San Michele Arcangelo

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Quadro di S. Michele di U. Giuliani. Clicca per ingrandire Michele (in ebraico Mikha'el= "chi come Dio?" è il nome che la Bibbia da èper cinque volte al principe delle milizie angeliche (Dan, X, 13,21; XII,1; Gd 9; Apoc. XII, 7); in Dan. XII, 1 appare quale protettore speciale del popolo eletto, per cui egli era già venerato nella Sinagoga. Una tradizione rabbinica gli attribuiva la sepoltura di Mosè.
In Gd 9 è chiamato Arcangelo per antonomasia; fugaci accenni in Apoc. XII, 7 e segg, lo descrivono come capo degli Angelo buoni nella lotta contro Lucifero e gli anltri angeli ribelli.
La chiesa cattolica gli ha riservato fin da tempi antichissimi un culto particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà fino alla fine dei tempi contro le forze del male.
Il suo culto si diffuse presto nelle varie chiese cristiane, dapprima in Oriente, poi in Roma e nell'Italia longobarda.
In età alto-medioevale furono celebri le apparizioni attribuitegli: sul monte Gargano (VI sec.); a Roma, sul Mausole di Adriano (590) poi detto appunto Castel Sant'Angelo; in Normandia (768) sul luogo poi detto Mont-Saint-Michel.
Si può dire che ben pochi santi, nei secoli del Medioevo, hanno goduto di altrettanta popolarità quanto l'Arcangelo Michele: ne sono prova le numerosissime chiese a lui dedicate.
E' invocato a protezione non soltanto dei singoli fedeli, ma di tutta la Chiesa, contro i nemici terreni e infernali. Il suo grido è un grido di guerra contro chiunque presuma di farsi uguale a Dio. La sua ultima, definitiva e vittoriosa battaglia contro Satana avverrà alla fine dei tempi. Lui sarà al nostro fianco nel giorno del Giudizio, e a lui la Chiesa, nella Messa dei defunti, raccomanda le anime avviate verso la "luce santa".
La liturgia ne celebra la festa il 29 settembre, insieme agli altri due arcangeli: Gabriele e Raffaele.

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