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La storia


       Il 26 marzo 1993, dinanzi al notaio Vincenzo Vacca, un gruppo di fedeli, insieme al parroco di Santa Barbara, hanno dato vita alla "Confraternita della Misericordia di Sinnai", sodalizio di volontariato avente per scopo la costante affermazione della carità e della fraternità cristiana attraverso la testimonianza delle opere in soccorso dei singoli e della collettività contribuendo alla formazione delle coscienze secondo l'insegnamento del Vangelo e della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
  I soci fondatori si prefiggevano l'obiettivo di colmare alcuni "vuoti" della sanità pubblica rispondendo alle esigenze di primo intervento nelle urgenze del circondario di Sinnai, Settimo e Maracalagonis.
  Concluso il 1° corso di base per soccorritori (per sapere come soccorrere e trasportare un ferito o un malato) acquistata una vecchia ambulanza, si iniziò ad operare con il primo intervento il 14.8.93. la prima ambulanza
  Tanta gente, pensionati, studenti, lavoratori, casalinghe, hanno dato la loro adesione e prestano la propria opera dedicando parte del loro tempo alla comunità, con il desiderio di poter essere utile e poter soccorrere chi ha bisogno di aiuto. Numerosa la presenza dei giovani, che con il loro impegno ed entusiasmo smentiscono chi li definisce "gente senza valori".
  Il principale impegno è il servizio con le ambulanze, ma non è l'unico: ogni anno si organizza un corso per soccorritori aperto anche a chi volesse frequentare per apprendere le tematiche di primo soccorso solo per conoscenza personale. .
  Nel campo spirituale oltre alla formazione seguita dal parroco, ogni anno a novembre si celebra, in cimitero, un ottavario di preghiera per i defunti e ogni primo lunedì del mese nella chiesa di S. Barbara si celebra una S.Messa in suffragio dei soci defunti e di tutti i defunti iscritti alla Fraternità, come soci aggregati.
Clicca per ingrandire   In occasione della Giornata Sociale, che si celebra per l'anniversario della costituzione della Confraternita, alcuni soci attivi vivono il rito della vestizione, consistente nell'indossare la veste storica della Misericordia. La veste è costituita da una tunica nera con un cappuccio, in modo che i soccorritori rimanessero anonimi in pieno spirito di gratuità e i soccorsi non si sentissero in debito. Questo rito sancisce il passaggio a socio effettivo e vuole essere la promessa di praticare le opere della Misericordia, rafforzando il proprio impegno verso gli altri e di dare testimonianza di vita improntata allo stile del Vangelo per la costruzione della Civiltà dell'Amore.
  Oggi l'associazione è viva e motivata ed è un punto di riferimento importante sia per la gente del circondario che per le istituzioni.
  Nella speranza che la Fraternità possa crescere sempre di più, con l'occasione di questo sito si vogliono salutare e ricordare, tutti insieme, i volontari che hanno operato in questi anni e continuano ad operare; tutti coloro che con il loro sostegno morale ed economico hanno permesso di raggiungere questi risultati.

"Iddio ve ne renda merito".

                                                                                           La Confraternita



NOTIZIE STORICHE DELLE MISERICORDIE.

  La data di nascita della Misericordia di Firenze, si legge in un codice scritto nel 1361 e tuttora conservato,risulta essere il 1244: sono sette secoli e mezzo di vita ininterrotta, fino a oggi. E che vita: tra decine di pestilenze, carestie, colera, tifo, febbre spagnola, inondazioni, bombardamenti, per parlare solo delle grandi disgrazie collettive. Ma ci sono sette secoli e mezzo di soccorso anche al singolo, alla famiglia, accorrendo prima a piedi e ora con le ambulanze attrezzate, sempre per onorare l’impegno all’imitazione di Cristo, nel suo atteggiamento verso ogni sofferenza: la misericordia.

