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Psicoanalisi applicata alla Medicina, Pedagogia, Sociologia, Letteratura ed Arte

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 Frenis Zero  Publisher

       Recensione del libro "Il male dal prisma del Kulturarbeit. Sull'opera di Nathalie Zaltzman" di Barbara De Rosa

 

 

 

 Recensione di Giuseppe Stanziano

Barbara De Rosa (a cura di), Il male dal prisma del Kulturarbeit. Sull'opera di Nathalie Zaltzman", scritti di J.-J. Barreau, M. Ciambelli, R.C. Colin, B. Defrenet, G. Lévy, L. Schiappoli, M. Sommantico, Franco Angeli, Milano 2014, pp. 128, euro 18.

 



 

            

 

 

  

   

 

Rivista "Frenis Zero" - ISSN: 2037-1853

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"Neuroscience and Psychoanalysis" (English Edition)

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Georg Northoff                                            Writings by/scritti di: D. Mann               A. N. Schore R. Stickgold                   B.A. Van Der Kolk  G. Vaslamatzis  M.P. Walker                                                 Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collection/Collana: Psicoanalisi e neuroscienze

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 300

ISBN:978-88-97479-06-2

Prezzo/Price: € 49,00

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Vera Schmidt, "Scritti su psicoanalisi infantile ed educazione"

Edited by/a cura di: Giuseppe Leo Prefaced by/prefazione di: Alberto Angelini                                             Introduced by/introduzione di: Vlasta Polojaz                                                   Afterword by/post-fazione di: Rita Corsa

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2014

Pagine/Pages: 248

ISBN:978-88-97479-05-5

Prezzo/Price: € 29,00

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Resnik, S. et al.  (a cura di Monica Ferri), "L'ascolto dei sensi e dei luoghi nella relazione terapeutica" 

Writings by:A. Ambrosini, A. Bimbi,  M. Ferri,               G. Gabbriellini,  A. Luperini, S. Resnik,                      S. Rodighiero,  R. Tancredi,  A. Taquini Resnik,       G. Trippi

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della Psicoanalisi

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 156

ISBN:978-88-97479-04-8 

Prezzo/Price: € 37,00

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Silvio G. Cusin, "Sessualità e conoscenza" 

A cura di/Edited by:  A. Cusin & G. Leo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Biografie dell'Inconscio

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 476

ISBN:  978-88-97479-03-1

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della riabilitazione", a cura di G. Leo e G. Riefolo (Editors)

 

A cura di/Edited by:  G. Leo & G. Riefolo

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2013 

Pagine/Pages: 426

ISBN: 978-88-903710-9-7

 Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., "Scrittura e memoria", a cura di R. Bolletti (Editor) 

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, A. Arslan, R. Bolletti, P. De Silvestris, M. Morello, A. Sabatini Scalmati.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Cordoglio e pregiudizio

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 136

ISBN: 978-88-903710-7-3

Prezzo/Price: € 23,00

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AA.VV., "Lo spazio  velato.   Femminile e discorso psicoanalitico"                             a cura di G. Leo e L. Montani (Editors)

Writings by: A. Cusin, J. Kristeva, A. Loncan, S. Marino, B. Massimilla, L. Montani, A. Nunziante Cesaro, S. Parrello, M. Sommantico, G. Stanziano, L. Tarantini, A. Zurolo.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana: Confini della psicoanalisi

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 382

ISBN: 978-88-903710-6-6

Prezzo/Price: € 39,00

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AA.VV., Psychoanalysis and its Borders, a cura di G. Leo (Editor)


Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jimenez, O.F. Kernberg,  S. Resnik.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Borders of Psychoanalysis

Anno/Year: 2012 

Pagine/Pages: 348

ISBN: 978-88-974790-2-4

Prezzo/Price: € 19,00

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AA.VV., "Psicoanalisi e luoghi della negazione", a cura di A. Cusin e G. Leo
Psicoanalisi e luoghi della negazione

Writings by:J. Altounian, S. Amati Sas, M.  e M. Avakian, W.  A. Cusin,  N. Janigro, G. Leo, B. E. Litowitz, S. Resnik, A. Sabatini  Scalmati,  G.  Schneider,  M. Šebek, F. Sironi, L. Tarantini.

