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Sindacato Nazionale Autonomo C.R.I.

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COMUNICATO N° 5                                             Roma 16  Marzo 2004

A TUTTI I LAVORATORI

L’Italia dove sta andando?

Sicuramente il periodo che l’Italia sta attraversando è il più amaro e desolante che si sta vivendo da quando è nata la Repubblica fino ad oggi.

I concetti,  che stanno alla base del vivere civile, sono cambiati, così come sono cambiati quelli ispiratori che hanno dato origine alla Repubblica Italiana.

La distorsione dei concetti tanto cari alle antiche democrazie mondiali, ha fatto nascere una schiera di personaggi politici ed un sottobosco di loro galoppini che, ogni giorno che passa, contribuisce ad affondare questo Paese a causa della completa assenza di scrupoli ed al sistema filosofico instaurato che vede attuati i principi per i quali è meglio depredare anzichè operare nell’ottica delle leggi e nel rispetto delle funzioni esercitate.

Così, grazie all’arroganza di coloro i quali si considerano “potenti”, ed amministrano la Cosa Pubblica, si è creata sfiducia nel sistema bancario, in quello industriale e nei servizi. La perversa logica politica  ha raggiunto il risultato di un aumento abnorme della soglia di povertà, consolidando le ricchezze di chi già aveva troppo; se si pensa che questo risultato è ottenuto in un momento in cui la maggior parte dei responsabili della Cosa Pubblica si dichiara osservante dei principi cristiani e del cattolicesimo, lascia moltissimi cittadini e lavoratori alquanto perplessi.

Nel frattempo sono anche cambiati i concetti di DEMOCRAZIA – DITTATURA -TOTALITARISMO.

La Democrazia reale, una volta riguardava quei popoli che fondavano la forma di Governo su una visione ugualitaria dei rapporti sociali, dei diritti civili e politici, sempre salvaguardando la separazione dei poteri.

La Dittatura, invece, è una situazione data dall’accentramento, in via straordinaria e temporanea, di tutti i poteri in un solo organo, monocratico o collegiale.

Il Totalitarismo è quello stato moderno dove, nel ripudio più o meno dichiarato delle istituzioni, caratteristiche dello stato liberale e democratico, si attua l’assoluta concentrazione del potere nelle mani di un gruppo dominante che assume il controllo di tutti gli aspetti della vita nazionale.

Ognuno può seriamente riflettere per riuscire a capire in quale situazione l’Italia si trova e, essendo  ormai è diventato Paese anomalo, quali possano essere i rimedi per riportare, questa “italietta”, nella coerenza, nella giustizia, nell’osservanza delle norme, e nel rispetto di coloro i quali dissentono per costruire un PAESE MIGLIORE.

Ma anche il cittadino lavoratore di questo Paese non è esente da oggettive responsabilità per quanto sta accadendo: in Sicilia, accorciando la famosa cantilena, si asserisce che vi sono uomini, ominicchi e quaquaraquà.

Evidentemente, se stiamo cadendo sempre più in questo baratro significa che la carenza dei veri uomini, di quelli che coerentemente hanno contribuito per far diventare potenza economica questo Paese, sta andando sempre più a vantaggio degli ominicchi e quaquaraquà, che, accontentandosi di uno scarso piatto di lenticchie, non vedono al di là del proprio naso, rendendosi corresponsabili di tutto ciò che di assurdo sta succedendo in questo Paese. E’ ovvio che hanno tutte le responsabilità per cui ciò si è verificato, incuranti anche dei danni che stanno procurando alle generazioni future e quindi anche ai loro figli.

Tutti i concetti fin qui esplicitati si applicano a tutti i livelli, compreso coloro i quali gestiscono la Cosa Pubblica e , per proprio Statuto, sono deputati alla difesa dei lavoratori ed abilmente, con metodi trasformistici, appoggiano chi sta distruggendo il Paese.

Ciò non significa, essendo la speranza l’ultima a morire, che non si auspichi in qualche ravvedimento comportamentale e che tutti i responsabili inizino ad operare affinché la Nazione ed i suoi cittadini vengano gratificati con azioni che portino il buon Governo ed una maggiore responsabilità in tutti i settori vitali del Paese.

Questo è l’augurio che deve anche sorreggere la speranza, in quanto il Paese, ha ancora molti uomini da spendere per correggere le anomalie determinate, avendo però il coraggio di allontanare gli incompetenti.

 

Il Risultato:

 

Passando alle tematiche che ci appartengono, ossia ai problemi inerenti l’Ente CRI, si nota, e questo è anche il commento delle tante telefonate e messaggi che pervengono da tutta Italia, che ancora una volta l’Associazione non solo è impantanata, ma che nella ricerca di un nuovo modo di essere, ha abbandonato il rispetto di quelle norme, attualmente vigenti, per le quali deve operare. La realtà è che anche la Croce Rossa Italiana si sta allontanando sempre più dal Comparto e le cose che devono essere risolte sono diventate talmente tante, che ormai si sono accumulate, sia quelle derivanti dalla precedente gestione che quelle derivanti dalla nuova normativa.

