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La Torre dell'orologio
" La costruzione è della fine del 1800. E' a tre piani e poggia su un ampio arco a tLa torre dell'orologioutto sesto attraverso il quale si entra nella parte più antica del paese, cioè le abitazioni nate intorno alla Rocca.

La Rocca
Una minuscola rocca, sovrastante le casupole come altissima torre, fu costruita nel medioevo sullo spuntone di roccia che si ergeva a picco sulla piana dell'odierna piazza P. Sterbini. Ora è distrutta, ma un tempo dominava completamente il paese e gli angusti vicoli dalle finestre dell' annesso piccolo palazzo. Nel luglio del 1158 Gualgano di Sculcola faceva atto di sottomissione alla chiesa e Adriano IV lo nomina feudatario del paese. Il feudo rimase alla famiglia fino al 1270 quando, con un testamento Corrado della Sculcola lasciava parte del territorio al monastero delle monache di Santa Maria in Viano. Queste, nel febbraio del 1300 vendettero la loro parte a Pietro Caetani che aveva comprato l'altra parte del paese da Adinolfo di Supino sicchè Bonifacio VIII potè assegnare il feudo a questo suo nipote. I Caetani rimasero signori di Sgurgola per due secoli come comprovato da documenti datati al 1484, anno in cui subentrarono i Colonna.

Piazza dell'Arringo (chiesa dell'Arringo)
Nella piazza sorgeva la chiesetta dell'Arringo risalente al XIII secolo; demolita nel 1928 di essa rimane un affresco sulla parete sinistra che rappresenta la figura di San Sebastiano sulla destra, la figura del Crocifisso al centro e sulla sinistra quella di un altro santo di cui si ignora il nome. La leggenda vuole che la piazza, anticamente un piazzale fuori dal centro abitato, prenda il nome dall' arringa fatta ai congiurati alla vigilia
dell'attentato del 7 settembre 1303 da Giordano Conti, il quale, in odio a papa Bonifacio VIII che a suo dire
l'aveva spogliato delle sue proprietà in Sgurgola, si era unito a Sciarra Colonna e a Guglielmo di Nogaret, vice cancelliere del re Filippo IV di Francia per catturare e spodestare lo stesso pontefice Benedetto Caetani e per quanto lo riguardava rientrare in possesso del proprio feudo.

Chiesa di Santa Maria Assunta
L'imponente facciata della chiesa di Santa Maria Assunta della metà del 1700, delimita la piazza Pietro Sterbini. Questa facciata è stata interamente rifatta nel 1966 usando mattoni rossi, dell'originale è rimasto l'ampio portale rettangolare fatto con monoliti (grossi blocchi rocciosi tutti di un pezzo) di calcare. L'interno ad una sola navata con otto cappelle laterali ampia volta a botte con dieci lunette, presenta il soffitto affrescato e ai lati lesene (pilastri lievemente sporgenti dal muro con funzione ornamentale) scanalate, sormontate da capitelli (parte superiore della colonna o del pilastro). Nella Pala d'altare (composizione scolpita o dipinta che si pone sull'altare nelle chiese cattoliche) è raffigurata l'Assunzione in cielo della Vergine. Nelle cappelle laterali abbiamo tele con figure di santi.

Torre Campanaria
Dietro la chiesa di Santa Maria Assunta, ma da essa separata e poggiante su un banco di roccia, si trova
l'antico campanile di epoca imprecisata ma verosimilmente risalente al XVI secolo. La parte inferiore, in origine, era una torre medioevale che nella metà del 1700 fu sopraelevata e trasformata in campanile terminante in una cuspide (coronamento di un edificio) piramidale a spigoli smussati (arrotondati, privi dell'angolo vivo). La torre si innalza da un basamento di roccia viva, a massi sporgenti, irregolari e alla cui base si nota ancora il punto di attacco di un' antica chiesa che si crede dedicata a San Sebastiano fuori le mura.

San Giovanni
 La chiesa di San Giovanni Battista si trova nella parte bassa dell'abitato. Originariamente aveva una struttura semi-gotica, ora ha un aspetto barocco. La sua facciata è semplice in forma quadrata coronata da un modesto frontone. L'interno, piccolo, ad una sola navata, con due cappelle laterali, presenta il soffitto interamente decorato e affrescato in quanto rifatto nel 1888. L'ampia abside è affrescata sulla scena del - Battesimo di Cristo - ". (Progetto " Animazione Culturale e Turistica ", Sgurgola-Percorso monumentale, 1990, A.i.b.V.d.S.)

Per ulteriori informazioni si veda:
     Sgurgola nel Medioevo - Storia di un Castello di origini Longobarde
        di Gerum Graziani - Dicembre 2001
     Usi e costumi della vecchia Sgurgola
       
di Menotti Morgia - Estate 1966