logo.jpg (3471 byte) territorio.jpg (23803 byte)
 

TERRITORIO

CULTURA

ECONOMIA

SOCIETA'

GOVERNO

STORIA

 

HOME



MORFOLOGIA

pakmap.BMP (130358 byte)

 

Il Pakistan è un paese in gran parte arido, dove si registrano punte estreme di temperature e altitudini.
Il territorio comprende una zona montuosa, a nord e a ovest, un’area pianeggiante, corrispondente alla vasta valle del fiume Indo che scorre longitudinalmente da nord est fino al mar Arabico e una regione stepposa, arida e inospitale caratterizzata dall’altopiano del Beluchistan.
Regioni minori sono la fascia costiera lungo le rive del mare Arabico e il deserto del Thar a sud-est, che confina con l'India.
I principali rilievi appartengono alle grandi catene montuose dell’Hindukush (Tirich Mir , 7690 m), del Karakoram (
K2, 8611 m ) e dell’Himalaia (il Nanga Parbat , m.8126).
I terreni pianeggianti vengono irrigati con le acque del fiume Indo e dei suoi affluenti.

 

pianure
 

Comprese prevalentemente nei territori del Sind e del Punjab, le pianure costituiscono circa un terzo del Paese.
Formatasi grazie agli apporti detritici del fiume Indo e dei suoi affluenti, la larga e pianeggiante valle omonima, interessata solo marginalmente dal monsone, dipende quasi esclusivamente dagli ottimi impianti di irrigazione di cui si è dotata subito dopo l’indipendenza la media valle dell’Indo.

Le pianure alluvionali dell’Indo e dei suoi affluenti (Jhelum, Chenab, Ravi, Sutlej e Bias) costituiscono il cuore del Pakistan, dove vive la maggioranza della popolazione e da dove proviene la maggior parte della produzione agricola del paese. Vi si coltivano infatti, oltre a frumento e orzo, sorgo e miglio ( nelle zone più aride) e nel Sind notevole importanza assume il riso. Considerevole, in queste terre, si presenta la produzione di cotone, canna da zucchero e tabacco

 

 

 

 

Rilievi

 

hunza1.jpg (34151 byte)

 

Nella sua parte settentrionale il Pakistan è chiuso tra le alte catene del Karakoram, dell’Hindukush e le estreme propaggini dell’ Himalaia.
Il Karakoram, compreso in gran parte nella regione del Kashmir sotto il controllo pakistano, forma una barriera tra le più elevate della terra. Esplorazioni e ricognizioni del Karakorum furono effettuate fin dagli inizi del secolo XIX cosicchè già nel 1857 il geografo inglese H.Godwin Austen poteva fornire una carta generale della regione. Nel XX secolo le spedizioni si intensificarono, assumendo nel contempo un carattere alpinistico. Tra le spedizioni italiane si ricordano quelle del duca degli Abruzzi (1909) e quella organizzata da A. Desio (1954) che portò alla conquista del K2 da parte di Achille Compagnoni e Lino Lacedelli.

Karakoram Highway

khyber-2.jpg (43771 byte)

La "Karakoram Highway", definita dai pakistani " il miracolo dell’ingegneria del XX secolo " è la strada che collega il Pakistan alla Cina, attraverso il passo del Khunjerab, ricalcando l’antica direttrice della Via della seta che portava nel subcontinente indiano. Circa 1000 chilometri: da Peshawar, la leggendaria "città dei bazar" si punta in direzione nord, verso la verde valle di Swat, che vide fiorire la raffinata civiltà di Gandhara. Da Saidu si raggiunge la valle dell’Indo. Il paesaggio cambia, l’ambiente si fa più arido e desertico e in estate il clima è torrido. Dopo Chilas, dove si trovano alcune incisioni lasciate nei secoli sulle rocce da mercanti, pellegrini e monaci, si abbandona la valle dell’Indo e si segue quella del suo affluente Gilgit che penetra nel Karakoram.

hunza5.jpg (28963 byte)


La Karakoram Highway risale sopra la valle del fiume Hunza punteggiata da una straordinaria serie di oasi ricavate terrazzando minutamente i fianchi della montagna e canalizzando l’acqua dei ghiacciai che incombono sulla strada. L’ultima tappa prima del passo è di grande interesse paesaggistico e si svolge in una selvaggia gola nella quale confluiscono alcuni ghiacciai di cui la strada lambisce la fronte.
Infine, dopo le formalità della dogana pakistana, di Sust si risalgono i tornanti che portano ai 4900 metri del passo Kunjerab e si entra nella regione autonoma dello Xinjiang Uygur.

 Le catene del Karakoram, dell’Hindukush e dell’Himalaia sono la traccia rivelatrice della primordiale zona di collisione tra il subcontinente indiano e l’Asia.

.

Altipiani

balouch.jpg (43592 byte)

L’altopiano del Belucistan , a sud-ovest, è costituito dalle ultime propaggini orientali dell’altopiano iraniano, immensa e desolata distesa di alte terre desertiche o steppose.
Il Beluchistan è estraneo alla regione monsonica che invece investe le restanti aree del paese e che svolge un ruolo così importante per l’agricoltura.
In questa regione il clima è eccezionalmente secco, con precipitazioni che difficilmente superano i 15 cm. l’anno. E’ esposto a venti sempre caldissimi durante l’estate e freddissimi durante l’inverno.
All’interno l’altopiano è caratterizzato da bacini in cui si alternano deserti sabbiosi, steppe, pianure argillose salate che ospitano numerosi laghi pure salati: per es. il bacino di Hamum - i - Mashkel.
Le particolari caratteristiche climatiche e geografiche fanno del Beluchistan uno degli ambienti naturali tra i più inospitali e tra i meno adatti a un insediamento umano duraturo che esista sulla superficie terrestre.
 

Mappa

Pianure
Altipiani
Montagne