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FRENIS  zero 

Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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 Frenis Zero  Publisher

       QUALE STRANIERO? 

 

 

 

 di Laura Curone e Marco Francesconi 

 



 

Laura Curone è ostetrica e psicologa e si occupa presso l'Ospedale "Broni Stradella" (PV) del Percorso Nacita dal 2009 ad oggi.Tale Percorso, che ha lo scopo di sostenere e accompagnare le donne in tutto il processo generativo, affonda le radici nei risultati della ricerca Progetto di Accompagnamento alla nascita effettuata dal 2004 al 2007 presso la struttura ospedaliera di Broni, con la quale si è esplorata, attraverso il materiale prodotto da 512 donne, ‘l’atmosfera materna’ che si instaura nel periodo della gravidanza e determina eventi mentali e trasformazioni nei processi di organizzazione del Sé.

 

Marco Francesconi è psichiatra e neurologo, e docente di Psicologia Dinamica presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Pavia.

            

 

 

  

   

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

Edizioni "Frenis Zero"

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EDIZIONI FRENIS ZERO

 

Ultima uscita/New issue:

 

Psychoanalysis, Collective Traumas and Memory Places (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di:               R.D.Hinshelwood                                      Writings by/scritti di: J. Altounian       W. Bohleber  J. Deutsch                        H. Halberstadt-Freud  Y. Gampel           N. Janigro   R.K. Papadopoulos            M. Ritter  S. Varvin  H.-J. Wirth

 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Mediterranean Id-entities

Anno/Year: 2015

Pagine/Pages: 330

ISBN:978-88-97479-09-3

 

 

"L'uomo dietro al lettino" di Gabriele Cassullo

 Prefaced by/prefazione di: Jeremy Holmes                                                         Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2015

Pagine/Pages: 350

ISBN:978-88-97479-07-9

Prezzo/Price: € 29,00

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(per Edizione rilegata- Hardcover clicca qui)

 

"Neuroscience and Psychoanalysis" (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Georg Northoff                                            Writings by/scritti di: D. Mann               A. N. Schore R. Stickgold                   B.A. Van Der Kolk  G. Vaslamatzis  M.P. Walker                                                 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Psicoanalisi e neuroscienze

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 300

ISBN:978-88-97479-06-2

Prezzo/Price: € 49,00

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Vera Schmidt, "Scritti su psicoanalisi infantile ed educazione"

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Alberto Angelini                                             Introduced by/introduzione di: Vlasta Polojaz                                                   Afterword by/post-fazione di: Rita Corsa

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 248

ISBN:978-88-97479-05-5

Prezzo/Price: € 29,00

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Resnik, S. et al.  (a cura di Monica Ferri), "L'ascolto dei sensi e dei luoghi nella relazione terapeutica" 

Writings by:A. Ambrosini, A. Bimbi,  M. Ferri,               G. Gabbriellini,  A. Luperini, S. Resnik,                      S. Rodighiero,  R. Tancredi,  A. Taquini Resnik,       G. Trippi

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 156

ISBN:978-88-97479-04-8 

Prezzo/Price: € 37,00

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Silvio G. Cusin, "Sessualità e conoscenza" 

A cura di/Edited by:  A. Cusin & G. Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 476

ISBN:  978-88-97479-03-1

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione", a cura di G. Leo e G. Riefolo (Editors)

 

A cura di/Edited by:  G. Leo & G. Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 426

ISBN: 978-88-903710-9-7

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Scrittura e memoria", a cura di R. Bolletti (Editor) 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 136

ISBN: 978-88-903710-7-3

Prezzo/Price: € 23,00

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AA.VV., "Lo spazio  velato.   Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., Psychoanalysis and its Borders, a cura di G. Leo (Editor)


Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jimenez, O.F. Kernberg,  S. Resnik.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Borders of Psychoanalysis

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 348

ISBN: 978-88-974790-2-4

Prezzo/Price: € 19,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della negazione", a cura di A. Cusin e G. Leo
Psicoanalisi e luoghi della negazione

