Maria Paola era una madre che accoglieva i poveri, i bambini dell'oratorio, aveva una attenzione speciale per gli ammalati. Tutti si sentivano amati per il suo modo di accogliere, sia ricchi che poveri. Possiamo ricordare le cene domenicali quando i missionari rientravano dall'evangelizzazione. Era molto bello sapere che, quando si arrivava in comunità, incontravamo Maria Paola che preparava un menu semplice e faceva una grande festa per accogliere tutti. Aveva sempre una attenzione molto grande per ciascuno, una sensibilità talmente grande da intuire ciò di cui ciascuno aveva necessità.    Grigio era il suo cane, amico inseparabile. Una volta Maria Paola si alzò nel cuore della notte e andò a pregare, e, contemplando la natura, parlava con Dio e piangeva. Allora Grigio le corse incontro e, in quel momento, lei senti la presenza di Dio che la consolava.    Un giorno, uno dei primi figli dell'Alleanza, venne a visitare Maria Paola, si chiamava Jorge e aveva un problema mentale. Ringraziava Maria Paola per i buoni investimenti nelle case di accoglienza. Il migliore investimento che fece, disse lui, è quello di costruire le case di accoglienza. Quel giorno cantò molte canzoni per Maria Paola e lei preparò per lui un regalo, una scatola con molti dolci e caramelle, perché a Jorge piaceva molto di darne una a tutti quelli che si avvicinavano a lui.    Prima di salutarla si mise a scherzare dicendo a Maria Paola: “Alla signora, prima di andare in cielo, piace fare delicatezze alle persone”. Di quella notte, disse Maria Paola sorridendo, ricordava la buona visita di Jorge e si ricordò anche commossa dei figli di Alleanza che già erano passati nella nostra casa. Indietro