Insulto 3
Ero gonfio di primavera ,
quando mi svegliai ,
le lacrime della sera svanivano ,
la pioggia dilaniava il mio volto stanco,
ero solo in quella stanza ,
continuavo a sentire i movimenti dei tacchi ,
in molte occasioni qui si è ballato ,
urla e incomprensioni ,
forse è la quiete,
il risultato ,
della pazzia interna .
Non ricordo il tempo che passa,
chiaro come il cielo d'inverno ,
non saprei scordare,
le grandi tempeste ,
il tuo volto accarezza ,
le lacrime del cielo,
la grande passione ,
il giorno santo ,
io resto a letto,
vorrei scolpire questo disegno,
i tuoi occhi sorridenti,
mentre ti avvicini,
ore ,ore,
la danza delle labbra,
è tempo di cambiare,
lo è sempre,
il tempo buono ,
è il tempo che cicatrizza ,
un mazzo di figli,
una lunga passeggiata ,
qualche bicchiere ,
ti abbandoni sul divano,
il buio che incombe,
alcune lacrime ,
nessun ricordo;
Quale dolce servire ,
sul petto della mia amata,
le quattro facce della natura ,
no , non esiste ,
non può esistere l'amare ,
non è un lungo svolgere ,
è un attimo ,
fosse un gioco di mani ,
la follia di quei punti segreti ,
ritrovare anche oggi ,
un idea per non morire .
La strada come la ricordo ,
non è mai stata ,
il motivo di ritornare ,
non sei mai voluto accorrere ,
un lungo intreccio di risate ,
anche quest'anno ,
in paese ,
è ritornato il sole..