Scrivi direttamente all'autore
Scrivi direttamente all'autore
Torna all'elenco Autori
  Marco Saya
       
Clikka sul titolo per leggere la poesia:
       
Note biografiche Amplesso
Tra Nuove poesie
Troppe volte Voglia di te
Sono Contento Solitudine
Incompiuta    
   

Note biografiche

Marco Saya è nato 47 anni fa a Buenos Aires dove ha trascorso "i suoi primi tre anni" per poi trasferirsi a Rio de Janeiro per circa 7 anni. Dal 63' risiede a Milano e dopo aver ultimato studi classici ed un tentativo universitario ad Ingegneria Elettronica ha sentito e deciso che la musica e la chitarra jazz (hobby che già coltivava a 14 anni) sarebbero state la sua vita e professione. Scrive testi per canzoni, tentando di avvicinarsi alla poesia e più in generale alla scrittura che è stato un passo naturale e spontaneo. Non ha temi preferenziali; tutto ciò che accade nel quotidiano e che è realmente vissuto merita di essere raccolto in semplici e sincere parole, come pagine di un diario.
Marco Saya
Corso Plebisciti N 1
20129 Milano - Tel. 02/7383184

 

Tra

Tra cose non dette
Tra frasi fatte
Tra il tempo che passa
Tra una chitarra scordata
Un musicista stanco
Un poeta fasullo
Un artista ed un pagliaccio
Tra un bambino che gioca
Tra amori fugaci
Tra casa e ufficio
Tra brevi stagioni
Un acquazzone e l'altro
Ricordi e presente
Una lavatrice e un ferro da stiro
Tra le solite cose
Tra oggetti smarriti
Tra momenti impolverati
Una strada e una piazza
Una luce e l'altra
Treni in partenza
Tra occasioni perdute
Finzioni e realtà
Tra condoni edilizi
Potenti e deboli
Ricchi e spiantati
Un tira e molla
Tra una cosa e l'altra
Miserie e ignominia
Tra vizi e virtù
Tra abusi e sopprusi
Tra luoghi comuni
Un piatto di minestra
Un bicchiere di vino
Un amico che sparisce
Una donna oramai lontana
Tra un padre e una madre
Tra noi

Trallalà...la solita vita...
Trallalà...la solita merda...
Trallalà...la solita inutile storia...

 

Voglia di te

Voglia di te

Profumo di donna
Aroma di lenzuola stropicciate
Gusto salato di sapori ancestrali
Follia di pelle arsa e desiderata

Voglia di te

Sogni bagnati risvegliano piaceri solitari
Pensieri di ninfee popolano il talamo vuoto
Folletti e gnomi infuocati scoccano
Dardi infuocati su seni turgidi
Coppe di champagne per affrettati amanti

Voglia di te

Gabbie di uccelli liberano il loro battito d'ali
Fragranza di una veste che scivola
Occhi sottosopra ci guardiamo
Ultima volta prima di perderci

Voglia di te

Afrodite, squisita padrona di casa,
Dirige la perversa melodia
Succubi concubine aliene dalle teste nascoste
Ridono i riccioli intrecciati da dita affamate

Voglia di te
Profumo di donna
Aroma di lenzuola stropicciate
Gusto salato di sapori ancestrali
Follia di pelle arsa e desiderata

 

Troppe volte

Troppe volte

Giochi di bignè su bocche voluttuose
Massaggi di carezze accennati in discesa
Sale la febbre di giocolieri impazienti
Scacco di un re ad una regina che aspetta

Troppe volte

Viso d'angelo sonnecchi, ridono gli occhi semichiusi
Labbra appagate soffiano appena
Una chitarra sul letto strimpella nuda
Menestrello di corti boccaccesche pizzica altre corde

Troppe volte

Il gioco ricomincia su arpeggi sfiorati
Melodia suadente su una pelle di velluto
Pause di istanti anticipano note d'amore
Libera l'improvvisazione l'ultimo assolo di piacere

Troppe volte

Ricordi di un sapore lontano
Gusto di un sesso che manca
Stanco il menestrello suona su un letto vuoto
Aspetta un vassoio di bignè e nulla più

 

Amplesso

Sensi

Dolcemente ti svegliano
Improvvisamente ti assalgono
Ora tacciono stanchi di piacere

Sensi

Una mano scivola tra i tuoi solchi umorali
Bocche si modellano su sessi infuocati
Penetrano istanti di vita prima di morire
Gocce seminali spengono l'incendio di pelli roventi