Writings by:J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2011 

Pagine/Pages: 400

ISBN: 978-88-903710-4-2

Prezzo/Price: € 38,00

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"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

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"Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 41,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Edizione: 2a

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011

Prezzo/Price: € 34,00

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OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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«Così è stato anche per la psicoanalisi: per lo sviluppo che essa ha avuto e per l’accoglienza che ha trovato, non è stato indifferente che abbia iniziato il suo lavoro ciò che nella vita psichica è più estraneo all’Io, il sintomo. Il sintomo deriva dal rimosso, ne è, per così dire, il rappresentante al cospetto dell’Io; ma il rimosso è per l’Io territorio straniero, territorio straniero interno, così come la realtà consentite l’espressione insolita è territorio straniero esterno.»

Freud S.,1932

1 Cosa, come, dove.

Cosa

Il presente testo nasce dalla rielaborazione delle riflessioni compiute intorno a ciò che è emerso durante la lunga esperienza di lavoro di L.Curone presso un reparto di maternità prima come ostetrica e, successivamente, come psicologa, esperienza che le ha dato modo di vedere avvicendarsi mamme provenienti da molti luoghi di origine, essendo oramai la natalità incrementata in maniera preponderante da bimbi nati da genitori di etnie diverse.

Ci riferiamo, in questo contributo, in particolare alle esperienze di Accompagnamento alla nascita e, successivamente, del Percorso nascita, condotte presso la struttura ospedaliera di Broni-Stradella (vedi infra).

Entrambe le esperienze sono state discusse nell’apposito Seminario, basato sulla lettura dei protocolli, secondo l’estensione del metodo dell’Infant Observation, di cui Laura Curone è esperta.

Come: l’Infant Observation

Si tratta di un metodo formativo ideato nel 1948 da Esther Bick per gli allievi della Tavistock Clinic di Londra; fa parte della didattica del primo biennio formativo, aperto a operatori di vari campi. L’orientamento corrisponde alla filosofia della Tavistock:‘non avere nessuna dottrina’ ma ‘apprendere dall’esperienza’ (Bion, 1962). Nel corso di osservazione, uno spazio specifico è riservato ai seminari di osservazione del lattante. Ciò offre inoltre l’occasione di familiarizzarsi con una attitudine mentale che, se per lo psicoanalista dovrebbe divenire metodologia specifica, si rivela oggi strumento particolarmente prezioso nel contatto con l’esperienza variegata e complessa della migrazione, ovvero quella che Keats chiamò capacità negativa, cioè l’attitudine a reggere i dubbi e a convivere con l’incertezza, espressione che Bion fece sua, declinandola in particolare nel campo delle funzioni fondamentali del pensare.

Dove

L’équipe di cui Laura Curone faceva parte al momento dell’esperienza della quale siamo qui a riferire era composta da ostetriche, puericultrici, infermiere professionali, medici ostetrici-ginecologi, operatori socio assistenziali.

Si sono in tale contesto osservate, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2013, in sala parto e nei giorni di degenza dopo il parto, 60 puerpere del totale delle partorienti che afferivano al reparto di ostetricia di Broni-Stradella (circa 500 donne all’anno); delle donne osservate, il 40% era rappresentato da donne straniere. Le etnie con le quali si è entrati in contatto si sono nel corso degli anni molto modificate; nei primi anni circa il 30% del totale delle donne straniere partorienti era costituito da donne rumene e albanesi, successivamente si è molto ridotta la quota delle donne albanesi, è rimasta invariata quella delle donne rumene, è aumentata la percentuale delle donne del Nord Africa, del Senegal, della Cina e della Thailandia; costoro hanno finito per rappresentare circa il 20% del totale delle donne straniere.

