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La parola umana
ha iniziato ad esistere e a vivere solamente dopo l’invenzione della scrittura;
solo con la scrittura gli uomini hanno iniziato ad esaminare, osservare e riflettere
sui suoni che erano abituati ad emettere e a scambiare con altri uomini.
La scrittura
che, per centinaia di anni è rimasta per lo più inalterata nelle sue
caratteristiche e peculiarità, vede, però, nell’arco di un periodo
relativamente breve, due importantissime rivoluzioni, le quali andranno a stravolgere le strutture portanti del metodo
scrittorio:
RIVOLUZIONE TIPOGRAFICA RIVOLUZIONE DIGITALE
Naturalmente,
sebbene entrambe le rivoluzioni abbiano portato a conseguenze ragguardevoli nel
campo della comunicazione, deve essere evidenziata la peculiare importanza
della seconda rispetto alla prima; la RIVOLUZIONE DIGITALE ha infatti provocato un vero e proprio sconvolgimento
radicale delle forme e metodi scrittori.
Tale
rivoluzione, avvenuta grazie all’introduzione delle tecnologie digitali, è
stata resa possibile dalla nascita di quelle “magic boxes” chiamate
generalmente computers:
1953:
L’IBM commercializza il primo elaboratore di dati.
ANNI ’70: Grazie agli sviluppi della
microelettronica, vi è la commercializzazione capillare dei primi personal
computers.
Da questo momento
in poi inizia una vera e propria rivoluzione nel mondo comunicativo e
scrittorio, rivoluzione che si compone di tre fasi principali.