" San Nicola è un edificio arroccato su uno sperone roccioso alle pendici della catena dei monti Lepini. La chiesa è da lungo tempo in disuso, della costruzione rimangono solo i muri perimetrali che individuano un' aula rettangolare suddivisa in due campate coperte da crociera di cui rimangono solo le imposte. La chiesetta risale al XIII secolo, di singolare la costruzione presenta le tracce evidenti di un ambiente sottostante il livello del pavimento dell' aula principale che occupa, interamente, l' area della campata anche esso coperto a crociera. Quest' ambiente, cripta o forse chiesa inferiore, è fornito di un piccolo ingresso indipendente sul lato destro in diretta comunicazione con la fonte di acqua sorgiva. Sulla parete frontale c' è un portale sormontato da una lunetta che in passato doveva recare qualche affresco ". (Progetto " Animazione Culturale e Turistica ", Sgurgola-Percorso monumentale, 1990, A.i.b.V.d.S.)
Ipotesi
e... ricordi!
La scelta del luogo dove costruire il monastero fu sicuramente oggetto di
attenti studi da parte dei monaci e le risorse idriche rappresentarono il
problema principale da affrontare. Questo fu risolto grazie alla presenza di una
sorgente, tuttora esistente, che si origina da una grotta vicina al monastero. L'unico inconveniente era rappresentato dalla periodicità della
sorgente. Infatti ancora oggi l' acqua di San Nicola "sbocca" soltanto
dopo le copiose piogge autunnali. Molto probabilmente i monaci, per avere
acqua sempre a disposizione, cercarono di " imbottigliarla "
all'interno della grotta... e forse ci riuscirono! Quando e chi ci riuscì non
lo sappiamo però è certo che all'imbocco della grotta ancora si notano i resti
di un muretto che, probabilmente, serviva ad arginare il flusso dell' acqua. Per i
più coraggiosi è il fondo della grotta a riservare sorprese. Alla base
di quella che dovrebbe essere la fine della grotta si nota infatti un tubo
avente funzioni (...forse) simili a quelle di un rubinetto. La domanda,
obbligatoria, fu: cosa c' è oltre il muro? Passò molto tempo prima di
riuscire ad oltrepassare quel muro, ma... ci siamo riusciti! E poi? Cosa è
successo... Niente. La grotta continua in leggera discesa per 5-6 metri
diventando sempre più angusta, dopodichè inizia l' acqua..., solo per esperti!
Sarebbe bello però poter continuare l'esplorazione...
Per ulteriori informazioni si veda:
Sgurgola nel Medioevo
- Storia di un Castello di origini Longobarde
di Gerum Graziani
- Dicembre 2001
Usi e costumi della vecchia Sgurgola
di Menotti Morgia - Estate 1966