Il Percorso Nascita ha lo scopo fondamentale di sostenere e accompagnare le donne in tutto il percorso generativo. Esso prende spunto dai risultati della ricerca del Progetto di Accompagnamento alla nascita, effettuata dal 2004 al 2007 presso la struttura ospedaliera di Broni-Stradella, con la quale abbiamo potuto analizzare il materiale prodotto da 512 donne, che ha permesso di esplorare ‘l’atmosfera materna’ (Ferrara Mori 2008) che si instaura nel periodo della gravidanza e determina eventi mentali e trasformazioni nei processi di organizzazione del Sé. Tale atmosfera può restare nascosta o mascherata dalle indagini e dai necessari, ma a volte eccessivi, interventi clinici che caratterizzano l'intero periodo della gestazione, proprio mentre è in corso la costruzione della futura relazione madre-bambino.

I risultati della ricerca Accompagnamento alla nascita hanno mostrato come sia fondamentale il bisogno della donna di non sentirsi sola, di viversi come parte essenziale del processo generativo nel quale invece, è, purtroppo, allo stato attuale delle cose, messa prevalentemente ai margini. Tale progetto ha poi mostrato quanto fosse importante avviare un supporto emotivo in funzione nei primissimi momenti della gravidanza e nel primo anno di vita del bimbo. Nel 2009 fu dato pertanto avvio al nuovo progetto Percorso Nascita.

Non possiamo, nello spazio di questo contributo, dare conto delle osservazioni nel loro complesso e nemmeno possiamo addentrarci nelle differenze che abbiamo potuto verificare tra le culture di appartenenza, sia nella donna che nella coppia genitoriale, nel modo di vivere la gravidanza, il parto e il periodo post parto.

Date le ragioni di spazio, ci concentreremo pertanto su una esperienza in particolare, che ci è parsa significativa per mettere in luce un aspetto che a nostro parere non è stato finora sufficientemente esplorato.

2 I protagonisti

Le donne migranti, i loro compagni e i loro figli possono incontrare ostacoli psicologici, sociali e culturali che generalmente ricadono, per quanto è riportato nella letteratura specifica e per quello che abbiamo potuto osservare, nell’espressività comportamentale e/o in quella somatica.

Accade, inoltre, che si producano ripercussioni all’interno delle équipe di lavoro, le quali in alcuni casi possono comportare lacerazioni importanti sia tra i membri dell’équipe sia tra costoro e l’utente, lacerazioni che si possono tradurre in investimenti inadeguati della relazione madre-bambino.

Per quanto abbiamo potuto verificare nel corso dell’esperienza in questione, nel paese di provenienza di molte delle etnie con le quali siamo entrati in contatto, la donna vive la gravidanza e, poi, la maternità circondata da altre donne.

È in tal modo, se primipara, iniziata alla condizione di madre; in ogni caso, anche nelle gravidanze successive, le altre si prendono cura di lei e della sua esperienza: la guidano, le fanno vedere come nutrire il bebè, come massaggiarlo, come portarlo: la preparano a vivere senza timore l’alterità del bambino, la aiutano ad adattarsi a lui e alle sue richieste.

Abbiamo potuto verificare che all’équipe è in qualche modo richiesto di svolgere la stessa funzione gruppale; essa assume nelle aspettative delle donne straniere un ruolo vicario di contenimento rispetto al contesto sociale d’origine.

Dal momento che, come sappiamo, la tipologia delle interazioni madre-bambino si struttura in percorsi specifici, dipendenti dal contesto culturale in cui hanno luogo, la lontananza dal luogo d’origine complica il già difficile compito di divenire madre, introducendo dubbi e mancanze che hanno a che fare con la differenza.

È noto che divenire madre comporta, in ognuna delle eventuali gravidanze, un contatto perturbante con la differenza: la primipara non sarà – per sempre – non madre; ad ogni nuova nascita, la donna sarà madre di un differente bambino, che la renderà differente dalla donna che era.

A fronte di tutto ciò, che si costituisce come la normale e inevitabile ‘realtà’ di ogni gravidanza e parto, nell’esperienza della migrazione tale confronto con l’alterità può venirsi a caratterizzare come contatto con un ulteriore spaesamento, al quale può corrispondere, a ‘bastione’ (Baranger W. e M. 1990), il senso di spaesamento di chi dovrebbe accogliere la partoriente e il suo bebè.

