Chi è Bruno Munari? Picasso (artista) lo definiva "nuovo Leonardo".

Giuseppe Pontiggia (scrittore) ha dichiarato "che la sua arte non può avere specialisti, è il punto di intersezione di più arti, tra cui quella di vivere, di pensare e di giocare".

Umberto Eco (semiologo) ricorda che Munari "lavorava sulla pagina come se accordasse un violino. Era tutta una questione di variazioni minime, millicron in millisecondi, mentre muoveva le sue dita sottili. Lo guardavo incantato, e capivo che non avrei imparato mai".

Tinguely (artista) lo amava definire "suo maestro" mentre sosteneva di "mettere in pratica le idee del macchinismo".

Di sé ha scritto:

All'improvviso senza che nessuno mi avesse avvertito prima, mi trovai
completamente nudo in piena città di Milano, il 24 ottobre 1907.
Mio padre aveva rapporti con le più alte personalità della città essendo stato
cameriere al Gambrinus, il grande Caffè Concerto di piazza della Scala, dove si
riunivano tutte le persone importanti a bere un tamarindo dopo lo spettacolo.
Mia madre, in conseguenza di ciò, si dava delle arie ricamando ventagli.
A sei anni fui deportato a Badia Polesine, bellissimo paese agricolo dove si
coltivavano i bachi da seta e le barbatieloe da zucchero. Il caffè veniva dal Brasile,
a piedi nudi. Sulla piazza del paese, tutta di marmo rosa, si passeggiava a piedi nudi
nelle sere d'estate. Nel caffè niente zucchero. Le vacche erano nel Foro Boario
dove improvvisavano ogni mercoledì (mercato) dei cori, non come alla Scala, ma
con molto impegno.
Dopo le vacche ho avuto rapporti carnali con l'arte e sono tornato a Milano nel
1929 e un giorno di nebbia ho conosciuto un poeta futurista Escodamè che mi fece
il favore di presentarmi a Filippo Tommaso Marinetti e fu così che inventai le
macchine inutili.
E adesso sono ancora qui a Milano dove qualcuno mi chiede se faccio ancora le
macchine inutili oppure se sono parente col corridore (che poi era mio nonno,
mentre lo zio Vittorio faceva il liutaio e il cuoco.
Scusatemi se lascio la parentesi aperta.

Dal libro "Amici della Sincron", 1992 (edizione fuori commercio).

Nome di Bruno Munari costruito graficamente da Munari
Nome di Bruno Munari costruito graficamente da Munari (1987)

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