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Collana/Collection: Id-entità mediterranee

Anno/Year: 2011 

Pagine/Pages: 400

ISBN: 978-88-903710-4-2

Prezzo/Price: € 38,00

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"The Voyage Out" by Virginia Woolf 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-97479-01-7

Anno/Year: 2011 

Pages: 672

Prezzo/Price: € 25,00

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"Psicologia dell'antisemitismo" di Imre Hermann

Author:Imre Hermann

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero 

ISBN: 978-88-903710-3-5

Anno/Year: 2011

Pages: 158

Prezzo/Price: € 18,00

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"Id-entità mediterranee. Psicoanalisi e luoghi della memoria" a cura di Giuseppe Leo (editor)

Writings by: J. Altounian, S. Amati Sas, M. Avakian, W. Bohleber, M. Breccia, A. Coen, A. Cusin, G. Dana, J. Deutsch, S. Fizzarotti Selvaggi, Y. Gampel, H. Halberstadt-Freud, N. Janigro, R. Kaës, G. Leo, M. Maisetti, F. Mazzei, M. Ritter, C. Trono, S. Varvin e H.-J. Wirth

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

ISBN: 978-88-903710-2-8

Anno/Year: 2010

Pages: 520

Prezzo/Price: € 41,00

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"Vite soffiate. I vinti della psicoanalisi" di Giuseppe Leo 

Editore/Publisher: Edizioni Frenis Zero

Edizione: 2a

ISBN: 978-88-903710-5-9

Anno/Year: 2011

Prezzo/Price: € 34,00

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OTHER BOOKS

"La Psicoanalisi e i suoi confini" edited by Giuseppe Leo

Writings by: J. Altounian, P. Fonagy, G.O. Gabbard, J.S. Grotstein, R.D. Hinshelwood, J.P. Jiménez, O.F. Kernberg, S. Resnik

Editore/Publisher: Astrolabio Ubaldini

ISBN: 978-88-340155-7-5

Anno/Year: 2009

Pages: 224

Prezzo/Price: € 20,00

 

"La Psicoanalisi. Intrecci Paesaggi Confini" 

Edited by S. Fizzarotti Selvaggi, G.Leo.

Writings by: Salomon Resnik, Mauro Mancia, Andreas Giannakoulas, Mario Rossi Monti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Giuseppe Leo.