È infatti frequente che gli operatori sanitari sperimentino una intensa difficoltà a comprendere e, soprattutto, ad accettare abitudini e procedure dissimili dalle proprie.

Oltre alle occasioni nelle quali tali abitudini possono cozzare, anche dal punto di vista igienico, con le consuetudini del ‘setting’ della profilassi del parto e del puerperio, non è raro che si creino, comunque, nel complesso confronto tra consuetudini culturali diverse, dolorose difficoltà a intendere il punto di vista dell’altro.

E non è raro che ciò si ripercuota sulla relazione diadica, creando sia sovra che sotto investimenti della madre sul figlio, in un complesso e reciproco scambio transferale e controtransferale tra le parti in gioco. E’ altresì possibile che si venga a cadere in una di quelle dinamiche acutamente studiate da R. Britton, espressione di un “bisogno di accordo assoluto” dove vi sia fallimento della triangolazione psichica e della iniziale capacità di comprensione dell’altro (2003):

“Sembra che la paura di base sia quella di una incomprensione maligna. Con questo termine intendo l’esperienza di essere fraintesi in modo talmente fondamentale e potente da veder annullare la percezione che l’individuo ha di sé e, con essa, la possibilità di darsi un senso. Penso che questa sia la paura di tornare al caos primitivo e che corrisponda al concetto bioniano di terrore senza nome, conseguente al fallimento del contenimento. (…) Quando il desiderio di comprensione si mescola al terrore del fraintendimento, in analisi ci troviamo di fronte ad un insistente e disperato bisogno di accordo e all’annullamento di ogni disaccordo. Sono arrivato alla conclusione che dall’angoscia di incomprensione nasca una regola generale, applicabile in tutte le analisi: il bisogno di accordo è inversamente proporzionale all’aspettativa di comprensione. Quando l’aspettativa di comprensione è alta, la differenza di opinione è tollerabile, quando l’aspettativa è meno alta, la differenza è scarsamente sopportabile; quando non c’è alcuna aspettativa di comprensione, il bisogno di accordo è assoluto.”

Come si può vedere nel brano citato, una fantasia angosciosa di incomprensione maligna può tradursi in una pressione notevole al fine di creare un annullamento del disaccordo in ogni suo aspetto.

Il ‘contenitore assistenziale’ è, come si sa, aduso a contenere le proprie angosce inconsce (connesse agli atti medici – e non solo – del parto e dell’assistenza precoce) attraverso la funzione rassicurante della ripetizione ben padroneggiata dei gesti e della evocazione delle risposte, ma può trovarsi in crisi quando è costretto dall’alterità dell’utenza a viversi come straniero in terra propria.

In tal modo può venirsi a produrre, indipendentemente dalla consapevolezza dei protagonisti coinvolti e dalla loro‘volontà’, la cancellazione di un pensare materno che potrebbe rendere il parto un’esperienza muta e cieca, fuori scena rispetto a un sapere (Vegetti Finzi 1997).

Per la donna, ma anche per i membri dell’équipe, ciò può finire per connotarsi come uno sradicamento da se stessi, incapaci di ridisegnare un nuovo – e ignoto – rapporto con il materno “senza assumere passivamente il repertorio figurale tradizionale ma neppure cadere nella trappola della cancellazione di una così fondamentale dimensione femminile” (Vegetti Finzi 1996). Così, la soggettività femminile, ma anche quella degli operatori, rischia, “consegnandosi passivamente al dominio impersonale e falsamente necessario della tecnica, di delinearsi solo alla luce abbagliante e impersonale della coscienza” (Vegetti Finzi 1996), di precipitare in un agire tutto corporeo e tecnologico che annebbia, per così dire, il necessario contatto con la complessità dell’esperienza dal punto di vista intrapsichico.

