PROVOS

 

 

 

 

Anni 60.Olanda.Tra le incantevoli e suggestive strade di Amsterdam Robert-Jasper Grootveld amava dilettarsi nel dipingere grosse K sui manifesti pubblicitari delle sigarette.K come kanker,cancro.Tenace oppositore dell’industria del tabacco,aveva organizzato un fantomatico centro magico del  1965 i mistici del centro magico si unirono ai pacifisti anarchici,gravitanti attorno la figura Roel Van Duyl,ebbe inizio l’esperienza provo.Strana coincidenza.....la statua del “Monello”nella Spuipplatz risultava essere un’elargizione di una multinazionale del tabacco.La statua divenne permanentemente oggetto di lanci di molotov singolari.Ingredienti...colore,ironia,magia,provocazione....voilà la festa è servita.La statua venne dipinta di bianco,ornata di corone e fiamme ardenti.La puntuale adesione della polizia non compromise comunque lo svolgersi di questi particolari congressi-festa attorno la statua che ogni venerdì sera coinvolgevano sempre più persone.I Provo si contaminarono ben presto col movimento studentesco,coi movimenti pacifisti,con la generazione di artisti e attivisti politici del dopoguerra,con quelle soggettività non completamente identificabili.”Provo” divenne la loro rivista.Cominciarono a circolare come virus segni,linguaggi,slogan,simboli sconosciuti e incomprensibili che lasciavano trasparire messaggi molto forti.Messagi contro la società consumistica,le guerre,l’asservimento della popolazione ai modelli del consumo,l’inquinamento,in difesa dell’ambiente.Il magma creativo,giocoso,non-violento dei Provo cominciò ad eruttare ben presto in molte città e paesi dell’Europa compresa l’Italia.Qui i Provo si coagularono intorno all’esperienza delle riviste di controinformazione beat-hippy sorte a partire dai primi anni ’60 come “Mondo Beat”,”Urlo e grido Beat”,”Stampa libera” e al movimento giovanile dell’”Onda Verde”.Il rifiuto della violenza come pratica d’azione politica è cruciale nell’esperienza Provo.”Una prima base di accordo è stato il rifiuto metodologico della violenza,mentale e fisica.Parallelamente veniva così fornito il primo obbiettivo contro cui muovere coerentemente:la violenza in ogni suo aspetto,come limitazione della scelta libera. Queste due prime definizioni servivano a fondare una diagnosi:l’attuale sistema sociale dei<< borghesi>> o <<semifreddi>> è nato e si fonda sulla violenza,tanto più nascosta e abitudinaria.”( Metodologia provocatoria dell’Onda Verde,da”Mondo Beat” n.1,Marzo 1967,Ma l’amor mio non muore).La provocazione e la ridicolizzazione delle autorità furono il metodo d’azione politica dei Provo. L’azione provo non era rigida applicazione di schematiche e assiomatiche ideologie ma percorreva i viottoli della festa,dell’ironia,del sarcasmo,della disobbedienza.Azione politica come happening,provocazione come azione politica.”Visto che i metodi omologhi al contestabile non funzionano,si tratta di cambiare metodo.Come ipotesi si è assunta la provocazione.Provocare è prendersi gioco di,scherzare su,non prendere seriamente il:il contestabile viene trasformato in scherzabile.Vengono tagliate la responsabilità e il prestigio:essendo abolite l’importanza,la previsione e la necessità:qui adesso sul momento si scherza,al poi ovviamente essendo denegato ogni valore.Se la cosa non ha importanza(le conseguenze cioè non ci interessano)non si è responsabili verso di essa:il prestigio senza la previsione del futuro(responsabilità) non sussiste.Il metodo non chiede di essere verificato nei fatti futuri,non si pone più secondo l’antica successione di azione e risposta:chiede solo di essere divertente,di preparare uno scherzo che diverta.La provocazione entra nella contestazione del gioco:va consumata al momento,servita calda,essendo irripetibile ,situazionale,costruita per il qui