Centrale termonucleare

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Fonte di energia : derivati dell' uranio.

Ogni centrale č formata da un reattore protetto da una campana di rivestimento e da un sistema di raffreddamento in cui circola l'acqua presa da un fiume o dal mare. L'energia termica č fornita dalla fissione dei nuclei di atomi di uranio, che ha luogo nel reattore nucleare.
L’uranio-235 č immerso in una sostanza chiamata moderatore. Questa sostanza ha il compito di rallentare la velocitŕ dei neutroni provenienti dalla reazione di fissione e aumentare la probabilitŕ di incontrare altri nuclei e far sě che la reazione continui. Le barre di controllo hanno il compito di controllare la reazione a catena.

L' acqua, riscaldata dal calore prodotto durante la fissione, viene trasformata in vapore . Il vapore mette in funzione una turbina collegata con un alternatore che produce energia elettrica. Il vapore uscito dalla turbina passa in un condensatore dove viene raffreddato e trasformato in acqua. Questa acqua viene inviata al reattore per essere riutilizzata.

Impatto ambientale

Il rischio fondamentale delle centrali termonucleari č connesso alla esistenza dei prodotti di fissione, fortemente radioattivi.
I rischi di inquinamento ambientale derivano dal pericolo di incidenti che si possono verificare in seguito alla fusione del nocciolo nucleare, dove avviene la fissione dell'uranio, e dallo smaltimento delle scorie radiottive, che si generano in seguito al trattamento del combistibile nucleare. Alcuni gravi incidenti hanno fortemente messo in discussione il futuro delle centrali nucleari.

Attualmente nel mondo ci sono circa 400 reattori nucleari in funzione.
In Italia la prima centrale nucleare č entrata in funzione a Latina nel 1963, seguita da quella di Garigliano nel 1964, da quella di Trino Vercellese nel 1965 e da quella di Caorso, nel 1982.
Dopo il referendum del 1987  le centrali nucleari in Italia hanno sospeso la loro attivitŕ.

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