- Consiglio Pastorale Parrocchiale -
2001 - 2004


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Sintesi del VERBALE della riunione del 24 maggio 2001

La riunione si è aperta alla presenza dei seguenti consiglieri:
Don Piero, Don Domenico, Suor M. Nazarena Sale, A. Coli, A. Taroni, M. Cospito, A. Pascarella, B. Belli, P.G. Bertone, M. Bibbiani, R. Buscemi, P. Davini, L. Giuliani, G. Iarossi, C. Levatesi, I. Marinaro, C. Righi, S. Rossi, C. Brizzi (il seminarista).
Assenti: S. Bargagna e U. Giuliani.

S. Rossi, vicepresidente e con l'incarico di moderatrice, ci invita ad esporre i nostri interventi in maniera sintetica rispettando l'ordine del giorno.
Il vicepresidente M. Bibbiani precede la discussione dell'O.d.G. facendo il resoconto dell'ultima riunione del Consiglio di Vicariato del 23/04/2001, nella quale sono stati trattati argomenti inerenti soprattutto alla ristrutturazione dei vicariati di città e alla proposta del prossimo Piano Pastorale Diocesano (per i dettagli vedi verbale del C.P.V. nella bacheca avvisi della Basilica).
La prossima riunione del Consiglio di Vicariato si svolgerà il giorno 05/06/2001.
A questo proposito Don Piero, citando lo statuto del C.P.P., afferma che i rappresentanti in Vicariato dovrebbero essere i due vice-presidenti, ma ancora non viene dato l'incarico definitivo a qualcuno in particolare.

  1. Il primo punto dell' O.d.G. riguarda l'approvazione dello statuto del C.P.P.; esso viene approvato dopo un breve delucidazione riguardante l'art. 17 dello stesso.

  2. Il secondo punto dell' O.d.G. è l'individuazione delle esigenze e risorse per la programmazione parrocchiale. Don Piero ci informa che attraverso le Benedizioni delle famiglie e i 500 questionari che per adesso gli sono pervenuti, la nostra Comunità è ricca di molte risorse. Nel nostro territorio parrocchiale ci sono tante persone che in futuro potranno collaborare con il parroco e il C.P.P. per l'evangelizzazione, soprattutto sul versante caritativo. Infatti è proprio su questo versante che la nostra Parrocchia denota anche i maggiori disagi.
    C'è quindi urgenza di "educare" queste risorse attraverso vari cammini formativi. I Centri di Ascolto, sorti dalla missione parrocchiale che è appena terminata, sono serviti appunto a fare uscire alcune risorse che vanno sostenute e incrementate anche attraverso la meditazione della Parola di Dio.
    Sul piano caritativo la S. Vincenzo, da vari anni, sta già operando positivamente, ma va aiutata e sostenuta, soprattutto dal lato educativo, aiutando la gente e le famiglie che regolarmente vengono assistite a vivere meglio non solo materialmente. Infatti, oltre ai bisogni economici, in parecchie famiglie della nostra parrocchia ci sono problemi molto gravi come l'alcool, la droga e soprattutto la solitudine; problematiche queste che portano a negare la vita, fin dal suo concepimento.

