INDAGINE SULLA DIFFUSIONE DEL BULLISMO

Anno scolastico 2000/2001

Relazione di sintesi - Proff.ri : Benedetto Vincenzo - Laterza Rossella

Nel corso degli ultimi anni sono stati segnalati, dai docenti e da alcuni genitori di alunni che frequentano la nostra scuola, episodi di bullismo, ovvero di azioni miranti, deliberatamente, a far del male o a danneggiare. Solo alcune volte l'autore degli atti di aggressione è stato individuato, il più delle volte, invece, gli alunni hanno dimostrato reticenza ad accusare il "colpevole", per paura di angherie e di forme di ritorsione maggiori. La prepotenza in età scolare è un fatto da sempre noto e, probabilmente, ciascuno di noi ne è stato vittima; ma, negli ultimi anni, si è evidenziato un incremento ed una diffusione notevoli di queste forme, cosiddette, "minori" di aggressività. Alla base del bullyng, termine con il quale è definito, vi è un comportamento di aggressione o di prevaricazione, espletato dal sopraffattore, dal prepotente, che lo compie ai danni di altri, che loro malgrado assumono il ruolo di vittima. L'aggressione può essere effettuata in varie forme : - fisica : pugni, schiaffi, calci … ; - verbale : insulti, derisione … ; - indiretta : maldicenza, pettegolezzi … . Nella nostra scuola, le prepotenze sono state condotte. Il più delle volte, in modo intimidatorio, tanto che le "vittime" con molta difficoltà e solo per esasperazione hanno rivelato di essere stati oggetto di aggressioni. Abbiamo avviato, quindi, la presente indagine per rilevare l'entità e il grado di diffusione del fenomeno "bullismo" nella nostra scuola, in modo da tenere sotto controllo un aspetto del vissuto preadolescenziale che può nascondere risvolti ben più pesanti che il semplice diverbio tra ragazzi. Sono stati testati 539 alunni così distribuiti : ·

  • 193 di prima ·

  • 180 di seconda ·

  • 166 di terza

 

 

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