Saremmo insomma di fronte al collasso nell’opacità di un agire concreto, che potrebbe far precipitare gravidanza e parto in una maternità tutta corporea, priva di quel grembo psichico (Vegetti Finzi 1990) che solo ne garantisce la profondità.

In caso contrario, la maternità rischia di risolversi in una “replica punto a punto delle sue caratteristiche superficiali” (Francesconi 1997), generando nella partoriente o l’angoscia, nonostante la nascita di un bambino, di non essere una madre vera, o la fantasia di esserlo in quanto lo si può sembrare, situazione simile a quanto Ogden (1989) dice, a proposito di un paziente grave, che si rivolge alla propria madre dicendole “sei proprio come una madre per me”.

Il rischio è di incrementare personalità adesive (al contesto ospitante, ad esempio), o, al contrario, di rinforzare resistenze e opposizioni di sola marca difensiva.  

 

Fine della prima parte - il testo nella sua interezza verrà pubblicato in un prossimo libro delle Edizioni Frenis Zero

 

 

 

 

 

 

 

  Bibliografia

Baranger W. e M., 1990, La situazione psicoanalitica come campo bipersonale, Cortina, Milano

Bick E., 1968, L’esperienza della pelle nelle prime relazioni oggettuali, in BottSpillius E., 1988, a cura di, Melanie Klein e il suo impatto sulla psicoanalisi oggi, Astrolabio, Roma, 1995

Bion W.R., 1962, Apprendere dall’esperienza. Armando, Roma, 1972

Bion W.R., 1967, Analisi degli schizofrenici e metodo psicoanalitico, Armando, Roma, 1970.

Britton R., 2003, Sesso, Morte e Super-Io, Astrolabio, Roma, 2004

Ferrara Mori G., 2008, Un tempo per la maternità interiore, Borla, Roma

Calvino I., 1965, Le cosmicomiche, Einaudi, Torino

Francesconi M., 1994, Sulle peculiarità dell’agire nello stato autistico della mente, Convegno “Agire per non pensare, non crescere, non vivere”, Torino, maggio 1994.

Francesconi M., 1997, Questa metà del cielo. Una passeggiata nel pensare maschile, in Affettività, Sessualità, Identità, A.I.E.S., Trento.

Francesconi M., 2002, Metafora e Psicoanalisi, in Morabito C., 2002, a cura di, La metafora nelle scienze cognitive, McGraw-Hill, Milano, pag. 51-57

Francesconi M., 2012, “Ricordi in cerca di un pensatore. Memoria, trauma e ambiguità”, Rivista Sperimentale di Freniatria, 2/2012 pp.75-98

Freud S., 1932, Introduzione alla Psicoanalisi, lez.31,OSF Vol. XI

Grinberg L., 1976, Teoria dell'identificazione, Loescher, Torino, 1982.

Moro M.R., Neuman D., Real I., 2008, Maternità in esilio; bambini e migrazioni, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2010

Goffman E., 1967, Il rituale dell’interazione, Il Mulino, Bologna, 1988

Lebovici S., 1993, Il neonato, la madre e lo psicanalista:le interazioni precoci, Borla,Roma, 1988

Levi-StraussC., 1967, Razza e storia e altri studi di antropologia, Einaudi, Torino, 1967

Neumann D., 2008, Introduzione. Costruire legame umano, in: Moro M.R., Neuman D., Réal I., 2008, Maternità in esilio, Raffaello Cortina, Milano, 2010.

Ogden T., 1989, Il limite primigenio dell’esperienza, Astrolabio, Roma, 1992.

Vegetti Finzi S., 1990, Il bambino della notte, Mondadori, Milano.

Vegetti Finzi S., 1996, Se noi siamo la terra, Il Saggiatore, Milano.

Vegetti Finzi S., 1997, Volere un figlio, Mondadori, Milano.

Winnicott D.W., 1965, La famiglia e lo sviluppo dell’individuo, Armando, Roma, 1968

 

 

 
 
 
 
   

 

 

 

   
 
 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

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