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  Nicola
       
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Note biografiche La donna senza braccia
Il tuo nido di api, il mio giardino di spine
L'altalena Veleno sul tetto del treno
Baciandoti Labbra che non hanno mai baciato
Carciofi    
   

Note biografiche

Santaklaus
di Bendetto Nicola, Trani (Bari) 1977
Diplomato ITC programmatori
Frequenta L'Universita' degli studi di Bari, Facolta' Informatica
Scrivere e' stata sempre una passione,
un modo per evadere dalle cose troppo "razionali"
con le quali si è costretti a convivere.

 

Il tuo nido di api, il mio giardino di spine

Ancor non so del tuo nido d'api
rapii, nel giardino sempre piu' verde
che sperde la vista delle vicine,
le spine, che allevero' con cura
finche' dura la stagione. Vedo
il mio corredo, svezzato di rose.
Sono le cose chiare a farmi incerto
di certo rimane la voglia d'orso
non il rimorso, baco delle mele
io succhio il miele e scaccio il male
infernale come questo
timore di dare

 

Veleno sul tetto del treno

Non guardare di passaggio le scale
e' sale nel sangue vederti seduto
ricordi ad imbuto tracannano fiele
Vele spiegate al vento, lo stesso
se fu ossesso e coltello alla gola
o caffe' alla nocciola facce d'audaci
viaggiatori e di baci stillati ed attesi
mentre riposan stesi i nostri pensieri
sulle paure di ieri
morte sul tetto del treno
che le meno conosciute stelle
annaffia al veleno
Ne resiste qualcuna che gradini non vede
siede le scale
come fosse procedura normale
invece di brillare e desideri spostare
dalla notte lunare alle mani di un uomo

 

L'altalena

Due posti
Prendo il mio
Dondoliamo opposti
asimmetrici
a tratti soltanto
ci sfioriamo
non ci fermiamo
Un posto
dondola vuoto
l'effetto smorzante
l'attrito dell'aria
la fermera'
Ma io lo sfido!
Vacanzieri
Due posti vacanti
ora senza noi
a sfidare il vento
e le leggi fisiche
s'incontreranno
seggiolini fermi.

 

La donna senza braccia

Amo per scelta
una donna senza braccia
per dimostrarmi affetto
strofina il volto al mio

Non puo' abbracciarmi
ma la stringo forte
non puo' farmi del male
ma neanche accarezzarmi

Le mie mani sono posate
o bicchieri alle volte
la mia bocca e' grotta
per la sua lingua canina

Ho imparato ad associare
nuovi verbi ad amore
leccare, strofinare
succhiare, lappare

Nel momento del bisogno
(ed anche al plurale)
di me non puo' fare a meno
nel suo momento animale

L'amo perche' son libero
d'andare quando voglio
non mi puo' fermare
se non col pianto

 

Labbra che non hanno mai baciato

Il piccolo particolare che separa
gli amanti dai cuori solitari
come una costante negazione
celando nel petto
la brama di toccare
la brama di essere toccati

E' il piccolo pensiero che uccide
chi fa di se una borsa frigo
per conservare ricordi
senza alcun valore
non conditi dal calore

Sulle tue labbra
posare le mie
un secondo, un attimo
senza parti del mio corpo
estranee al tuo
introdurmi
nel tuo cuore
perdermi
per non uscirne mai piu'

 

Baciandoti
 
Il sapore del vino
sulle tue labbra
mi spedisce in posti
dove non sono mai stato.
Poggi le ginocchia in terra
per stringermi il collo
mescolando il tuo fiato
al mio affanno.
Carezzarti il volto,
percependo il delicato
tocco della tua mano
viaggiare lentamente
sulla mia schiena.
Emozioni ballano
primitive danze
nel teatro da sogno
chiuso a chiave
dentro me.

 

Carciofi
 
E' ironico
cerco un viatico tra me e la tua fame
e 3 carciofi rimasti in frigo
Che c'è da discutere se hai fatto tutto tu
hai dipinto il tetto poi comprato il salotto
Ora vuoi l'estremo addio
Son stato io a dirti allora divertiti
con quell'amica che puzza di frittura
In questa casa l'unica sutura
oltre al figlio che tua madre non voleva
perchè sapeva dei tuoi picci
Capricci e nient'altro
Amareggiato
ora tento un compromesso tra te, il mio orgoglio
e le mie dimissioni sul tavolo del capo.

 
 
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