Sviluppo complessivo 170 metri                              

Percorrendo la S.S. 131, in direzione sud, all'altezza del bivio di Mores, svoltare per arrivare, dopo 22 chilometri ad Ozieri. La grotta si trova all'interno del campo sportivo vicino all' ospedale.  

L'ingresso vero e proprio è ubicato all'interno, sulla sinistra, di un'antro più grande, con colonne di sostegno per rendere la volta più stabile.Una vecchia cava ha contribuito a modificare parte dell'antro. Cavità limitata come sviluppo ,può essere visitata in poco tempo.Ciò facilita anche il visitatore di passaggio al quale manca il tempo per una sosta prolungata.Si accede da un ingresso artificiale che immette in una prima sala, che seppure limitata come dimensioni, risulta essere la più ampia, raggiungendo circa dieci metri di lunghezza.Il resto della grotta,compresa la parte turistica,si presenta piuttosto labirintico con passaggi molto angusti.La parte turistica si sviluppa svoltando a destra della prima sala in un percorso illuminato e di facile percorribilità perché la pavimentazione,in terra battuta, e pianeggiante.Qualche piccolissimo dislivello viene superato con l'ausilio di alcuni gradini,ricavati nella roccia.La grotta è completamente fossile, non interessata da passaggio di acqua. L'interesse della visita è determinato dalle clamorose scoperte archeologiche che, ad inizio secolo, hanno restituito abbondanti ed originali reperti.Studi importanti furono compiuti nel 1914 e portarono alla scoperta di singolari materiali che, per la loro peculiarità, hanno dato il nome ad una cultura, denominata di San Michele, risalente a circa 5000 anni fa.Ossa umane, armi di pietra,stoviglie,ceneri ed ocra sono alcune delle tipologie di reperti più significativi. Nelle vicinanze la grotta del Carmelo sembra essere simile tant'è che le voci popolari parlano di una grotta unica: ma la realtà sembra smentire questo collegamento.