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1) James Jacobs (with Coleen Friel and Robert Radick), Gotham Unbound. How New York City was Liberated from the Grip of Organized Crime, New York University Press, New York 1999, pp. VIII+327, $ 29,95.

A proposito degli Stati Uniti le cronache si sono soffermate spesso sulla Tolleranza zero del sindaco Giuliani, ma non hanno preso in considerazione un aspetto che getta luce sulla vicenda di questa città passata in pochi anni da campione di un certo tipico specifico di criminalità all'americana a campione di una maniera tutta americana di reagire alla criminalità. Dieci anni fa, nel 1989, venivano commessi a New York 1905 omicidi, con un tasso annuo quasi pari a 25 omicidi per 100.000 abitanti e superiore di dieci volte a quello medio italiano. Da allora la città è diventata profondamente diversa.

Alcuni volumi di James Jacobs costituiscono un punto di partenza indispensabile per ragionare adeguatamente sull'argomento. Nel più recente vengono spiegate bene (e per la prima volta in maniera così dettagliata) sia come alcuni settori economici erano stati infiltrati in profondità da Cosa nostra, sia come le iniziative drastiche di Giuliani sono state capaci di sradicare la mala pianta. Particolarmente interessanti i capitoli dedicati alla ripulitura degli ingentissimi interessi criminali nel mercato del pesce, nell'industria della spazzatura, nell'industria delle costruzioni. Su alcuni di questi temi e problemi esistono già testi classici della cultura americana, dal giornalismo investigativo di Peter Maas all'immaginazione sociologica di Daniel Bell; ma, forte anche di ricerche ultradecennali e svolte spesso in collaborazione con le autorità, l'autore riesce a mettere in pieno rilievo una novità storica di assoluto rilievo.

Nell'opera di ripulitura della città, Giuliani e i suoi collaboratori si sono dedicati ad un compito a 360 gradi: hanno colpito durro gli interessi criminali che erano presenti in tutti i settori. Hanno cominciato con Wall Street e hanno continuato con l'avversario più pericoloso: la mafia. La Tolleranza zero non è dunque una politica applicata ai poveracci soltanto, ma il risultato di una filosofia generale. In conclusione di questo lavoro, appare evidente perché Gotham, la mitica città simbolo del vizio, è rinata ad una nuova vita. La New York di oggi appare straordinariamente differente da quella di dieci anni fa, sia alle statistiche sia allo studioso sia al turista. Questo è un giudizio storico che vale indipendentemente dai risultati del prossimo confronto elettorale tra Giulliani e Hillay Clinton.

Su alcuni aspetti di questa filosofia generale l'autore si era soffermato anche in un altro volume (F. Anechiarico - J. B. Jacobs, The Pursuit of Absolute Integrity, The University of Chicago Press, Chicago 1996), assolutamente straordinario sotto un profilo, soprattutto per gli osservatori italiani. Infatti, in Italia le strategie istituzionali contro il crimine sono assai controverse. Quale la strategia migliore? Per quanto tempo? Il punto è che, se non si hanno le idee chiare, non sono sufficienti neanche i decenni: a New York il caso Serpico esplose nel 1967; dopo di allora si sono succeduti interventi a tappeto e senza guardare in faccia nessuno (dai criminali in guanti bianchi di Wall Street ai più infelici abitanti dei ghetti), e una serie infinita di processi, condanne, inchieste, destituzioni, commissioni di indagine, nuove regolamentazioni, nuovi controlli, infine la più agguerrita amministrazione comunale che mai si sia dedicata così anima e corpo contro la corruzione, con il sostegno della società civile che può sfoderare il meglio possibile della opinione pubblica (a cominciare dal New York Times). Eppure dalla lettura del volume di Jacobs nascono interrogativi inquietanti; in particolare: l’inseguimento dell’assoluta integrità può avere forse costi troppo elevati?

Per molti versi le ricerche svolte da James Jacobs sulla esperienza di New York dovrebbero costituire una grande occasione di discussione e di crescita per tutte le persone che si occupano di criminologia, di sociologia, di intervendo politico sul crimine. In America e in tutti i paesi in cui si affronta il crimine organizzato.

L'autore è Direttore del Centro di Ricerca sulla Criminalità e la Giustizia presso la prestigiosissima School of Law della New York University, cioè una delle più ricche e influenti istituzioni culturali americane. Nella sua vasta produzione ci sono anche molti articoli. Tra i più recenti segnaliamo, insieme a Lauryn P. Gouldin, Cosa Nostra: The Final Chapter?, in <<Crime and Justice. A Review of Research>>, vol. 25, 1999, pp. 129-189.

 

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