  Sempre dagli scritti del 1361 risulta che questa confraternita «fu detta e cominciata per lo beato Messer Santo Pietro Martire dell’Ordine dei predicatori». È questi Pietro da Verona, detto Martire perché assassinato nel 1252 a Barlassina, tra Milano e Como, in un agguato di catari e ghibellini, tipico di quell’epoca fitta di conflitti politico-religiosi a mano armata. E pare che il suo assassino si sia poi convertito, facendosi a sua volta domenicano.
  La Misericordia di Firenze nasce dunque - come moltissime altre associazioni laicali di quei secoli - a seguito di una campagna di predicazione, in un clima di risveglio religioso e di stimolo all’iniziativa dei laici. Da essa prendono poi vita le Fraternite della Misericordia di Toscana e di altre regioni, sicché quella fiorentina, col titolo di "Arciconfraternita", è considerata la madre di tutte le Misericordie d’Italia.

Fratello della Misericordia che trasporta un fratello con la zana
  Altre ancora sono state fondate tra il XVII e il XIX secolo, e oggi hanno aggiunto alle loro tradizionali opere caritative nuove forme di assistenza: la donazione di sangue con i gruppi Fratres, il trattamento di emodialisi, l’emergenza medica, gli interventi per calamità pubbliche in cooperazione con la Protezione civile mediante la Colonna Mobile sanitaria di primo impiego, gli ambulatori, le case di cura e di riposo.
  Il volontariato delle Misericordie si ispira al Vangelo, e il modello dei confratelli resta in ogni caso e circostanza il Buon Samaritano. Così è, si diceva, da sette secoli e mezzo, attraverso il mutare dei tempi e il permanere della sofferenza tra gli uomini. Dai facchini di un tempo si è passati alle équipe mediche, dalla zana agli impianti mobili di soccorso, e lo spirito è sempre quello.
  La Confederazione, sotto il nome di "Federazione", nacque nel 1899 a Pistoia ove si svolse il primo Congresso Nazionale delle Misericordie, cui aderirono 45 Confraternite. In quella occasione fu nominato anche il primo Presidente nazionale nella persona del confratello Cesare Sardi di Lucca che con impegno e dedizione onorò l'incarico per oltre venti anni secondo la linea preannunciata nel suo intervento congressuale. Alla Confederazione venne affidato inoltre il compito di approfondire i problemi di carattere generale del movimento, rendendosene portatrice ed interprete in ogni sede e particolarmente presso i pubblici poteri: Governo e Parlamento. Da allora presero avvio una serie di Congressi Nazionali e la Presidenza confederale instaurò un sistema di frequenti visite presso le singole confraternite erogando inoltre aiuti concreti a quelle maggiormente in difficoltà.
  Nel 1963 viene costituito il Movimento dei FRATRES che opera nel settore della raccolta del sangue.
  Il 14 giugno 1986 circa 10.000 fratelli delle Misericordie italiane vennero ricevuti in udienza dal Santo Padre. Nell'aula "Paolo VI", gremitissima, Giovanni Paolo II tracciò una svolta nella vita del movimento, indicando con chiarezza la via della carità che le Misericordie dovevano far propria: "ecco la consegna che vi affido... siate i promotori e fautori della civiltà dell'amore, siate testimoni infaticabili della cultura della carità". Queste parole costituirono per le Misericordie una vera e propria svolta. L'accorata esortazione del Papa a testimoniare con i servizi di carità l'impegno per la costruzione di un nuovo modello di civiltà basato sulla solidarietà, sulla pace, sulla condivisione, divenne da allora un concreto riferimento per tutto il movimento che si tradusse in una nuova vitalità ed in nuove iniziative.
  Nel novembre 1992 le Misericordie si riunirono, per la prima volta nella loro storia, in Convegno Mondiale a Firenze con la partecipazione di oltre 200 delegati provenienti da tutti i continenti in rappresentanza di circa 40 Paesi. Il frutto più importante del convegno fu l'impegno alla costituzione dell'Unione Europea delle Misericordie che trovò concordi sul progetto i rappresentanti delle Misericordie d'Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Principato di Monaco, Armenia, Bielorussia, Georgia, Lituania, Moldavia, Russia, Ucraina.
  Il 14 novembre 1992 il Papa salutando affettuosamente i fratelli della Misericordia ricordò come "Si può ben dire che in tutti i continenti le Misericordie costituiscono un pacifico esercito di promotori e fautori della civiltà dell'Amore, testimoni infaticabili della cultura della carità".


Per appronfondire:
Confederazione delle Misericordie Misericordiaonline Volontari della Misericordia


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