Sensi

Ti abbracciano
Con dolce aggressività ci congiungono
Si ritirano appagati

 

Solitudine

Lo specchio riflette una bestia incattivita,
inconscio che libera il male di vivere
Parole sputafuoco, esplosione di un delirio collettivo
Un bambino attonito , un uomo sulla soglia
Una donna uccide l'ultimo atto d'amore
Illusione di una passione ritrovata
Rifiuto di chi ti vuol bene
Paura di affrontare se stessi
Tornare a casa con il rumore delle bombe
Un uscio che sbatte
Una famiglia si disgrega
Ritornare ed essere
...di nuovo soli...

 

Sono contento
 

Sono contento

Non scarabocchio più il tuo nome dove capita
Riflesso lontano di un amore offeso
Naufragato e affondato senza superstiti.

Sono contento

Il risentimento cede il passo all'indifferenza
Panacea di rimpianti assopiti
Sepolti da giovani cicatrici.

Sono contento

Immagini di un volto nuovo,pulito,sincero
Aspettano da qualche parte...
Questo maledetto tempo, ora non più
Il nemico da sempre temuto e osteggiato.

Sono contento

Un blues sospirato in dodici battute
Dodici i battiti di passione per una diversa stagione
Improvvisazione di pause incerte follemente da vivere
Note lunghe per arrivare alla fine dell'assolo.

Sono contento

Liberato dalla tua assenza
Finalmente libero dalla tua presenza.

 

Incompiuta
 
Scampoli di un tempo tiranno che dopo una lunga corsa stà per raggiungere la gelida meta. Brandelli infetti e contaminati di antica memoria ripercorrono immagini di finto ordine mondriano. Luci e ombre del varietà,un palcoscenico della vita mai vissuta. Fragilità dei nostri corpi acquosi Un lui, una lei, due rette all'infinito,castelli di carta pronti a sgretolarsi al primo leggero soffio di una piuma. Rabbia, lontana compagna di viaggio, ora sopita in dicotomiche visioni. Allucinazioni per un sogno mal digerito e psichedelici risvegli da un sonno mai consumato. Morte Sovrana, ti aspetto, pescivendola di un mercatino di corpi putrefatti Impotenza per non poter essere ma sentirsi eterni

 

Nuove poesie
 


La vita accade

Il tempo dissolve la fretta di dimenticarti
Nuovi attimi 
Embrioni di attese emozioni 
Sbocciano improvvisi 
Petali dai misteriosi colori 
Di te mi rimarrà l'odore 
Sapore di antiche guerre in terre lontane 
Oblio per un paesaggio d'amore 
L'illusione di un languido blues ritrovato 
in una vecchia soffitta 

Ed intanto... 
la vita accade 
Scena muta di parole sole 
Un palcoscenico sordo illuminato dalla cecità di 
Pensieri posticci 

Sempre uguali 
Sempre gli stessi 
Sempre Noi


Passeggeri

Una macchina ed il passeggero 
Tergicristalli salutano una giornata piovosa 
La discussione si fa fitta come chicchi di grandine 
Sale d'intensità con la minaccia di un tuono 
Il fulmine della parola colpisce il bersaglio 
Il passeggero improvvisamente scende 
Lo specchietto allontana una figura 
Ora è un puntino 
Svanisce nel nulla di tutte le cose


Momenti

Aspetta 
Scivola dentro te 

Lasciati 
Scorrono le dita insinuose 

Immagina 
Solchi di un rio senza fine 

Prendi 
Una fontana ancora asciutta 

Gioca 
Palline in buca, sponde di un biliardo 

Osa 
Nuvole bianche sopra il cielo 

Vieni 
La fontana ora zampilla 

Gusta 
sapori tropicali su pelle bagnata 

Assapora 
Il riposo di un tramonto sul mare placido




Immagina

Immagina di rivedere 

Nuova vetta da scalare 
Antichi rancori gettati nella spazzatura della vita 
Intreccio di sentimenti da confezionare 
Gomitoli di un amore che ora lascia liberi di scegliere 

Immagina di essere rivisto 

Uomo e non più bambino 

Immagina di ritornare 

Indietro 
Come prima 
Un bambino 
Nulla di nuovo 
Nostalgia per un'illusione immaginata

 
 
Scrivici
PROPRIETA' LETTERARIA RISERVATA
  Torna alll'elenco Autori  
Clikka qui per tornare all'elenco