Possiamo definire il gruppo di auto-aiuto come una struttura di piccolo gruppo, a base volontaria, finalizzata al mutuo aiuto ed al raggiungimento di particolari scopi.

Il gruppo di solito è costituito da soggetti portatori di un identico problema o condizione che si uniscono per assicurarsi reciproca assistenza nel soddisfare bisogni comuni, per superare il comune problema di vita, per produrre desiderati cambiamenti personali e sociali.

All’interno del gruppo di auto-aiuto ciascuno svolge almeno due ruoli: quello di erogatore di aiuto e quello di ricevitore di aiuto. Ciascuno, per definizione, deve ricevere aiuto-sostegno e contemporaneamente deve dare aiuto-sostegno.

Ciò che costituisce l’aiuto, infatti, non è altro che una nuova definizione del problema oppure qualche specifica informazione riguardo a soluzioni pratiche apprese dall’esperienza diretta. Non è possibile ricavare questo tipo di informazione né dai libri, né dagli operatori del settore, né dalle istituzioni assistenziali: sono conoscenze troppo specifiche per essere elaborate se non da chi è stato costretto a "distillarle" a poco a poco dalla propria personale situazione e dalle proprie difficoltà; e sarebbe una "sapienza" sprecata se non venisse condivisa informalmente con altri che stanno vivendo un’analoga esperienza.

Chi ha provato ad affrontare un identico problema è più efficace nel porsi come "modello" nei confronti dell’altro e nel coinvolgersi più profondamente nella situazione.