|
Scultura come espressione tangibile dei sentimenti
La materia come elemento vitale,
il nudo femminile, in forma adolescenziale o matura, come tema più ricorrente nella
produzione dello scultore Antonio Sirtori, conducono la prima e superficiale osservazione
ad una linea scultorea ed espressiva di tradizione classica, stilisticamente valida ma
certamente conosciuta. Per capire I'opera e la poesia di Sirtori, superando I'apparente e solo momentanea ovvietà, è indispensabile scavare nell'animo delI'artista per mettere in evidenza la sua capacità innata e spontanea di esprimere attraverso la materia concetti profondi legati all'essere umano, all'esistenza, agli accadimenti della vita. Sirtori è uno scultore sensibile e discreto, con un estremo senso del pudore che spesso pone un limite all'esternazione verbale dei suoi sentimenti, degli stati d'animo, delle scelte artistiche. Scultore ma soprattutto uomo schivo, egli difficilmente parla delle sue opere, come se la loro creazione costituisca già di per sè un racconto dettagliato dei pensieri più intimi e dei segreti legati al quotidiano lavoro. Dunque le sue opere sono il suo racconto. II percorso artistico di Sirtori si snoda tra la Scuola Serale d'Arte di Monza, la Libera Accademia di Nova e i corsi di nudo dell'Accademia di Brera con Pompeo Borra. Sono tappe sufficienti a costruire un supporto e una conoscenza tecnici capaci di plasmare la materia senza condizionamenti e modelli precostituiti. Sirtori è infatti libero da correnti artistiche più o meno note, il suo lavoro si richiama alla classicità e all' eleganza di una bellezza reale ed espressiva, la sua conoscenza tecnica si esprime immediatamente attraverso la materia, senza ricorsi a bozzetti o stesure preliminari. Così, direttamente dalla materia - sia essa bronzo, creta, terracotta, argento - nascono le figure che palpitano e vibrano sotto i tocchi dell'artista, vivendo subito di una propria autonomia. Dicevamo dei nudi come tema costante nella produzione di Sirtori. Prima sono nudi di bellezza pulita, ancestrale; nudi di fanciulle esuberanti, serene, fiduciose verso una vita che si presenta ricca di promesse e di futuro. Sono quasi sempre ginnaste proiettate in pose artistiche di grande contenuto tecnico ed espressivo, che solo un profondo conoscitore di ginnastica ritmica ed artististica qual è appunto Antonio Sirtori, potrebbe raffigurare. Poi sono nudi racchiusi su se stessi, lisci, levigati e forti, in posture accovacciate, ispiratrici di rifiuto e di difesa al tempo stesso, quasi a volersi proteggere dalle insidie del mondo esterno e dalle negatività proprie di una cosciente realtà. Sono anche nudi di donne provate dalla vita, con volti e corpi scavati, plasmati in modo discontinuo, in una rappresentazione di femminilità sofferta, senza avvenenza nè bellezza canonica. Donne che non sono state risparmiate dagli accadimenti quotidiani. Donne così tanto comuni da apparire poeticamente grandi e uniche nella loro normalità. In contrapposizione, I'artista elabora soggetti femminili opulenti, pensosi ed enigmatici, con il viso ben delineato e proteso verso la luce nell'esternazione di un desiderio di vita serena e duratura anzichè di sopravvivenza forzata. Ed ancora il nudo espresso attraverso la crocefissione; più uomo che Cristo, il soggetto crocefisso è la rappresentazione fedele e spietata di un genere umano che ha accantonato i nobili ideali per arruolarsi al servizio di un'esistenza crudele e violenta, dove la sofferenza è un tema ricorrente della vita. Dell'abilità tecnica di Antonio Sirtori è superfluo raccontare. Basti osservare con la corretta angolazione critica la sua produzione di sculture in argento e in oro. Pezzi unici di piccole figure maschili e femminili, ben modellate nelle loro proporzioni ridotte, molto curate nei particolari miniaturizzati; oppure volti, crocefissi e figure in bassorilievo affidate a catene con maglie costruite e saldate singolarmente come a voler rafforzare un eterno concetto di amore e solidarietà. Tutto è testimonianza dell'eclettismo di un artista che riesce a "raccontare" attraverso le sue opere stati d'animo, sentimenti, ideali e passioni che altrimenti resterebbero sottaciuti in un mutismo intelligente ma pur sempre impenetrabile. |