STORIA DELL’S.K.C.S.

Lo Shotokan Karate Club Sassari nasce nel mese di giugno del 1977 ad opera dei maestri Gavino Scanu e Rita Pintus, allievi del maestro Roberto Girometti che arrivò a Sassari negli anni 70 per motivi di lavoro. Il maestro Girometti trovò ospitalità nel dojo di Judo del maestro Mario Canopoli, il quale gli diede la possibilità di allenarsi al Karate non appena finivano le lezioni di Judo. Si formò in quegli anni il primo gruppo di praticanti che con grande passione e abnegazione si sottoponevano a degli allenamenti stressanti, poichè non avendo dojo proprio dovevano accontentarsi di allenarsi negli orari più strani, overo quelli lasciati liberi dal Judo e quelli dati dal maestro Girometti, il quale lavorando nella zona industriale petrolchimica era soggetto a turni di lavoro, perciò accadeva che chi saltava un allenamento non sapeva quando fosse la lezione successiva. Lo stile praticato era lo Shotokan portato in Italia dal maestro Roberto Fassi in prima battuta e dal Maestro Hiroshi Shirai in seguto alla sua chiamata in Italia proprio per opera del maestro Fassi. Va da se che l’organizzazione territoriale sia degli stage che delle gare e degli esami di grado avveniva sotto l’egida della FESIKA, grande federazione fondata dal maestro Shirai, che vedeva in Sardegna il suo massimo rappresentante nel maestro Giorgio Marras di Cagliari direttore tecnico regionale. Il maestro Shirai instaurò un rapporto, con la Sardegna, di natura affettiva e questo fece si che le sue venute e quindi le lezioni fossero frequenti. Le prime cinture nere frequentarono i corsi per insegnante sia in Sardegna che a Milano c/o l’AKAI in via Bezecca. Diventato istruttore Gavino Scanu, apri il suo dojo a Sassari in via Montello 2, raggruppò il primo corso con i parenti e gli amici che gli diedero una mano per creare quella che negli anni seguenti diventò una delle palestre più rappresentative d’Italia. Il primo consiglio direttivo dell’SKCS fu composto da: Rita Pintus Presidente, Antonio Murgia vice presidente, Amedeo Planetta, Vittorio Becciu, Pietro Saba Consiglieri mentre Gavino Scanu Direttore Tecnico. Nei primi anni si lavorò per creare un gruppo ed una struttura capace di organizzare dalle gare agli stage, alle attività ludiche e socio culturali, come ad esempio il Trofeo Montello, che prese il nome dalla via della palestra, che venno organizzato per dieci anni rappresentando un vero e proprio trampolino di lancio per gli agonisti sia nel Kata che nel Kumitè. Il 15/12/81 l’SKCS nelle persone di : Rita Pintus, Gavino Scanu, Giovanna Scano, Andrea Soddu, si costituì davanti al notaio Mario Faedda, in Associazione Sportiva senza fine di lucro, con lo scopo di diffondere ed organizzare la pratica di attività sportive ginnico atletiche in genere con particolare riguardo alle Arti Marziali e specialmente il Karate quale attività sportiva rivolta all’educazione fisica e morale dell’individuo. Nel 1983 Il Presidente Rita Pintus , per incompatibilità con le cariche tecniche da lei ricoperte, cede la Presidenza al Cav: Giuseppe Deidda che la tiene sino al 2/06/98 data questa del suo decesso, pertanto Rita Pintus essendo vicario riprende la presidenza protempore. Dalla data della sua fondazione l’SKCS è stata affiliata alla FESIKA (Federazione Sportiva Italiana Karate), sino al 1979 anno in cui si sciolse per confluire, con l’altra grande Federazione la FIK, nella nuova federazione FIKDA (Federazione Italiana Karate e Discipline Associate), sotto l’egida della FILPJ allora presieduta la Carlo Zanelli. La FIKDA col passare degli anni aprì ad altre discipline, come il Taekwondo arte Coreana che si accingeva a fare il suo ingresso olimpico come sport dimostrativo, e si trasformò in FIKTEDA (Federazione Italiana Karate Taekwondo e Discipline Affini. Nel 1985 si tenne a Roma l’assemblea nazionale da cui avenne la scissione della FIKTEDA dalla quale andarono via la metà delle Società di Karate e tutte le società di Taekwondo affiliate, che capitanate dal prof. Giuseppe Pellicone e dal dott. Park Sun Jae fondarono la FITAK presieduta da quest’ultimo. La FITAK andò avanti sino a tre anni fa sino a quando si sciolse per essere inglobata dalla FILPJK ( Federazione Italiana Lotta Pesi Judo Karate), come quarto settore e presieduta dal dott. Matteo Pellicone. L’SKCS seguì tutte queste vicissitudini federali rimanendo sempre coerente con quella federazione che aveva a cuore lo sviluppo e la diffusione del Karate. Non trovando più nella FILPJK (soprattutto in campo regionale), quello che aveva perseguito per venticinque anni; col primo gennaio del 2000 prende la decisione di staccarsi dalla Filpjk per passare con la FESIK, federazione questa costituita da maestri storici del karate italiano che hanno voluto, con questo gruppo, creare un presupposto fondamentale per il rilancio del karate inteso come Do (via).