Sviluppo complessivo 900 metri

Superato Ulassai, a 7500 metri dal km. 113.500 della S.S. 125, seguendo le indicazioni ,si raggiunge il luogo dopo 2000 metri. Parcheggiata l'auto e discesi 126 gradini, si raggiunge l'ampio e maestoso ingresso.

La grotta assume soltanto nella prima parte un andamento sub-orizzontale che si percorre scendendo complesivamente 600 gradini. L'ingresso è imponente, grandioso, come l'interno che, a parte alcune alcuni passaggi di più ridotte dimensioni, quasi non permette di vedere la volta. Sembra il preludio per farci ipotizzare il raggiungimento di incredibili profondità, ma non sarà cosi: infatti lo sviluppo della grotta, a parte alcune brevi diramazioni, è identico al ramo turistico. Alla base, raggiunta la profondità massima, rivoltandosi verso l'ingresso si può ammirare uno straordinario scenario composto da buio, penombra, luce, il verde del muschio ed l'azzurro del cielo, con qualche contrasto verde della vegetazione esterna. Il percorso interno risulta agevole perché favorito dalla presenza di un tracciato che ci permette di non bagnarci i piedi perché l'acqua ci accompagna per buona parte della visita, pur non raggiungendo profondità degne di nota.La seconda parte del percorso presenta una miriade di vaschette, spesso colme d'acqua,per arrivare ad un grande salone, quasi regolare largo qualche decina di metri e lungo almeno il doppio. Dopo il superamento di un'altro tratto, leggermente più piccolo, raggiungiamo un grande salone,vero e proprio simbolo della cavità, con la presenza di una imponente concrezione, che potrebbe ricordare il cactus.Ancora un'altro grande ambiente e si raggiunge la parte finale di una grotta immensa. Il ritorno, per la stessa strada ci permette, vista l'ampiezza degli ambienti, di visitare un'altra grotta, tanta è la differenza dei paesaggi visti al contrario. Da notare che un rilievo di questa cavità fu effettuato nel lontano 1918.