Sviluppo complessivo 8700 metri  

Si percorre la SS 125, orientale sarda, dove al km 209.500 si svolta a destra se si viaggia in direzione nord. Si percorre una strada per circa 1000 metri, poi svoltando a sinistra,proseguendo in leggera salita.

Un idea del luogo possiamo farcela in pochi istanti perché arriviamo subito dopo l'ingresso nella parte più alta dove si ammira un grandioso panorama,dall'alto verso in basso,affacciandosi un un baratro profondo circa 40 metri ,largo poco meno,dominato,al centro da una concrezione che,se non unica,è perlomeno singolare:una altissima stalagmite che ha raggiunto la massima altezza possibile,essendosi sviluppata dalla base fino ad unirsi alla volta circa 38 metri .Questa visione da sola costituisce l'aspetto determinante in tutta la visita che ruota intorno alla grande colonna. Tutto lo sviluppo del ramo turistico non raggiunge i 300 metri, ben poca cosa rispetto agli oltre 8000 metri dell'intera cavità che, nel tratto non turistico cambia denominazione essendo conosciuta come grotta di San Giovanni su Anzu, una delle più importanti nell'isola, con imponenti scorrimenti di acqua che, tramite risorgenza, viene restituita all'esterno dopo un lungo percorso sotterraneo. Per raggiungere la base del primo grande ambiente occorre scendere poco meno di 300 scalini, superando un dislivello verticale altrimenti insuperabile. Giunti alla base si notano altre concrezioni:stalagmiti,stalattiti, cortine e vele sono le più appariscenti. Un giro intorno alla base ci fa capire che l'ambiente è oramai fossile, non essendo presente, in questa parte, acqua o stillicidio:discorso diverso deve farsi per la parte sottostante, sotto questo grandioso salone, accessibile da un pozzo verticale, del quale si vede l'ingresso. Questa seconda parte è riservata ad esploratori più organizzati.