Circolo Speleologico Sesamo 2000   Specus News 

Specus News numero uno

 

 RISCHIO..! RISCHIO ?

di

Gianluca Padovan

La trattazione dei rischi che comporta l’attivita’ di speleologia in cavita’ artificiali non e’ cosa semplice,nè breve;e ad onordel vero non ritenfo di poterne stendere una esaustiva.D’altra parte sempre più speleologi-e non-ricercano o intendono ricercare e studiare questi tipi di cavita’.Ho ritenuto pertanto utile introdurrel’argomento,confidando che sara’ ripreso ed ampliato anche-e soprattutto-da altri "addetti ai lavori".Considerazioni e suggerimenti derivano sia da fatti diretti e letti,che da episodi a me riportati:oltre a parlare dell’argomento,servono a far riflettere qualche persona un po’ avventata."preveniree’ meglio che curare",diceva un saggio.

PREMESSA

La preparazione speleologica e’ necessaria per poter effettuare l’attivita’ anche in cavita’ artificiali.E per ‘preparazione speleologica’ intendo:padronanza nell’utilizzo delle tecniche di discesa e risalita su corda singola con gli appositi attrezzi e,all’occorrenza,anche su scaletta speleo;dimestichezza nella conduzione delle operazioni in ambienti totalmente bui,magari con presenza d’acqua.Due note:le cavita’ artificiali,o ipogei,possono presentare cedimenti strutturali,con il rischio di crolli;le cavita’ in ambienti urbani sono generalmente piu’ malsane (gas,sporcizia,ratti) di quelle situate in rilievi o in aperta campagna.

MINIERE E GAS

Le miniere in disuso sono luoghi da esplorare con cautela.Ecco alcuni possibili rischi:crolli,sacche di gas,sabbiemobili.

Se si tratta di galleria sono centinati con materiale-generalmente ligneo-in pessimo stato di conservazione,vi renderete conto anche da soli che il rischio di un cedimento non e’ poi così remoto.In alcune vi possono esseresacche di gas naturali,costituiti da idrocarburi gassosi che si trovano negli srati del sottosuolo,da doveemanano spontaneamente (grisou o grisù-dal Vocabolario dell’Enciclopedia Italiana-:gas combustibile costituito dauna miscela di metano o di altri idrocarburi omologhi e quantita’ variabili di anidride carbonica,azoto ed ossigeno,che si sviluppain molte miniere di carbone e,talora,in quelle di altri minerali di origine sedimentaria,per cui viene anche detto ‘gas delle miniere’;inodoro ed insaporo,non tossico,forma con l’aria una miscela infiammabile ed esplosiva di grande potenza).In una minierad’oro,in Val d’Aosta,alcuni annifa sono morte per asfissia due persone;in Val Melenco (Lombardia) un geologo e’ entrato con una lampada agas in una miniera abbandonata,determinando la deflagrazione del gas che vi stagnava;purtroppo morì.Nell’articolo di Tito Samore’ <<Analisi d’incidenti mortali a speleosub e loro prevenzioni>> (Atti del IX Conv.Spel.Lombarda,Lecco 1979) ho trovato al paragrafo "casi imprevedibili" quanto segue:"Blocco di fango imprigiona due sub.Due respirano esalazioni di anidride solforosa dovuta adepositi di lignite in una grotta-miniera abbandonata appena passato il sifone;il terzo si accorge del fatto e rimette il boccaglio a lui e agli altri ed esce a cercare soccorsi:inutilmente".

Nellaminiera di Brosso in Valchiusella (Piemonte) un cercatore di minerali mi ha segnalato la presenza di sabbie mobili.Chi vi finìdentro fu tratto in salvo dal tempestivo intervento del compagni,perdendo solo stivali e pantaloni.Sempre in questa miniera abbandonata,dallo sviluppo superiore ai 160 chilometri,vi sono acque talmente acide,a causa dei minerali che vi si trovano,da intaccarei vestiti.

Tratti di gallerie allagate possono nascondere l’insidia di pozzi sommersi ancheprofondi,o sufficientemente da annegarcisi.Alcune miniere hanno uno sviluppo chilometrico assai articolato,quindi attenzione a non smarire la via d’uscita.

POZZI E CISTERNE

Cosa c’e’ in fondo ad un pozzo?Generalmente nulla,se nessuno vi ha buttato dentro qualcosa.Sceso in un antico pozzo che ancora pescava in falda,risalii cosi’ velocemente che utilizzai le pedarole e non gia’ corda e bloccanti.Il pozzo era stretto e vi avevano gettato dentro una gran quantita’ di spazzatura,la cui decomposizione aveva creato gas.Mi sentii poco bene per il resto della giornata.Se intendete esplorare e rilevare una cisterna con acqua,utilizzando battellini pneumatici,abbiate l’accortezza di indossare un giubotto di salvataggio.Oppuire una muta da 5 millimetri,sotto l’attrezzatura da speleologo:questa vi permettera’ di galleggiare e non andare a fondo perche’ intralciati e appesantiti dall-attrezzatura stessa...qualora finiste a mollo.Anche queste opere ipogee possono essere state riutilizzate come pozzi neri o come discarica abusiva di rifiuti,liquami,solventi,etc.Nell’armare alcuni pozzi aprentisi a livello del circostante piano di calpestio,ovvero privi di parapetto o puteale,abbiamo dovuto fare in modo che la corda non toccasse il bordo delle aperture,in quanto il rivestimento che le coronava tendeva a franare,essendo sia la malta ormai quasi completamente inconsistente,che la canna stessa del pozzo dissestata dalle circostanti spinte del terreno.In particolare,un pozzo scavato in roccia viva presentava il primo metro e mezzo rivestito in pietre e conci,ormai privi di legante.Per eseguirvi la lunga operazione di disostruzione del fondo in tutta tranquillita’ abbiamo rivestito ,e tassellato,il primo tratto con un doppio giro di robusta rete in plastica,comunemente utilizzata per le recinzioni.

