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CENNI STORICI

  Seui, un paese di montagna a 800mt. sul l.m, è adagiato sul costone di una montagna con esposizione Est-Sud-Ovest. I suoi quartieri, con andamento fusiforme, sono orientati, per la maggior parte, secondo le curve di livello; le case, disposte per lo più in schiere aggregatesi spontaneamente, si affacciano su due strade parallele e, non di rado, presentano ingressi a quote differenti determinate dall'orografia, particolarmente scoscesa, del terreno.
  Il sistema viario principale attuale è costituito dalla ferrovia Cagliari-Arbatax e dalla statale 198; le due arterie tagliano il centro abitato secondo l'asse longitudinale, intersecate da un fitto sistema di strade e vicoli secondari, realizzati in forte pendenza, che assicurano il collegamento Nord-Sud.
  Secondo le ultime ricerche, le prime testimonianze di vita e di società nel territorio di Seui si ebbero a partire dal quarto millennio, cioè nel Neolitico Medio. Questa ipotesi viene avvalorata dai ritrovamenti di ossidiana nera, nella zona di "Funtana Merascei" e nella località di "Coili e Gennacussa", con canne di quarzo.
  Numerose e interessanti sono le testimonianze del periodo nuragico. Ma nessun nuraghe è stato oppurtunatamente studiato. La tradizione dice che in seguito questa zona sia stata abitata da un popolo chiamato "Iliensi", di stirpe troiana, che essendo approdati sulle coste orientali a causa di una tempesta, sarebbero stati spinti verso l'interno dalle tribù costiere. Sempre secondo la leggenda questi naufragi erano persone arrivate da Troia, che giunsero in Sardegna, sotto la guida di Enea alla ricerca di una propria patria.
  Mettendo ora da parte la tradizione, storicamente si può affermare con certezza che la zona di Seui fu popolata da una tribù di "Iliensi", o "Illiense". Questa popolazione a partire dall'anno 1000 a.C., creò notevoli problemi prima ai Cartaginesi e poi ai romani, che volevano conquistare l'isola.
  Importante testimonianza riguardo a queste popolazioni è costituita da una tavola in bronzo, rinvenuta alcuni decenni fa nel territorio di Esterzili. Si tratta di un ordine dell'imperatore, in cui si invitano le popolazioni di Iliensi e Patulcenses a smettere di combattersi. Se si era reso necessario un provvedimento da parte dell'Imperatore, queste tribù dovevano aver creato molti problemi. Questa popolazione, fiera delle sue abilità belliche e della loro libertà, era per lo più costituita da pastori che piano piano si trasformarono in coraggiosi guerrieri.
  Nei periodi successivi le fonti permettono di ricostruire con una certa precisione la storia del paese: durante la dominazione spagnola, fece parte del marchesato di Quirra quindi del Ducato di Mandas, poi come il resto dell'isola nel 1720 passò ai Savoia. Nel 1827 con la scoperta della presenza di antracite in località La Marmora da parte dell'omonimo generale, ci fu un grande sviluppo del paese che divenne, sino alla fine degli anni Cinquanta, il paese più importante della zona, per l'attività economica e per numero di abitanti: 3500 in alcuni periodi.
  Tra la prima e la seconda Guerra d'Indipendenza stava per divenire provincia secondo il progetto La Marmora: più tardi il paese entrò a far parte della provincia di Cagliari, sotto la prefettura di Lanusei e definitivamente nel 1927 passò alla provincia di Nuoro.
  Attualmente il paese conta all'incirca 2000 abitanti. Per quanto riguarda l'origine del nome Seui, questa è ancora molto incerta. Alcuni studiosi ritengono che derivi da "Seuli-Seulo", perché ritengono che il paese sia stato fondato da pastori seulesi. Altri invece sostengono che il nome significhi "gente che segue i buoi", trasformatosi successivamente in "Segui", che oggi si scrive e si legge Seui.
  L'archeologo Giovanni Spano, afferma invece che Seui derivi dalla lingua fenicia e che significhi "Solitudine".

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