In poche parole se non si risolve il pregresso accumulato, non si può applicare la nuova normativa: se non si costruisce la casa, le finestre non servono.

Sicuramente presso la CRI, le OO.SS. sono all’anno zero, se si confrontano con i risultati che sono stati acquisiti dai colleghi dell’INAIL dell’INPS ecc: infatti si sta ulteriormente accentuando fra CRI e questi colleghi un disallineamento che è veramente umiliante.

Vengono pertanto così riconfermati i concetti dei comunicati n° 3 e 4, premettendo anche che i vari accordi che si firmano hanno un senso se si raggiunge un risultato pratico ed attuativo; in CRI è quello che manca.

Ad esempio: il 21/11/03 le OO. SS. e l’Amministrazione hanno raggiunto un accordo in materia di avviamento delle nuove procedure di contabilità e nello stesso viene ribadito “l’impegno” a consegnare alle OO.SS., al momento della definizione, copia di tutti gli atti conseguenti al presente accordo.” L’accordo è in vigore e gli atti più volte richiesti non sono mai stati consegnati. Anche l’impegno dell’amministrazione “al rispetto delle disposizioni stabilite dal decreto legislativo 30/03/01 n° 165, in materia di separazione tra indirizzo e vigilanza” è disatteso e pertanto la Scrivente Organizzazione si accinge a ritirare la propria firma.

In tutta Italia, ormai, vige un clima di tensione dovuto anche al fatto che  chi è preposto alla sorveglianza affinché i diritti, le leggi, i regolamenti e contratti vengono applicati, spesso è colui il quale non li applica .

Stanno aumentando i casi di mobbing in quanto si continua, come se nulla fosse, con “atti, atteggiamenti o comportamenti,diversi e ripetuti nel tempo in modo sistematico ed abituale, aventi connotazioni aggressive, denigratorie e vessatorie tali da comportare un degrado delle condizioni di lavoro, idoneo a compromettere la salute o la professionalità o la dignità del lavoratore stesso nell’ambito dell’ufficio di appartenenza o, addirittura tale da escluderlo dal contesto lavorativo di riferimento.” Le Commissioni delle Pari Opportunità, del mobbing, dei percorsi formativi, nella CRI, non sono mai esistite e gli altri colleghi sindacalisti del Comparto, a conoscenza delle disfunzioni esistenti presso l’Ente, si chiedono come può tutto ciò verificarsi in un Ente, come la CRI, la cui connotazione, per tutti, è catalogata fra gli Enti di spiccata attitudine umanitaria. Se poi si parla del personale medico e professionista, necessita ricordare che non solo non sono stati mai destinatari di un Contratto Integrativo di Ente, ma il loro trattamento economico e normativo li porta definitivamente ai margini del Comparto: in quanto nei loro confronti non sono stati attuati i concetti fondamentali contrattuali per riconoscere e gratificare la loro professionalità.

In una recente visita in Umbria, facendo sosta a Terni, e visitando il locale Autoparco si è potuto constatare lo stato fatiscente dei mezzi, i quali sono stati “riparati” con il nastro adesivo che univa i danni dei fanalini di retromarcia e le luci della sirena; alcuni di essi avevano anche i sedili sfondati…Questa è l’immagine della CRI!!!

 

Organizzazione.

 

Dai primi di questo mese, dopo i lavori di pavimentazione della sede e la sistemazione degli arredi ed apparecchiature, lo SNACRI ha iniziato a lavorare a tempo pieno. Sono state  visitate alcune sedi e si è proceduto alla calendarizzazione delle sedi che hanno necessità di visita.

Si ricorda che la sede è aperta al pubblico il lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e, nell’ambito di tale orario, si ricevono anche le telefonate dei colleghi della periferia che hanno necessità di riferire alcune problematiche ai componenti della Segreteria Generale.

Il martedì e il giovedì, presso la sede vi sono riunioni di lavoro, di studio inerenti le problematiche dell’Ente e si risponde alla posta in arrivo.

Per le urgenze è sempre disponibile il cellulare del Segretario Generale.

Presso la sede di via Ramazzini, saranno disponibili, per la consultazione dietro prenotazione, due avvocati specializzati in diritto del lavoro e  il diritto civile. La Segreteria ha deciso di chiedere il convenzionamento anche di un penalista per il fatto che, presso l’Ente si stanno verificando anche dei reati di ordine penale  ed anche perché risulta alla Scrivente Organizzazione che il Commissario Straordinario in data 19/12/03, presso gli uffici del Comando Stazione CC RM Vittorio Veneto, ha avuto il tempo di presentare querela contro lo SNACRI nella persona del Segretario Generale per il reato di cui all’art. 593 comma 3 c.p.(diffamazione).

