Il 25 gennaio 1996 si h tenuta a Milano, presso il Museo di Scienze Naturali, una conferenza sulla Speleologia, inserita come 'serata fuori tema nel ciclo annuale di conferenze sull'astronomia tenute dall'Associazione Astrofili Milanesi. Le Cavità Naturali sono state trattate da Alberto Buzio, del Gruppo Grotte Milano e le Cavità Artificiali da Gianluca Padovan, dell'Associazione S.C.A.M. Un ringraziamento ad Umberto Bocca e all'Associazione Astrofili Milanesi per aver organizzato la serata.

(GL PADOVAN)

 

COCIS

- COCIS (Comitato Città Sotterranea) i il periodico (bimestrale) d'informazione e documentazione dell'Associazione per l'utilizzo degli spazi nel sottosuolo. Non gli sto facendo gratuita pubblicità, perché mi è parso interessante far sapere che tal rivista esiste. Nel numero 18 (anno 4, nov.-dic. 1995), che mi hanno graziosamente e gratuitamente inviato, vi è l'articolo di Stefano Saj "Riscoperte a Genova dagli <<archeologi urbani>> le mura di Andrea Doria sotterrate da Barbarino" e quello di Mauro Mucedda "La Natura  al lavoro da cento milioni di anni per regalarci l'imponente <<Grotta di Nettuno>>.

(GL PADOVAN)

 

LEZIONI DI CAVITA’ ARTIFICIALI

- Da marzo ad aprile del 1995 l'Associazione S.C.A.M. ha tenuto una serie di lezioni sulla Speleologia in Cavita` Artificiali agli speleologi dell'Associazione Speleologica Bresciana (A.S.B.). Con particolare attenzione sono state trattate le opere di fortificazione e i loro sotterranei, nonché l'importanza di assumere informazioni storiche e tecniche sull'opera da indagare, al fine di stenderne un quadro completo e -soprattutto- di andare a cercare nei posti giusti.

Lo scopo h stato di portare questi speleologi a conoscenza della materia, per poi collaborare al progetto Castrum Brixia (ovvero Castello di Brescia). Nato dall'interesse del sottoscritto per questa monumentale opera difensiva, il progetto prevedeva di effettuare il servizio fotografico e stendere il rilievo planimetrico sia dei sotterranei propriamente detti, che degli ambienti retrostanti le cannoniere, oggi inaccessibili. Attualmente si stanno ancora attendendo le necessarie autorizzazioni a procedere.

(GL PADOVAN)