Publisher: Schena Editore

ISBN 88-8229-567-2

Price: € 15,00

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«Sull’opera di Nathalie Zaltzman»: il sottotitolo del volume esplicita l’intento dei saggi in esso contenuti, ovvero orientare la riflessione alla lezione della psicoanalista francese di recente scomparsa; ma anche partire da lì, dall’esperienza di pensiero e di vita, che una parte degli autori hanno effettivamente condiviso con lei, mettendo a frutto le sue intuizioni cliniche e teoriche di fronte alle questioni dell’attualità. La cifra che lega i contributi teorici proposti è l’idea di un legame indissolubile tra il collettivo e l’individuale, non inteso unicamente come risultato di due dimensioni distinte dell’umano, quanto nei termini di una mutua compenetrazione, che caratterizza la soggettività simultaneamente in riferimento ad una determinazione ontogenetica e ad una acquisizione filogenetica, intessendo lo scambio costante tra la dinamica intrapsichica, le variabili culturali e l’appartenenza alla specie umana. In profonda/forte continuità con l’indicazione freudiana secondo la quale “la psicologia individuale è al tempo stesso, fin dall’inizio, psicologia sociale[1]”, Zaltzman intende il processo analitico come lavoro di civiltà, saldando le questioni della guarigione psicoanalitica al Kulturarbeit. In tal senso scrive in Lo spirito del male: “«Civiltà», nel senso psicoanalitico, designa un processo di elaborazione intrapsichica e trans-individuale dell’esperienza di vita che modifica lo sviluppo individuale e l’evoluzione dell’insieme umano[2]”. Con questi presupposti, punti nevralgici del pensiero di Zaltzman, gli autori impegnati nel convegno dell’aprile 2012 tenuto a Napoli, del quale il volume in oggetto è il felice esito, danno vita ad un dibattito frutto di un confronto produttivo tra psicoanalisti appartenenti al Quatrième Groupe, del quale la stessa Zaltzman era una attiva esponente nonché tra i fondatori, psicoterapeuti e studiosi di psicoanalisi napoletani che da tempo si interrogano sulle forme del disagio attuale nella civiltà. Barbara De Rosa introduce i lavori ricordando la predilezione di Zaltzman per un certo tipo di pazienti difficili che mettono alla prova l’ascolto dell’analista, costringendo ad interrogarsi sui punti oscuri, sordi e muti del processo: gli irriducibili nelle parole di Zaltzman, che sembrano sfidare le forme del figurabile e della parola detta e udita nello spazio di analisi; predilezione che denota un carattere indomito nello spingere la ricerca verso territori disagevoli. Per un verso, una certa “clinica di frontiera” pone questioni radicali nel lavoro analitico, ed in tal senso Ghyslain Lévy propone una riflessione su una qualità “vivificante” del controtransfert in talune situazioni di profondo sradicamento culturale, nel portare testimonianza di una comune appartenenza dell’analista e del paziente al genere umano al di là di esperienze individuali non condivisibili. Per un altro verso, e in questo caso specificamente teorico, il lavoro di Zaltzman sembra percorrere le frontiere del discorso psicoanalitico, in un percorso arduo che problematizza i punti spinosi dell’edificio freudiano. La questione del male è di questa guisa, imponendosi come un “concetto irriducibile”, che non si lascia imbrigliare, ridurre, in formulazioni univoche e pacificate. Anzi, proprio quando si cede ad una ipostatizzazione del male attraverso definizioni nette, totalizzanti, che lo astraggono da un connaturato impasto con la condizione umana, “lo spirito del male viene risucchiato e si rende invisibile” (p. 92), scrive Zaltzman in una delle pagine più riuscite del suo testo del 2007. Robert C. Colin ricorda la dimensione strutturante del male, che non è soltanto baratro della civiltà ma pungolo, ispirazione e fermento, parte ineludibile del processo di umanizzazione al punto da poter essere considerato un marcatore della condizione umana. A tal proposito Zaltzman riflette sul mito fondatore di Adamo ed Eva che, ispirati da Satana, accedono alla condizione di esseri sessuati ed umani: il male come tensione alla conoscenza, accesso alla differenza e alla dialettica. Il rischio intravisto è proprio nello smarrire una dialettica vitalizzante, fonte del dinamismo, insieme psichico e culturale, capace di riconoscere la differenza. La barbarie, pertanto, mina la civiltà quando una pretesa idealizzante spinge ad espellere il negativo che risiede in essa, a considerarlo inumano: effetti di una scissione che sterilizza il lavoro di civiltà. “Rendere le aporie produttive”, scrive Jean-Jacques Barreau, sostenendo la necessità di pensare unitamente all’enigma del male, “la diversità, l’eterogeneo, il discontinuo, l’indecidibile”, che appaiono come possibili antidoti ad una tensione omologante che si situa sotto l’insegna di un Eros totalizzante. La barbarie, allora, si inscrive in questa espansione narcisistica di Eros dal potere mortifero, bramosa di annullare l’alterità, vampirizzando e impossessandosi dell’oggetto/altro da sé. Di fronte ai pericoli di un’economia narcisistica votata alla distruttività, Mariella Ciambelli si chiede quanto l’altro da annientare incontri il femminile, mettendo in gioco la primaria differenza dei sessi, cifra ineludibile della necessaria alterità su cui si edifica lo psichismo; un femminile che segna una cesura  nell'omogeneo e taglia le continuità, destando un rifiuto che Freud ipotizza essere radicato nel profondo della psiche.    

