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Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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 Frenis Zero  Publisher

       "PROCESSI E FONDAMENTI DELL'INCONTRO PSICOANALITICO"

 

 

 

 Recensione della relazione di René Roussillon al convegno "La relazione analitica"(Bologna, 14 febbraio 2015) 

 



 

            

 

 

  

   

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

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Ultima uscita/New issue:

"Neuroscience and Psychoanalysis" (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Georg Northoff                                            Writings by/scritti di: D. Mann               A. N. Schore R. Stickgold                   B.A. Van Der Kolk  G. Vaslamatzis  M.P. Walker                                                 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Psicoanalisi e neuroscienze

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 300

ISBN:978-88-97479-06-2

Prezzo/Price: € 49,00

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Vera Schmidt, "Scritti su psicoanalisi infantile ed educazione"

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Alberto Angelini                                             Introduced by/introduzione di: Vlasta Polojaz                                                   Afterword by/post-fazione di: Rita Corsa

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 248

ISBN:978-88-97479-05-5

Prezzo/Price: € 29,00

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Resnik, S. et al.  (a cura di Monica Ferri), "L'ascolto dei sensi e dei luoghi nella relazione terapeutica" 

Writings by:A. Ambrosini, A. Bimbi,  M. Ferri,               G. Gabbriellini,  A. Luperini, S. Resnik,                      S. Rodighiero,  R. Tancredi,  A. Taquini Resnik,       G. Trippi

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 156

ISBN:978-88-97479-04-8 

Prezzo/Price: € 37,00

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Silvio G. Cusin, "Sessualità e conoscenza" 

A cura di/Edited by:  A. Cusin & G. Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 476

ISBN:  978-88-97479-03-1

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione", a cura di G. Leo e G. Riefolo (Editors)

 

A cura di/Edited by:  G. Leo & G. Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 426

ISBN: 978-88-903710-9-7

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Scrittura e memoria", a cura di R. Bolletti (Editor) 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 136

ISBN: 978-88-903710-7-3

Prezzo/Price: € 23,00

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AA.VV., "Lo spazio  velato.   Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., Psychoanalysis and its Borders, a cura di G. Leo (Editor)


Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jimenez, O.F. Kernberg,  S. Resnik.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Borders of Psychoanalysis

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 348

ISBN: 978-88-974790-2-4

Prezzo/Price: € 19,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della negazione", a cura di A. Cusin e G. Leo
Psicoanalisi e luoghi della negazione

Writings by:J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2011 

Pagine/Pages: 400

ISBN: 978-88-903710-4-2

Prezzo/Price: € 38,00

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"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

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"Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 41,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Edizione: 2a

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011

Prezzo/Price: € 34,00

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OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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L'intervento di René Roussillon ha inaugurato il convegno su "La relazione analitica" che a Bologna dal 14 al 15 febbraio 2015 ha costituito la prima edizione dei "Dialoghi internazionali del Centro Psicoanalitico di Bologna". Il titolo della relazione di Roussillon era "Processi e fondamenti dell'incontro psicoanalitico": di esso daremo una breve sintesi nel seguito.

Roussillon sostiene che per meglio capire il modo in cui l’incontro psicoanalitico è organizzato, è necessario partire da un aspetto del funzionamento psichico del soggetto umano, e in particolare dal rapporto che la vita psiichica intrattiene con se stessa.

Per dirla in modo semplice, la vita psichica sembra essere sottomessa ad un imperativo fondamentale che è il dover integrare ciò a cui essa è confrontata, cioè ciò che possiamo chiamare l’esperienza soggettiva.

L’esperienza soggettiva è l’esperienza umana com’è registrata nella vita psichica, è ciò che colpisce un soggetto singolare e il modo in cui è colpito. Tutto ciò che colpisce un soggetto umano, e quindi tutto ciò che è potenzialmente significativo per lui, è registrato nella memoria umana sotto la forma di una specie di traccia.

Questa traccia rappresenta ciò che Freud ha chiamato varie volte “LA MATERIA PRIMA PSICHICA”: è quella che dovrà essere integrata nella soggettività.

