Canto, musica sacra e liturgia


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Ruolo del coro nelle celebrazioni liturgiche

Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione Sacrosanctum Concilium, cap.I §29, afferma:
Anche i ministranti, i lettori, i commentatori e i membri della « schola cantorum » svolgono un vero ministero liturgico.

La scelta dei canti di una liturgia non deve essere quindi effettuata in maniera casuale, o rispondendo esclusivamente a motivazioni estetiche o a preferenze personali: si deve ricercare prima di tutto che i canti si adeguino alle celebrazioni, scegliendoli in base alle Letture proposte dalla Liturgia, curando che anche il popolo (l'Assemblea) partecipi attivamente al canto: non si creda dunque che quelle schole cantorum che ci propongono le varie trasmissioni televisive svolgano un servizio attento e qualificato alla liturgia: l'esibizione (perché di esibizione si tratta) in quelle che sono soltanto prove di bravura non favorisce, anzi, non permette affatto, al coro di svolgere il suo proprio ministero, che è quello di guidare e sostenere il canto dell'Assemblea.
Infatti la solita Costituzione al cap. VI (musica sacra), §114 riporta:

I vescovi e gli altri pastori d'anime curino diligentemente che in ogni azione sacra celebrata con il canto tutta l'assemblea dei fedeli possa partecipare attivamente.

Come scegliere i canti

Ecco come procediamo noi di solito:

Cosa occorre? a) Un po' di tempo, b) un messalino e c) un libretto dei canti parrocchiali (se non c'è, attrezzarsi!). Se a disposizione c'è anche il celebrante, tanto meglio: a lui si potranno chiedere suggerimenti e chiarimenti riguardo allo stile della liturgia e anche per domandargli, ad esempio, se sono necessari canti particolari (Gloria, Acclamazioni varie).

Come procedere? Così:

  1. Ritrovarsi a scegliere i canti mezzora prima dell'inizio della celebrazione sia l'eccezione e mai la regola. Si provveda qualche giorno prima (ci si può anche ritrovare una volta al mese per scegliere i vari canti per tutte le liturgie: noi lo facciamo settimana per settimana, prima delle prove del coro, in modo da poter scegliere insieme).
  2. Si leggano le Letture della liturgia e si tenga presente il clima della celebrazione (ad es. per la S. Messa del Mercoledì delle Ceneri non si scelgano canti di giubilo, di lode... ma semma canti penitenziali; così pure per una S. Messa in cui si celebra un Battesimo, si procuri di non scegliere canti sulla morte)
  3. In base al punto 1. si cominci a fare una lista dei canti conosciuti presenti nel libretto parrocchiale dei canti (a proposito, è indispensabile che la gente lo abbia a disposizione per favorire la partecipazione. Se non è disponibile sarebbe bene attrezzarsi in tal senso). Se poi si è a conoscenza di un canto che si addice particolarmente bene e che non è presente nei libretti... è chiaro che le regole sono fatte per essere qualche volta scavalcate. Attenzione tuttavia che non diventi un'abitudine, caso mai si proceda a una riedizione dei libretti dei canti.
  4. Si proceda quindi ad una cernita più ristretta se c'è bisogno.
  5. Si distribuiscano i canti nei vari momenti della celebrazione (un canto d'offertorio all'Offertorio, un canto di adorazione eucaristica alla Comunione e così via).

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