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Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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 Frenis Zero  Publisher

       UN RICORDO DI HAROLD SEARLES

 

 

 

 di Robert M. Young

 



Harold Searles si è spento il 18 novembre 2015. Per ricordarlo pubblichiamo il testo di una conferenza tenuta da Robert Maxwell Young il 28 marzo 2000 alla Tavistock Clinic di Londra. La traduzione in italiano è di Giuseppe Leo. Si ringrazia sentitamente l'autore per aver concesso il permesso alla traduzione e pubblicazione su Frenis Zero.

            

 

 

  

   

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

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EDIZIONI FRENIS ZERO

 

Ultima uscita/New issue:

 

Psychoanalysis, Collective Traumas and Memory Places (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di:               R.D.Hinshelwood                                      Writings by/scritti di: J. Altounian       W. Bohleber  J. Deutsch                        H. Halberstadt-Freud  Y. Gampel           N. Janigro   R.K. Papadopoulos            M. Ritter  S. Varvin  H.-J. Wirth

 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Mediterranean Id-entities

Anno/Year: 2015

Pagine/Pages: 330

ISBN:978-88-97479-09-3

 

 

"L'uomo dietro al lettino" di Gabriele Cassullo

 Prefaced by/prefazione di: Jeremy Holmes                                                         Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2015

Pagine/Pages: 350

ISBN:978-88-97479-07-9

Prezzo/Price: € 29,00

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(per Edizione rilegata- Hardcover clicca qui)

 

"Neuroscience and Psychoanalysis" (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Georg Northoff                                            Writings by/scritti di: D. Mann               A. N. Schore R. Stickgold                   B.A. Van Der Kolk  G. Vaslamatzis  M.P. Walker                                                 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Psicoanalisi e neuroscienze

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 300

ISBN:978-88-97479-06-2

Prezzo/Price: € 49,00

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Vera Schmidt, "Scritti su psicoanalisi infantile ed educazione"

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Alberto Angelini                                             Introduced by/introduzione di: Vlasta Polojaz                                                   Afterword by/post-fazione di: Rita Corsa

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 248

ISBN:978-88-97479-05-5

Prezzo/Price: € 29,00

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Resnik, S. et al.  (a cura di Monica Ferri), "L'ascolto dei sensi e dei luoghi nella relazione terapeutica" 

Writings by:A. Ambrosini, A. Bimbi,  M. Ferri,               G. Gabbriellini,  A. Luperini, S. Resnik,                      S. Rodighiero,  R. Tancredi,  A. Taquini Resnik,       G. Trippi

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 156

ISBN:978-88-97479-04-8 

Prezzo/Price: € 37,00

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Silvio G. Cusin, "Sessualità e conoscenza" 

A cura di/Edited by:  A. Cusin & G. Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 476

ISBN:  978-88-97479-03-1

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione", a cura di G. Leo e G. Riefolo (Editors)

 

A cura di/Edited by:  G. Leo & G. Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 426

ISBN: 978-88-903710-9-7

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Scrittura e memoria", a cura di R. Bolletti (Editor) 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 136

ISBN: 978-88-903710-7-3

Prezzo/Price: € 23,00

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AA.VV., "Lo spazio  velato.   Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., Psychoanalysis and its Borders, a cura di G. Leo (Editor)


Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jimenez, O.F. Kernberg,  S. Resnik.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Borders of Psychoanalysis

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 348

ISBN: 978-88-974790-2-4

Prezzo/Price: € 19,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della negazione", a cura di A. Cusin e G. Leo
Psicoanalisi e luoghi della negazione

Writings by:J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2011 

Pagine/Pages: 400

ISBN: 978-88-903710-4-2

Prezzo/Price: € 38,00

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"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

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"Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 41,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Edizione: 2a

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011

Prezzo/Price: € 34,00

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OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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Non dimenticherò mai  quando udii la prima volta il nome di Harold Searles. Ero in un gruppo di studio con dei colleghi molti anni fa e Karl Figlio fece riferimento ad un articolo dal titolo accattivante: "Il paziente come terapeuta del suo analista". Egli ne parlò come se si trattasse di un suo amico speciale, con un'aria di riservatezza come se si potesse guardare dentro le mani messe a coppa di qualcuno e  provare invidia e curiosità. Lo lessi alla prima occasione, e riconobbi immediatamente perché Karl si fosse comportato così. Il saggio - lungo ottanta pagine - porta alla luce cose che si sapevano, ma che non si sapeva di sapere o che qualcun altro sapesse, qualcosa che è caratteristico degli scritti di Searles. In questo caso era proprio quanto di più interattivo fosse possibile l'interazione tra paziente e terapeuta fino al punto da essere costitutivamente reciproca. Esso enfatizza anche quanto il paziente entra in gioco e contribuisce alla relazione e, come evidenziato nel titolo, quanto essere un paziente è motivato dal voler curare ferite dei propri oggetti interni - in genere riferiti ai propri genitori, di cui il terapeuta è un sostituto. Egli ritiene che questo impulso sia basilare nel nostro essere umani. Melanie Klein e Hannah Segal affermarono che la riparazione si trova al centro dell'impulso creativo nell'arte e nella cultura. Searles trova l'impulso a curare al centro della relazione terapeutica. Egli scrive:

 

<<Sto qui suggerendo non semplicemente che il paziente voglia dare terapia allo stesso modo in cui la vuole ricevere... la mia ipotesi ha a che fare con qualcosa di gran lunga più fondamentale di ciò. Sto ipotizzando che il paziente è malato in quanto, e nella misura in cui, i suoi sforzi terapeutici sono stati soggetti a tali vicissitudini che sono diventati straordinariamente intensi, frustrati in quanto a soddisfacimento o addirittura a riconoscimento, e perciò misti a intense ed esorbitanti componenti di odio, invidia e competitività. Essi sono stati perciò soggetti (o anche,  sin dalle prime manifestazioni di consapevolezza, mantenuti sotto) alla rimozione. In termini transferali, la malattia del paziente è espressione del suo tentativo inconscio di curare il [terapeuta]>> (Searles, 1979, pp.380-381).

 

Centrale nel suo pensiero è l'idea che il processo terapeutico al lavoro tra paziente e terapeuta 'è reciproco e bidirezionale' (p.428). In particolare, presta grande attenzione, lungo tutti i suoi scritti e più di ogni altro autore, al grado in cui il terapeuta è emotivamente coinvolto ed a rischio nella relazione terapeutica.

C'è un'altra caratteristica di Searles che lo rende ai miei occhi un amico speciale. Egli dà l'impressione di essere sui generis, una persona autenticamente originale, unica, non appartenente a nessuna scuola. Naturalmente non è possibile pensare al di fuori della storia delle idee, e sono sicuro che un giorno qualcuno rintraccerà le radici del suo pensiero, ma io, uno storico professionista delle idee, non conosco dove collocarlo all'interno di una particolare tradizione. Di sicuro, egli nacque in America nel 1918 nei pressi delle "Catskill Mountains", a nord dello stato di New York (una vasta e bella regione, ci sono stato), andò a studiare alla Cornell University, si formò nella "Harvard Medical School", nell'esercito e poi alla "Menninger Clinic" nel Kansas e fu analizzato nell'area di Washington, dove trascorse la sua vita lavorativa - in particolare, quindici anni nel Maryland al "Chesnut Lodge", un ospedale psichiatrico privato per ricchi - dove arrivò nel 1949. Anche Frieda Fromm-Reichmann vi lavorò in quel periodo. Era un'istituzione considerevole, come lo era anche la "Austen Riggs Foundation" nel Massachusetts, nell'offrire un autentico trattamento psicoanalitico a pazienti psicotici. Searles ha ottant'anni, si è ritirato in pensione a Davis, in California. Ha due figli ed una figlia ed è stato sposato con la stessa moglie per circa 60 anni. Sua figlia vive in Inghilterra ed è sposata con uno degli attori della celebre serie televisiva Dr. Who, cosa che in qualche modo sembra una scelta appropriata per la figlia del mio analista anticonformista preferito. Avendo lui come padre deve essersi posto il problema di una scelta difficile da seguire, e Dr. Who mi colpisce come profondamente giusta.

Come ho già detto, definire Searles come "sui generis" risulta essere impreciso in termini storici e di disciplina, ed egli è sempre stato generoso con le sue citazioni di persone con cui si è sentito affine, come ad es. Margaret Little, Heinrich Racker, Donald Winnicott (quest'ultimo ammirava Searles, gli scrisse e lo invitò in Inghilterra. Questa lettera è considerata da Searles il più grande onore che potesse ricevere). Mentre leggevo alcuni dei circa 60 articoli raccolti in libri o la sua monografia sull'ambiente non umano, ci si sente in un'intensa conversazione personale  con lo stesso Searles, non con uno psicologo dell'Io o con un nome di un eponimo, o ancor meno di una scuola. Egli dà l'impressione più di una narratore di storie o di un filosofo informale che si appoggia indietro e dice: <<Mentre ero seduto nella mia stanza di consultazione l'altra settimana mi è successa una cosa straordinaria. Stavo sperimentando il sentimento x, e il mio paziente disse y e, prima che tu lo sapessi, z stava lì proprio tra di noi, e non potevo aver detto assolutamente di chi era il sentimento che c'era stato>>. E' affascinante. Non è facile dire quali sono gli elementi dell'incantesimo, ma ci proverò. Il mio scopo principale è comunque quello di convincere il lettore ad andare agli articoli originali.