L’integrazione della materia prima psichica non è però un processo evidente, che va da sé, specialmente durante i primi anni di vita, questi ultimi prolungando le proprie particolarità ben al di là della prima infanzia, poiché rappresentano il substrato dell’intera attività psichica posteriore. La difficoltà d’integrazione della materia prima dell’esperienza soggettiva è legata a due delle sue caratteristiche: essa è complessa e in parte inconscia, e ciò le conferisce un aspetto spesso enigmatico per il soggetto che vi si trova confrontato.

1)    Essa è complessa perché composta da dati multipli: è multi-percettivo-sensori-motoria, perché composta da informazioni provenienti da diversi canali della sensorialità e della percezione, anch’essi in parte organizzati dalla motricità. Ma è anche multi-pulsionale e multi-affettiva, soprattutto quando si riferisce alle esperienze soggettive che si confrontano con gli altri soggetti e con gli altri soggetti che investiamo. Infine, nella sua forma originale, essa consiste principalmente in registrazioni di forme e di movimenti che tentano di registrare le caratteristiche dell’incontro del soggetto con gli eventi, è fatta delle registrazioni “interfaccia” tra il soggetto e gli altri soggetti, della forma e del movimento dell’incontro del soggetto con questi ultimi, del modo in cui il soggetto viene influenzato da quell’incontro. Da questo punto di vista essa è “al di sotto” della delimitazione del sé e dell’altro, e presenta le caratteristiche dell’incontro che dipendono tanto da sé che dagli altri. Ecco perché Freud la colloca in quello che egli chiama “l’ES”, per sottolineare che a questo livello il processo è ancora “senza soggetto” definito.

2)    Essa è enigmatica proprio a causa della sua complessità, ma anche del fatto che, nella sua prima forma, essa è “non suscettibile di diventare cosciente” (S. Freud, 1923) e quindi è inconscio.

Dovrà pertanto essere trasformata per diventare cosciente e integrabile. Ma prima di poter essere integrata, deve prima essere “addomesticata” (Freud), e la psiche dovrà garantire il suo “dominio” sul loro impatto. E solo allora e quando le condizioni sono favorevoli, la psiche umana la rimetterà al lavoro per cercare di metabolizzarla, quindi essa rilascerà la sua presa interna per permetterle di essere poco a poco gradualmente “simboleggiata” e padroneggiata dal soggetto, per diventare l’”esperienza di un soggetto”.

LA RICHIESTA DI PSICOANALISI

Quando un soggetto chiede di impegnarsi in una forma di trattamento psicoanalitico, vuol dire che le circostanze della sua vita non gli hanno permesso abbastanza di integrare per bene dei lati della propria “materia prima psichica” rimasti “sofferenti” in lui e da cui ha dovuto difendersi, perché la sconfitta della loro integrazione minaccia il resto della sua organizzazione psichica.

Ma siccome esiste una forma fondamentale di compulsione all’integrazione psichica (la compulsione di ripetizione “al di là del principio di piacere” colta da Freud nel 1920), le esperienze non integrate, rimosse o soppiantate, tenderanno a ritornare alla ricerca di statuto psichico e a creare formazioni psichiche enigmatiche per il soggetto (dei sintomi), e fonti di dispiacere. Esse “chiamano” per chiedere altre opportunità, altre occasioni di essere integrate.

Sono proprio questi dispiaceri, e l’impatto che hanno sulla vita del soggetto, la chiamata che ne consegue, che sono all’origine della richiesta di psicoanalisi.

 

LA “RISPOSTA DELLO PSICOANALISTA”

Quando riceve una tale richiesta, lo psicoanalista deve per prima cosa creare le condizioni della sua accoglienza. Queste ultime sono diverse e sono ai fondamenti della costruzione della “situazione analizzante” specifica della pratica psicoanalitica.

1)    La prima di queste condizioni si riferisce all’organizzazione di un clima di sufficiente sicurezza. In effetti, affinché il soggetto possa sufficientemente rilasciare le proprie difese che è stato costretto a mettere in atto per proteggersi dagli effetti di sconfitta dell’integrazione psichica, è necessario che possa costruirsi una situazione nella quale egli si senta in una sicurezza sufficiente ad accettare il ritorno di ciò che non ha o non ha abbastanza bene integrato e la minaccia che ciò rappresenta per il suo apparato psichico.