Non essendo a conoscenza delle specifiche motivazioni del fatto, se ne prende atto, preparandosi, insieme alla Segreteria, al suo Presidente ed agli iscritti, ad affrontare questa novità, che fa onore al Sindacato che la ha subita, in quanto, è ulteriore dimostrazione, ancora una volta, che l’Organizzazione sta dalla parte dei lavoratori. La Scrivente Organizzazione non sa, se tale azione, fa onore a chi la ha depositata, specialmente in considerazione della lotta per il rinnovamento della CRI che lo SNACRI ha effettuato e che ha consentito, anche con atti scritti di riconoscenza da parte del citato, sia la sua permanenza presso l’Ente, che il caldeggiamento della sua nomina a Commissario.

Questi sono gli uomini prodotti dall’attuale potere.

I legali saranno disponibili per due giorni a settimana e, telefonando, la Segreteria saprà dire quando saranno in sede per fissare l’appuntamento personale o telefonico.

I colleghi, che nel frattempo hanno cambiato l’indirizzo o l’E-mail, sono pregati di comunicarlo alla Segreteria in quanto, una discreta quantità di lettere, spedite ritornano al mittente.

Fra non molto l’accesso al sito, per quanto concerne notizie riservate, sarà concesso esclusivamente agli aderenti e quindi sarà fornita una password che consentirà agli associati di accedere a tutti gli atti prodotti dall’Organizzazione.

 

Problematiche di Federazione

 

Giorno 19/02/04, il Consiglio dell’EPNE, ha discusso la piattaforma economica e normativa del II biennio che, come è risaputo, è scaduto nel dicembre 2003 e si deve, di conseguenza, rinnovare per il periodo 01/1/04 – 31/12/05. Lo stesso, è stato ratificato dal Consiglio Direttivo della Federazione tenutosi a Fiuggi il 27-28 febbraio 2004 ed è stato discusso sia il contratto del RACS che della dirigenza e quanto prima sarà presentato al Governo.

Giorno 1,2,3 ultimo scorso, si è tenuto presso l’Hotel Capital Inn di Roma il Consiglio Nazionale della CISAL ove, alla presenza del Ministro del Lavoro on. Maroni, si sono trattate le problematiche sindacali (pensioni, Cirio, Parmalat, stato sociale ecc.) che attualmente interessano una moltitudine di lavoratori.

 

Personale a Tempo Determinato

 

Per il momento è importante conoscere se le Amministrazioni Locali hanno provveduto a corrispondere quanto esaminato nel Comunicato n°4. Si ricorda che lo SNACRI  ha inviato a suo tempo richiesta esplicita di applicazione contrattuale  a tutti i Commissari Regionali. L’applicazione contrattuale consiste nell’erogare ai dipendenti assunti ai sensi della legge 368 ed anche a quelli assunti per le motivazioni dell’ex art. 16 dell’ex CCNL, le spettanze derivanti sia dagli aumenti contrattuali che dell’indennità di Ente per cui  dovranno essere corrisposti i relativi arretrati. Anche presso i competenti Organi del Comitato Centrale,  non si poteva dire diversamente in quanto l’art. 1 del vigente CCNL è molto chiaro, difatti è stato stabilito che le spettanze reclamate, hanno senso giuridico e di conseguenza dovranno essere corrisposte.

A tutt’oggi, la Commissione che l’Amministrazione si era impegnata a convocare in data 19/01/04, non è stata ne nominata  quindi né convocata.

Per quanto concerne eventuali notizie ed esami della busta paga , gli interessati sono invitati a contattare la  Segreteria producendo i documenti che hanno bisogno di chiarimenti.

 

Inquadramenti :

 

In allegato si riporta l’accordo sottoscritto in data 24/02/04 con cui si prevede un nuovo inquadramento a seguito delle graduatorie riformulate ex legge finanziaria 1997 conseguenti alle sentenze di annullamento delle precedenti.

L’amministrazione si è impegnata a risolvere, attraverso lo strumento dell’art.25 del CCNL 2002-2005, le posizioni degli appartenenti all’area A che dovranno transitare tutti all’area B.

Si spera che questo accordo trovi pratica attuazione, in tempi celeri e non come è avvenuto in passato.

 

Sciopero :

 

La CISAL ha proclamato lo sciopero generale per il giorno 26 marzo 2004 di tutti i lavoratori pubblici e privati per protestare contro la politica del Governo in materia di ;-

Politica dei redditi- Rilancio dell’occupazione -Riforma previdenziale Questione Meridionale.

L’astensione del lavoro sarà di 4 ore per tutti i lavoratori.

La Segreteria Generale raccomanda la massima partecipazione

 

Con riserva di ulteriori notizie si porgono a tutti i migliori saluti

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Luigi Biscardi