Penso che ci siano due aspetti notevolmente originali nel suo lavoro: il fatto che egli attraversi dei confini e il fatto che vada sempre più in profondità. Prima di spiegare in quali modi io penso egli faccia ciò, vorrei fornire qualche elemento di contesto. Winnicott attraversa dei confini col suo concetto di transizionale - oggetti e fenomeni transizionali - i quali, ci dice, non sono né interni né esterni bensì condivisi da entrambi i versanti. Non è che non ci sia alcun confine, ma piuttosto che esso è permeabile, e le cose si muovono attraverso di esso, avanti e indietro, e  vengono condivise in modo che esse sono in entrambi. E' ciò che dice a proposito della speciale copertina dei bambini o dell'orsacchiotto, ed è anche ciò che dice a proposito della cultura, che si tratti di cinema, di teatro o della lettura di un romanzo.  Searles tocca queste stesse cose, ma i due confini che egli chiarisce, secondo me, sono quello tra umano e non umano e quello tra terapeuta e paziente. Per quanto riguarda l'andare in profondità, Klein penetrò nelle profondità primitive e psicotiche dell'inconscio dei pazienti a un punto che non si spinsero né Freud né i successivi freudiani. Infatti, Wilfred Bion diceva, riassumendo il suo lavoro sui gruppi, che le spiegazioni freudiane non erano andate abbastanza lontano. Egli scrisse:

<<Andrei oltre: penso che la posizione centrale nelle dinamiche gruppali sia occupata da meccanismi più primitivi che Melanie Klein ha descritto come peculiari delle posizioni schizo-paranoide e depressiva. In altre parole, credo... che non è semplicemente questione di incompletezza della chiarificazione fornita dalla scoperta di Freud del gruppo famigliare come prototipo di tutti i gruppi, ma del fatto che tale incompletezza tralascia la fonte delle principali pulsioni emozionali del gruppo>> (p.188). <<... avvicinato dal punto di vista dell'angoscia psicotica, associata a fantasie di primitive relazioni oggettuali parziali... i ... fenomeni appaiono avere di gran lunga le caratteristiche di reazioni difensive all'angoscia psicotica, e di non essere tanto in disaccordo con la visione di Freud di qualcosa di aggiuntivo ad esse. Secondo me, è necessario elaborare sia gli stress che riguardano i modelli familiari sia le ancor più primitive angosce di relazioni oggettuali parziali. Infatti, considero queste ultime come contenenti le fonti ultime di ogni comportamento gruppale>>(p.189).

 

Scrivendo della tradizione kleiniana sottolineerei tre temi: la fantasia primitiva, quella psicotica e quella inconscia. Scrivendo di Searles enfatizzerei questi temi per come si manifestano nelle relazioni tra le persone ed il non umano, compresa la natura, e tra il terapeuta ed il paziente, ossia il controtransfert. Searles è stato giustamente chiamato il pensatore più originale  negli Stati Uniti riguardo alla teoria e alla pratica del controtransfert (Hirsch, 1998, p.251). Vale la pena di notare che la Klein era diffidente nei confronti del concetto del controtransfert, temendo, come fece Freud, che il terapeuta avrebbe confuso i suoi conflitti inconsci non elaborati con le proiezioni del paziente. Bion era molto più coraggioso in questo campo, ma non etichettò come controtransfert i propri pensieri sulle sottili intimità della comunicazione inconscia tra paziente e terapeuta. Searles percorre l'intera via e confessa l'esistenza di potenti dimensioni proiettive e ri-proiettive nella relazione transfert-controtransfert e considera il potere di questo legame come l'essenza della relazione terapeutica. Egli sostiene che al centro del processo terapeutico al meglio del suo sviluppo c'è una fase che egli chiama "simbiosi terapeutica", durante la quale è impossibile districare quali sentimenti appartengano a chi dei due. 

(fine della prima parte - to be continued)

 

 

 

 

 

BIBLIOGRAFIA

 

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Civin, Michael (1998) ‘Honouring Harold Searles – Introduction’, Free Assns. 7: 247-49.

______ (1998a) Therapeutic Symbiosis, Concordance and Analytic Transformation’, Free Assns. 7: 260-68.

Grosskurth, Phyllis (1986) Melanie Klein: Her World and Her Work.  Hodder and Stoughton.

Heimann, Paula. (l949-50) 'On Counter-transference', in Heimann (1990), pp. 73-9.

______ (l959-60) 'Counter-transference', in Heimann (1990), pp. 151-60.

Hirsch, Irwin (1998) Analytic Intimacy, Analysability and the Vulnerable Analyst’, Free Assns. 7: 250-59.

Langs, Robert and Searles, Harold F. (1980) Intrapsychic and Interpersonal Dimensions of Treatment: A Clinical Dialogue. Aronson.

Newirth, Joseph (1998) ‘On Identification with the Paternal Subject: from Autism to Therapeutic Symbiosis’, Free Assns. 7: 269-79.

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Selected Papers  N. Y.: International Universities Press.

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______ (1998) ‘Discussion [of papers by Hirsch, Civin and Newirth]’, Free Assns. 7: 280-93.

Young, R. M (1992) ‘The Vicissitudes of Transference and Countertransference: The Work of Harold Searles’, J. Arbours Association, 9: 24-58,; also in Free Assns. (no. 34) 5: 171-195, 1995.

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