GALLERIE

Il Prof.Vittorio Castellani,speleologo,parlando di emissari sotterranei artificiali laziali d’origine vulcanica,disse/se ben ricorso/che uno di questi,situato sui colli Albani (Lazio),era stato utilizzato per scaricarvi i liquami di una porcilaia.Conseguentemente,doveva essere impraticabile a causa dei gas.

Il cunicolo di un’antica villa,un tempo fortificata,lo trovammo intercettato da una condotta fognaria non piu’ a tenuta stagna:l’aria era letteralmente irrespirabile.In questa,come in altre situazioni,operavamo con soli impianti elettrici e non a carburo.Anche se occorrerebbero apposite lampade antideflagranti,a tenuta stagna.Due tossicodipendenti,accucciati sopra un tombino nei pressi di un’area verde,saltarono per aria assieme a numerosi altri tombini nell’istante in cui cercarono di scaldarsi la droga con l’accendino:nella sottostante fognatura era stata scaricata una considerevole quantita’ di solvente,i cui vapori,fuoriuscenti dai tombini,erano deflagrati in presenza della fiamma libera Una galleria situata nei pressi del Castello Sforzesco di Milano,non riutilizzata come fogna ma come scarico delle acque meteoriche,avevaal suo interno un’aria cosi’ mefitica che uno vi vomito’ abbondantemente.Sempre questa presentava una parte con acqua nerastra e maleodorante profonda almeno unmetro:non l’abbiamomai percorsa.Successivamente

provai a condurre l’esplorazione in altrio siti munito di mascherina in gomma che proteggeva le sole vie respiratorie,con un piccolo filtro contro i vapori anche organici.Ma il rischio rimanePer condurre l’esplorazione di certi ambienti occorrerebbe essere dotati di rilevatore di gas,maschera anti-gas,adeguati impianti d’illuminazione ed una buona tuta stagna.Quindi,il mio coniglio e’ che certi ambienti poono fare a meno dell’eplorazione,e ‘intende rimanere in salute.Stivaloni alla coscia o con salopette-sempre in gomma-possono risultare utili per evitare il contatto con acque sporche o emplicemente per non bagnarsi.Tenete conto che alcuni pescatori ono annegati a causa di questi:caduti in acqua,gli stivaloni si sono riempiti trascinandoli a fondo.E’ vero che si trattava d’acque di fiume o di torrente,comunque e’ bene conoscere l’accaduto.  

RATTI ED ALTRO

Ratto (dal Vocabolario dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana):"In zoologia,genere di roditori della famiglia muridi (lat.scient.Rattus) con numerose specie originarie dell’Europa e dell’Asia,oggi diffuse in tutto il mondo:hanno coda lunga e dimensioni che variano tra i 15 ed i 30 centimetri;sono spesso commensali dell’uomo e possono causare ingenti danni alle derrate alimentari.In Europa sono diffuse due specie cosmopolite:il ratto nero (rattus rattus) e il ratto delle chiaviche o surmolotto (rattus norvegicus);quest’ultimo e’ conosciuto anche coi nomi popolari di zoccola e pantegana.Possono essere portatori di una ventina di malattie,tra cui la leptospirosi e la peste.Per informazioni piu’ dettagliate,consiglio di recarsi preso un’Ufficio d’Igiene e consultare testi specializzati.

Si possono incontrare in ambienti sotterranei dove vi siano scarti alimentari,ovvero rifiuti organici,benche’ ne abbia trovati-e tanti- anche a Milano in un canale sotterraneo momentaneamente privo d’acqua.In altre gallerie ne ho rinvenuto tracce ed abbondanti feci,tanto che abbiamo desistito dal compiere ulteriori esplorazioni.Ricordate che si possono contrarre malattie anche dal contatto con urina ed escrementi.Quindi,lavare e disinfettare bene non solamente guanti e stivali!

Scorpioni,bisce d’acqua,scolopendre,etc. sono anch’essi frequentatori di ipogei.Uno speleologo,infilatosi nel sotterraneo di un castello,ne usci’ pieno di pulci.  

OPERE MILITARI RECENTI

In questi ultimi anni sono state effettuate campagne di bonifica,anche sul fronte montano della Grande Guerra.Cio’ non toglie che si possano ancora rinvenire ordigni inesplosi,sia all’esterno che all’interno di opere forti.In un bunker della II Guerar Mondiale rinvenni cariche da demolizione-che segnala-e un conoscente,in un deposito di munizioni sotterraneo della Prima,raccatto’ un oggetto che si rivelo’ essere una granata a gas.Si prese un bello spavento.E’ forse inutile dire che gli ordigni non vanno nemmeno toccati...intanto ve l’ho comunque rammentato.Non e’ assolutamente vero che dopo tanti anni sono sicuramente innoqui:l’anno scorso,sull’Adamello-se non erro-,sono morte due persone con residuati vecchi di attant’anni.  

SPELEOLOGIA SUBACQUE IN CAVITA’ ARTIFICIALI

Valgono chiaramente tutti gli accorgimenti tecnici e le precauzioni utilizzate nella progressione subacquea in ambienti naturali,tenendo conto anche dei rischi che possono comportare opere artificiali.  

CONCLUSIONI

Ribadisco un concetto gia’ espresso:certe cavita’ artificiali possono tranquillamente giacere senza una nostra esplorazione,se vogliamo poi farne ancora.Inoltre,inviterei a svolgere la seguente ricerca:quanto inquinano l’aria degli ipogei cittadini i gas di scarico delle automobili? Che danni ne possono derivare per la salute degli speleo?