Il “setting analitico” offre una parte delle condizioni di questa sicurezza, è organizzato per tentare di massimizzare le opportunità di rilassamento delle difese (il paziente è sdraiato, la situazione offre la calma, la tranquillità, l’analista non giudica, rimane benevolo, la cornice “tiene” e inquadra la situazione…).

Ma la sicurezza non è data unicamente dalle condizioni materiali, vi sono anche delle condizioni relazionali e, al centro di queste, si trova “l’empatia psicoanalitica” (S. Bolognini). Quest’ultima è resa possibile grazie alla sensibilità dello psicoanalista, acquisita durante la propria analisi e durante la propria formazione a quello che succede nella psiche dell’analizzando. Conosciamo oramai abbastanza bene i meccanismi neurobiologici dell’empatia psicoanalitica, in particolare grazie all’individuazione di “neuroni specchio” (Rizzolatti e Gallese) e al di là del “sistema dello stesso” (Georgieff) del funzionamento del cervello. Questi processi cerebrali danno la possibilità al soggetto umano, a condizione che accetti i dati che gli forniscono, di percepire “duplicato” ciò che si verifica nel suo paziente, e in particolare quando quest’ultimo si lascia ridiventare vulnerabile, quando accetta cioè di giocare il gioco della libera associazione “senza difesa”. Quando queste condizioni sono sufficientemente soddisfatte, permettono la diffusione della complessità intrinseca della materia prima psichica che può in questo modo “stemperarsi”, presupposto indispensabile per una sua integrazione graduale.

L’associazione detta “libera” è la regola enunciata in seno alla situazione psicoanalitica, è essa che ne fa una “situazione analizzante” e consiste nel lasciarsi andare al “corso degli eventi psichici” (Freud, 1911), come si presentano alla coscienza, senza cercare di censurarne delle parti nel nome della morale, della logica o delle convenzioni sociali. Quando la regola è sufficientemente rispettata dal paziente, l’ascolto dello psicoanalista può quindi tentare di seguire da vicino come si svolge il filo associativo del soggetto e percepire così i legami tra le diverse associazioni, ma anche le rotture che possono colpirle e che segnalano in questo modo ciò che rimane inconscio in lui. Ma questa regola comporta anche l’esigenza per lo psicoanalista di ascoltare il proprio paziente con il postulato che se due contenuti psichici si susseguono, sono quindi necessariamente collegati. È sicuramente l’aspetto più fondamentale del metodo poiché se l’analizzante associa unicamente “quanto è capace di fare”, l’analista invece deve sempre seguire il filo associativo con il postulato del legame tra le associazioni.

 

IL TRANSFERT E LA SUA RIMESSA IN GIOCO E IN SENSO

 

Quando le difese si distendono, le tracce della materia prima psichica mal o per nulla integrata sono riattivate e vengono ad “immischiarsi nella conversazione” (Freud), producendo quello che chiamiamo il transfert: “spostamento (degli affetti e rappresentazioni) della situazione storica sulla situazione attuale” (Freud, 1914).

È quindi l’occasione per ciò che non ha potuto sufficientemente mettersi in scena storicamente per essere pienamente integrato, di trovare un’arena per poter essere di nuovo recitato e, grazie sia al dispiegamento in seno al processo psicoanalitico sia agli interventi dello psicoanalista, ricevere un esito diverso dal precedente.

La materia prima psichica è enigmatica e non subito afferrabile nella sua prima forma: per poter “diventare cosciente” ed essere appropriabile da parte dell’analizzante, essa ha bisogno di essere identificata e riflessa da un altro soggetto capace di condividerne le componenti affettive e di capirne il senso e la posta in gioco sia storici che attuali. La simbolizzazione dell'esperienza, vale a dire la sua rappresentazione vissuta come tale, suppone questa condivisione empatica e la sua attuazione di senso accettabile per il soggetto; queste sono le condizioni che la rendono psichicamente integrabile anche se il soggetto non ha una piena consapevolezza dell’insieme della posta in gioco che essa implica – una parte rimane sicuramente incosciente e rilancia i processi della vita psichica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
   

 

 

 

   
 
 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

Responsabile Editoriale : Giuseppe Leo

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