In termini metapsicologici la questione del male, interseca quelle del dualismo pulsionale, non situandosi dalla parte di Thanatos, come semplicisticamente potrebbe apparire, ma come evidenzia Lucia Schiappoli, manifestando il suo portato malefico quando la dinamica di legame e slegame non è al servizio della differenza. Jean-Jacques Barreau sottolinea la non riducibilità del male all’economia pulsionale, in quanto esso implica un giudizio morale, una connotazione di valore. In questa accezione, il pensiero di Zaltzman dischiude per la psicoanalisi un orizzonte etico in cui rivendicare la necessità dell’impegno, di un lavoro trasformativo possibile e incessante del quoziente di barbarie al cuore della soggettività e della civiltà. Se Thanatos non è il male, la pulsione di morte preserva un potere salvifico nell’agire da slegame in situazioni in cui Eros spinge alla massificazione, ad un amalgama in cui le differenze scompaiono e con esse il soggetto stesso. Zaltzman riprende l’intuizione freudiana di collocare la pulsione di morte dalla parte dell’autoconservazione e formula la sua concezione di una pulsione anarchica, corrente di Thanatos, che spinge all’individuazione in quanto resistenza attiva al potere agglutinante di un Eros dagli effetti patogeni di marca narcisistica. A questo proposito, Massimiliano Sommantico riprende le riflessioni di Andrè Green[3] su un narcisismo di vita e di morte, indicando al di là dei punti di divergenza con la psicoanalista francese, gli elementi di continuità, ovvero la comune indicazione di una pulsione di morte che spinge alla cancellazione delle tracce dell’oggetto e dell’investimento su esso: il vuoto, il negativo, si configurano come effetti di una tensione alla disoggettualizzazione. Di fronte a questi esiti nefasti, la possibilità di attivare un lavoro di simbolizzazione, ovvero di pensare, raffigurare, immaginare e sentire qualcosa, dischiude le risorse di quei processi terziari che Green ipotizza a partire dalle esplorazioni winnicottiane sugli spazi transizionali e qui, in maniera particolarmente pregnante, il lavoro della Kultur manifesta il suo potenziale trasformativo.

Bernard Defrenet riflette sul concetto di barbarie inteso come “sfascio delle pratiche simboliche e del linguaggio”, e che determina un processo di de-soggettivazione in un’accezione, al contempo, individuale e collettiva. In tale deriva identitaria, alcune organizzazione criminali possono assumere una funzione di collante, costituendo “un narcisismo di sopravvivenza” sotto l’egida di una morte violenta agita, subita, esibita come contrassegno di appartenenza. Le Mara, gruppi di giovani sudamericani organizzati in bande criminali dalla struttura tentacolare, appaiono affini ad una “neoformazione sociale” che, nelle riflessioni di Zaltzman, implica una regressione di civiltà dal carattere narcisistico, facendo apparire sulla scena un’orda intrisa di un odio senza ambivalenza. L’originalità della posizione zaltzmaniana sta, in particolare, nell’interpretare questa configurazione collettiva sì nel segno di una regressione, ma che produce qualcosa di nuovo e di inedito, conferendo alla dinamica tra il prima e il dopo, tra l’ontogenesi e la filogenesi, tra l’acquisito e l’ancestrale, maggiore produttività e un’apertura trasformativa: “La regressione non è l’emersione di una pre-storia; produce l’apparizione di una post-storia, se non addirittura la creazione di elementi inconsci che non avevano mai preso corpo prima”[4].

Di fronte allo scandalo del male come connaturato alla condizione umana, residuo inalienabile, intima barbarie, il Kulturarbeit si configura come opera di riappropriazione e di intelligibilità. Tuttavia, tale lavoro non rimanda alla prospettiva di un ampliamento di conoscenza, che in un’accezione lineare e progressiva renderebbe l’umano sempre più umano; Zaltzman reclama piuttosto “una nuova esigenza di intelligibilità: l’intelligibilità possibile di ciò che agisce l’umano a sua insaputa”[5] e che permane come dimensione di possibilità; un male in quanto spirito, appunto, che è spettro, presagio ma anche “dimensione della vita psichica che tende continuamente ad eclissarsi” [6].           



[1] S. Freud (1921), Psicologia delle masse e analisi dell’Io, O.S.F., 9, p. 261.

[2] N. Zaltzman (2007), Lo spirito del male, Borla, Roma, 2011.

[3] A. Green (1983) Narcisismo di vita, narcisismo di morte, Borla, Roma, 1992.

 

[4] N. Zaltzman (2007), Lo spirito del male, Borla, Roma, 2011, p. 46.

[5] N. Zaltzman, ib., p. 80.

[6] B. De Rosa (2011), Il Kulturarbeit di fronte al male estremo, Introduzione all’edizione italiana, in N. Zaltzman “Lo spirito del Male”, Borla, Roma, p. 23.

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
   

 

 

 

   
 
 

 

 

 

 

 

 

         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
   
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

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