Editoriali Intelligence Corso di perfezionamento Recensioni Summaries in English Scienze dell'Investigazione Bibliografia commentata Forum Articoli e note

Presentazione della sezione

In un interessante scambio di opinioni, con l'intervento di Beniamino Placido e di altri osservatori, Francesco Alberoni ha sostenuto che la storia della cultura è caratterizzata periodicamente da forme d'arte universali: l'architettura gotica, la pittura rinascimentale, il teatro del Seicento, la musica del Settecento, il melodramma e il romanzo ottocenteschi. Il cinema sarebbe la grande forma d'arte universale del Novecento. La televisione è in ogni paese strettamente legata a temi specifici di quel paese: ognuno ha i prori temi politici, i propri comici, e così via: il villaggio televisivo non è un villaggio globale, ma un insieme di villaggi separati; come in un grande caseggiato in cui tutti si vedono, ma ognuno continua a parlare nel proprio dialetto e occupandosi dei propri problemi. Il cinema, invece, grazie al doppiaggio, attraversa anche le barriere linguisitiche, e a differenza della televisione è opera compiuta, nella quale confluiscono tutte le arti precedenti, dalla musica alla pittura, dal romanzo al teatro.

Molte volte è stato sottolineato che le opere cinematografiche possono essere utilizzate per fini che vanno al di là del puro intrattenimento. Ad esempio, cinema e psicanalisi sono coevi, cinema e inconscio comunicano in molti modi. In The Motion Picture Prescription, Gary Solomon ha sostenuto che il cinema ha considerevoli capacità terapeutiche, in senso stretto. Ad un paziente che si trova nel mezzo di una separazione si può suggerire la visione di Azzeramento Forte e se la separazione coinvolge dolorosamente i figli è da consigliare Kramer contro Kramer; ad un paziente depresso si raccomanda La vita è meravigliosa; un paziente che sta affrontando la perdita di un genitore potrebbe trarre beneficio dalla visione di Sul lago dorato; ad un paziente afflitto da sdoppiamenti della personalità si può consigliare Il dottor Jekyll e gentile signora, nella esilarante versione di Paolo Villaggio; chi si sente insicuro dovrebbe meditare su Forrest Gump; forse Nove settimane e 1/2 potrebbe essere più efficace del viagra. Ovviamente, scegliere un film su consiglio di un esperto e poi parlarne con lo stesso esperto, è il metodo più opportuno. Ma, in generale, il cinema certamente può servire a sdrammatizzare; ad iniziare un viaggio di esplorazione; a sprovincializzare e ad ampliare la nostra visione dei problemi. Attraverso il cinema possiamo sia elevarci al di sopra della quotidianità, sia conoscere meglio la nostra quotidianità.

Varie rassegne bibliografiche sul cinema hanno tentato di offrire un elenco di opere cinematografiche ordinate attraverso schede tematiche. Ad esempio, si apre in questo modo il recente Dizionario dei grandi film, di R. Escobar e L. Paini. In questa sezione ci proponiamo di offrire un elenco di film, ordinati in riferimento ad un tema, che ovviamente non sarà l'unico trattato in quel determinato film, ma è per noi preminente dal punto di vista criminologico. Alcune schede saranno ampie e complesse, altre sintetiche e orientative. Alcune relative a opere recenti, altre a opere datate, ma ancora attuali sotto qualche profilo rilevante. Tutte le schede non firmate sono state preparate da Fabio Blasioli.

 

 

 

Editoriali Intelligence Corso di perfezionamento Recensioni Summaries in English Scienze dell'Investigazione Bibliografia commentata Forum Articoli e note