  3. Al terzo punto dell'O.d.G., collegato strettamente con il precedente, si inizia a discutere sulla formazione delle Commissioni di lavoro pastorale. Ne vengono proposte 3 di cui il Parroco ne espone le finalità:
    1. Commissione Liturgica: per vivere meglio la liturgia domenicale con partecipazione di tutta l'assemblea.
    2. Commissione Catechetica: soprattutto per la partecipazione e il coinvolgimento maggiore dei genitori alla catechesi per l'I.C. dei loro figli.
    3. Commissione Caritativa: come sostegno serio e non assistenziale che tutta la Comunità Cristiana deve dare ai poveri.
    Queste Commissioni dovranno darsi un obbiettivo concreto e ciascuna di esse sarà guidata da due o tre persone del C.P.P. Nei prossimi giorni, ogni persona della Parrocchia potrà iscriversi in una delle 3 liste che sono state affisse in Basilica, nell'apposita bacheca degli avvisi.
    G. Iarossi afferma che bisogna imparare a collaborare anche con gli assistenti sociali del territorio, che conoscono meglio le situazioni e domanda se il parroco seguirà costantemente le commissioni. Don Piero risponde che l'anima di ciascuna commissione è il parroco stesso e quindi assicura che, soprattutto per il primo anno, lui o il vice-parroco cercheranno di essere sempre presenti in ogni riunione di questo tipo.
    M. Cospito, per la Commissione Caritativa, propone la formazione di un "laboratorio" attraverso cui individuare inizialmente pochi casi concreti per poi poter estendere, con il tempo, questo processo di aiuto caritativo all'intero territorio parrocchiale, senza teorizzare, ma concretizzare un lavoro serio che diventi educativo per quelle persone che vi operano e per l'intera Comunità.
    C. Levatesi afferma che lo strumento più importante per capire i bisogni della Parrocchia è la Benedizione e la Visita che il parroco ogni anno fa alle famiglie e quindi si auspica che continui a venire svolta anche per il prossimo anno, inoltre ad approva l'idea del "laboratorio pastorale".
    C. Righi infine propone la nascita anche di un quarto gruppo pastorale: una specie di "gruppo operativo" con la finalità di sostenere ed aiutare tutte le attività di cultura cattolica, ludica e formativa della Parrocchia. L'idea sarebbe quella di creare un "centro studi" per la pastorale, o meglio un gruppo di elaborazione dati per la programmazione e la verifica dell'azione pastorale parrocchiale. A questo gruppo, non ritenuto propriamente come "commissione", potrà collaborarvi poi ogni membro del C.P.P..

    Approvate le tre commissioni più il gruppo operativo, alcuni consiglieri si propongono a farne parte come primi animatori:
    Per la Commissione Catechetica: A. Taroni , S. Rossi, Suor M. Nazarena.
    Per la Commissione Liturgica: L. Giuliani, P.G. Bertone, P. Davini.
    Per la Commissione Caritativa: A. Pascarella, A. Coli, M. Cospito.
    Per il Gruppo Operativo: C. Righi.

    G. Iarossi fa presente che, per quanto riguarda la Commissione Caritativa, se questa non dovesse aver buon riscontro nella Comunità, ogni membro del C.P.P. dovrà sentirsi lui stesso, in prima persona, coinvolto.
    Don Piero afferma che questo è compito proprio della Caritas, la quale, in quanto cuore della pastorale, altro non è che proprio il C.P.P. La Caritas Pastorale e un Consiglio Pastorale hanno la stessa identità, perché di fatto quelli che lavorano ed educano la Comunità alla carità sono, in primo luogo, proprio i membri di un Consiglio Pastorale, che si organizzano all'interno delle varie Commissioni di lavoro che nascono via via. Le tre Commissioni Pastorali, nel momento che diventano educative, sono Caritas.

  4. La riunione termina affrontando le "varie ed eventuali" che si trovano al 4° quarto punto dell' O.d.G. Vengono così ricordati a tutti alcuni appuntamenti e date comunitarie:
    giovedì 31/05/2001: processione della Madonna con partenza dalla Maccatella alle ore 21;
    - sabato 02/06/2001 - ore 16 - : Celebrazione delle Prime Confessioni, e alle ore 21.15, in Cattedrale, la Veglia Diocesana di Pentecoste
    - martedì 12/06/2001: gita dei bambini del catechismo a "Il Cavallino Matto".

La riunione si chiude alle ore: 23 in punto e si aggiorna al 22/06/2001 (alle ore 21.15) nella sala parrocchiale, perché il C.P.P. sente l'esigenza di avere bisogno di far maggior chiarezza a riguardo delle Commissioni Pastorali che stanno nascendo.

Il presente Verbale non è stato ancora approvato dai Consiglieri.
Tutto ciò che non è detto espressamente in questa sintesi scritta si può ritrovare registrato su supporto magnetico, depositato nell'archivio parrocchiale.

La Segretaria (Giuliani Letizia)

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