adesso,sopratutto non può essere posseduta o riprodotta,cioè non è consumabile:diventa un materiale eteroclito che il sistema non riesce a vendere.E questo è il suo bello It is so funny!La provocazione è un atteggiamento di ironia. L’ironia ,è manifesto,non si propone di fondare nuove società,cerca solo di rendere consapevoli.Socrate è stato forse il primo delinquente politico della storia:tramandano che l’avessero avvelenato per corruzione (ideologica naturalmente) di giovanetti. L’ironia è un metodo di diminuzione:rendere cioè consapevole l’interlocutore che tra una qualsiasi cosa<<X>> e il valore,il senso<<Y>> che costui le dà(importanza) c’è un sproporzione ingiustificabile(ridicola).L’operazione,come sempre quando si vince,è estremamente divertente.Si tratta di scoprire le petizioni d’importanza,i “sensi”arbitrari che il sistema s’inventa per sostenere il consumo e la responsabilità e di scherzare sul grottesco che il fatto comporta.Il massimo del divertente è giocare con le “cose” dei grandi,quelle che non si toccano,che usano solo gli”addetti ai lavori” e poi sparlarne in giro.Il sistema non può esimersi dal rendere notizia l’eteroclito e far diventare l’ironia contagiosa.Il gioco è iniziato:mi raccomando divertitevi.( da “Mondo Beat” n.2 ,15 Marzo 1967,p.11) Amsterdam divenne teatro di furibondi scontri,manifestazioni con feriti,arresti di Provo.La polizia copriva di tenere manganellate chiunque portasse jeans bianchi,segno distintivo dei Provo.Se la sinistra ortodossa e i sindacati non erano in grado di comprendere quella banda giocosa e festaiola quale erano i Provo,le autorità consideravano ogni adunata provo una minaccia dell’ordine costituito. I metodi creativi dei Provo erano tanto anomali quanto altamente sovversivi.Portavano l’attacco al cuore della grammatica culturale.Per questo la repressione dell’autorità fu spietata.Quando la futura regina Beatrice e il principe tedesco Claus Von Arnsberg ,ex appartenente alla Wehrmacht nazista i provo furono puntualmente invitati.Come puntuale fu il regalo ai novelli sposi.Allietarono la diretta televisiva e il corteo degli sposi con una densa nebbia arancione.Giganteschi fumogeni rallegrarono il giorno indimenticabile.Le proposte politiche dei provo erano i cosiddetti”Progetti Bianchi”.Il primo progetto bianco,il Wiette fietsen plan,prevedeva la socializzazione del principale mezzo di trasporto di Amsterdam.Le biciclette di color bianco dovevano essere messe a disposizione gratuitamente in tutto il centro urbano. Chiunque le avrebbe potuto prendere e lasciare a piacimento.I provo vollero sbarazzarsi delle automobili ,del traffico,del connesso inquinamento.La polizia sequestrò e ritirò le biciclette socializzate.Furono elaborati diversi progetti bianchi.Riguardavano le abitazioni (una pubblicazione settimanale elencava gli appartamenti sfitti da occupare), i camini( “ camini bianchi” contro l’inquinamento dell’aria,zone obbligatorie senza fumo),il sesso(contraccettivi e aborti legalizzati e gratuiti per tutte le donne),l’istruzione( il progetto di istruzione bianca per sbirri e bambini).”Sii gentile con la polizia” fu il motto con cui proponevano che gli “sceriffi” fossero “ muniti di fiammiferi e anticoncezionali,Royal Dutch Oranges e cosce di pollo per gli affamati”(“Provo” n.9)Nel 1966 i Provos parteciparono alle elezioni comunali con lo slogan”Vota provo,ti farai delle risate”Il 15 Maggio 1967 al Vondelpark i provos olandesi annunciano il loro scioglimento.La conquista del seggio comunale fu per i provos il segnale che era giunto il momento di disperdersi.Alcuni imboccarono la strada della politica istituzionale,dell’eroina,del suicidio,del business.Ogni tanto qualcuno ricompare per qualche azione.

 

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